Il recente Decreto-Legge n. 159 del 31 ottobre 2025, noto come decreto sicurezza sul lavoro, introduce importanti modifiche alla disciplina della patente a crediti nei cantieri temporanei o mobili.
Si tratta di un ulteriore passo avanti nel sistema di controllo e responsabilità in materia di sicurezza, volto a garantire una maggiore tutela dei lavoratori e una più rigorosa osservanza delle regole da parte delle imprese e dei professionisti del settore edile.
Origini e finalità della patente a crediti
Dal 1° ottobre 2024, con l’entrata in vigore della nuova regolamentazione, la patente a crediti è diventata un requisito indispensabile per chi opera nei cantieri temporanei o mobili, siano essi imprese o lavoratori autonomi.
L’obiettivo di questo sistema è promuovere comportamenti virtuosi, monitorare il rispetto delle norme di sicurezza e responsabilizzare gli operatori, premiando chi rispetta le regole e penalizzando chi le viola.
La patente funziona come un meccanismo di valutazione basato su un punteggio (assegnato in funzione di diversi criteri). Inizialmente vengono assegnati 30 crediti, che possono salire fino a un massimo di 100 punti secondo quanto previsto dall’art. 4 del Decreto Ministeriale n. 132/2024. Questo punteggio rappresenta una sorta di “curriculum della sicurezza” per ogni impresa o lavoratore autonomo, aggiornato in base alla condotta e alla conformità alle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
È bene sottolineare che la norma non riguarda chi fornisce esclusivamente materiali al cantiere né chi svolge prestazioni di tipo meramente intellettuale, come progettisti, ingegneri o architetti. L’obbligo riguarda, quindi, solo coloro che operano fisicamente all’interno dei cantieri.
Le sanzioni per chi opera senza patente a crediti
Chi svolge attività nei cantieri senza essere in possesso della patente a crediti o con un punteggio inferiore a 15 crediti è soggetto a una sanzione amministrativa.
Secondo quanto stabilito originariamente, la multa corrisponde al 10% del valore dei lavori, con un importo minimo di 6.000 euro. Questa somma, a differenza di altre sanzioni, non può essere ridotta tramite la procedura di diffida prevista dall’articolo 301-bis del D. Lgs. 81/2008, rendendo la sanzione immediatamente esecutiva.
Con il nuovo decreto sicurezza sul lavoro del 2025, l’importo minimo della sanzione viene raddoppiato: la multa resta pari al 10% del valore complessivo dei lavori, ma non potrà essere inferiore a 12.000 euro (invece che 6.000 euro). Anche in questo caso non è prevista alcuna possibilità di sanatoria o riduzione, rafforzando così la portata deterrente del provvedimento (non è prevista, dunque, procedura di diffida).
Restando in tema cantieri è opportuno evidenziare anche che lo stesso decreto sicurezza introduce il badge elettronico obbligatorio sui cantieri.
Patente a crediti: maggiori penalità in caso di lavoro irregolare
Un’altra delle novità significative introdotte dal decreto sicurezza sul lavoro (DL n. 159/2025) riguarda la decurtazione dei crediti per le imprese che impiegano personale irregolare.
In passato, la sottrazione dei punti variava da 1 a 3 punti in base ai giorni di lavoro in nero. Ora, con la riforma, la sanzione è decisamente più severa: per ogni lavoratore irregolare scoperto in cantiere, vengono sottratti 5 punti dalla patente.
Questa misura mira a contrastare con maggiore efficacia il fenomeno del lavoro sommerso nel settore edile, una delle criticità più persistenti e pericolose per la sicurezza dei lavoratori.
A ciò si aggiunge una ulteriore penalizzazione nel caso in cui vengano impiegati lavoratori privi di permesso di soggiorno, situazione che comporta una decurtazione aggiuntiva dei crediti e potenziali conseguenze penali.
Patente a crediti sui cantieri: un sistema di responsabilità e prevenzione
La patente a crediti rappresenta un passo importante verso un sistema di prevenzione attiva. Il meccanismo premia le imprese che rispettano le norme e che investono nella sicurezza, creando al contempo una pressione positiva sull’intero comparto edilizio. Ogni impresa è incentivata a mantenere un elevato livello di crediti, poiché la perdita di punti può avere ripercussioni dirette sull’operatività: un punteggio troppo basso può limitare la possibilità di partecipare a gare d’appalto o di accedere a determinati cantieri.
L’aumento delle sanzioni e l’inasprimento delle penalità segnano la volontà del legislatore di rendere più efficaci i controlli e di scoraggiare comportamenti scorretti.
Inoltre, la maggiore severità in caso di lavoro irregolare riflette l’impegno nel tutelare i diritti dei lavoratori, garantendo condizioni più eque e sicure per tutti.
Riassumendo
- Il decreto sicurezza 2025 rafforza la normativa sulla patente a crediti nei cantieri.
- La patente valuta sicurezza e responsabilità di imprese e autonomi con un sistema a punti.
- Operare senza patente comporta multe da minimo 12.000 € (invece che i precedenti 6.000 euro).
- Introdotta decurtazione di 5 punti per ogni lavoratore irregolare impiegato.
- Penalità aggiuntive previste per lavoratori senza permesso di soggiorno.
- La patente a crediti promuove sicurezza, legalità e selezione delle imprese virtuose.