Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 05 Dic, 2025

BTp febbraio 2031, terza tranche in emissione oggi all’asta del Tesoro

Il Tesoro emette oggi una nuova tranche del BTp 2031 (ISIN: IT0005671273) emesso per la prima volta appena un mese fa.
1 mese fa
1 minuto di lettura
BTp 2031 in asta oggi
BTp 2031 in asta oggi © Licenza Creative Commons

E’ negoziato sul mercato secondario da appena un mese e il Tesoro offre già all’asta di oggi la terza tranche del BTp 1 febbraio 2031 (ISIN: IT0005671273) per un importo minimo di 2,5 e massimo di 3 miliardi di euro. La raccolta complessiva, cioè includendo gli altri tre bond a medio-lungo termine offerti, arriverà a 9,5 miliardi. Il nuovo bond a 5 anni offre cedola annuale lorda del 2,85%, corrisposta con cadenza semestrale (1,425% l’1 febbraio e l’1 agosto di ogni anno).

Cedola corta a febbraio

La prima cedola messa in pagamento dal Tesoro per il prossimo 1 febbraio sarà corta. Ciò è dovuto al fatto che la data di emissione del BTp 2031 fu l’1 ottobre scorso e per allora, quindi, il possesso dell’investitore sarà stato di soli 123 giorni su un semestre di 184 giorni.

Gli verrà accreditato un tasso lordo dello 0,952582%. Questo significa che per ogni lotto minimo di 1.000 euro di capitale nominale, sul conto deposito titoli saranno versati 8,34 euro.

Quanto pagherà l’investitore interessato oggi ad acquistare il BTp 2031? Dipenderà dal prezzo di aggiudicazione. Ieri, la quotazione sul mercato si attestava a 100,67. A quel livello, sarebbe necessario versare 1.006,70 euro per ogni 1.000 euro nominali acquistati. E c’è anche il rateo passivo da corrispondere allo stesso emittente, vale a dire gli interessi maturati tra la data di emissione e quella di regolamento del prossimo 3 novembre. Fanno lo 0,255570% del capitale o 2,56 euro lordi.

BTp 2031 buon investimento a basso rischio con inflazione contenuta

Le basse aspettative d’inflazione a medio-lungo termine in Italia rendono il BTp 2031 un buon investimento per chi non vuole rischiare e si accontenta di un rendimento netto e reale presumibilmente positivo, pur non elevato. Ai prezzi di ieri, il rendimento netto alla scadenza si aggirava a poco più del 2,35%. In termini reali, se le previsioni del mercato si rivelassero azzeccate, rimarrebbe all’obbligazionista più dell’1% medio all’anno.

Non è granché, ma perlomeno il capitale verrebbe preservato dalla perdita del potere di acquisto. Se i prezzi al consumo tornassero ad accelerare, invece .

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

sul tema OBBLIGAZIONI

lista carta dedicata a te
Articolo precedente

Carta dedicata a te, pubblicate le liste finali per il ritiro: beneficiari, esclusi, tempi e acquisti possibili

USA e Cina si spartiscono il mondo
Articolo seguente

USA e Cina riscrivono le regole mondiali per spartirsi il futuro, Europa inesistente verso il declino definitivo