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Oggi: 05 Dic, 2025

Rottamazione quinquies: come risparmiare fino al 50% del debito già rateizzato

Ecco come passare dalla rateizzazione ordinarie delle cartelle alla rottamazione quinquies e cosa comporta tutto questo.
1 mese fa
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Nuova rottamazione quinquies cartelle esattoriali
Foto © Licenza Creative Commons

Al via la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, con alcune particolarità importanti che meritano di essere chiarite. Questa nuova sanatoria si differenzia nettamente dalle precedenti per durata del piano di pagamento, flessibilità delle rate e platea dei beneficiari.

Tuttavia, dal testo della rottamazione quinquies inserita nella legge di Bilancio emergono anche alcune esclusioni: diversi contribuenti potrebbero restare fuori, soprattutto coloro che hanno già in corso un piano rateale di pagamento dei debiti fiscali. Ma attenzione: non tutti i piani di rientro in corso sono incompatibili con la nuova sanatoria. In alcuni casi, infatti, è possibile passare alla nuova rottamazione, ottenendo notevoli vantaggi economici.

Rottamazione quinquies: come risparmiare fino al 50% del debito già rateizzato

La nuova rottamazione delle cartelle, introdotta nella manovra finanziaria, prevede un piano di rientro con rate bimestrali, distribuite su 9 anni. Il pagamento minimo previsto è di 50 euro al mese.

Se, per l’importo complessivo del debito, le rate bimestrali dovessero risultare inferiori a 100 euro, il periodo di ammortamento verrà ridotto proporzionalmente.
La misura copre tutte le cartelle affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 31 dicembre 2023.

In base al testo, nulla vieta ai contribuenti di aderire alla sanatoria per le cartelle fino a quella data, mentre le posizioni più recenti (successive al 2023) potranno essere gestite con piani di dilazione ordinari.

Il vero nodo è il divieto di adesione per chi sta già pagando la rottamazione quater. Chi ha in corso i pagamenti regolari della precedente sanatoria non potrà passare automaticamente alla nuova, almeno per le stesse cartelle già inserite nella quater.
Tuttavia, si tratta ancora di un testo in bozza, soggetto a modifiche nel corso dell’iter parlamentare.

Per le cartelle non incluse nella vecchia rottamazione, invece, la porta resta aperta. Lo stesso vale per chi sta pagando con un piano di rateazione ordinario: in questo caso, è possibile aderire alla nuova definizione agevolata, passando da un piano all’altro, con vantaggi considerevoli.

Cartelle esattoriali: come risparmiare sulle rate già in corso dopo la nuova legge di Bilancio

Tutte le rottamazioni delle cartelle esattoriali introdotte negli anni hanno un denominatore comune: la possibilità di risparmiare anche oltre il 50% del debito complessivo.
Questo perché la definizione agevolata consente di azzerare le voci aggiuntive, come:

  • sanzioni;
  • interessi di mora e di ritardata iscrizione a ruolo;
  • aggi di riscossione.

Chi ha ricevuto una cartella lo sa bene: nei debiti più datati, l’importo dovuto può arrivare a raddoppiare rispetto al capitale originario, ossia all’imposta, alla multa o al tributo non pagato. Ogni mese di ritardo fa crescere ulteriormente l’importo.

Con la rottamazione quinquies, invece, il contribuente paga solo il capitale originario, eliminando tutto ciò che è stato aggiunto successivamente.
Per questo motivo, chi oggi ha in corso un piano di dilazione ordinario può ottenere un risparmio notevole aderendo alla definizione agevolata.

Secondo il testo attuale, infatti, la nuova rottamazione è compatibile con i contribuenti che pagano a rate in via ordinaria, a differenza di chi ha aderito alla rottamazione quater.

Ecco cosa sapere prima di presentare domanda di definizione agevolata

Il risparmio complessivo dipenderà dall’importo del debito residuo al momento della domanda, ma in molti casi potrà essere molto consistente.

Nel piano di rateazione ordinario, infatti, restano a carico tutte le voci accessorie, oltre agli interessi di dilazione, che incidono ulteriormente sul debito. Con la rottamazione quinquies, invece, questi oneri saranno cancellati.

Il meccanismo funziona in modo piuttosto semplice:
quando il contribuente presenta domanda di adesione alla nuova sanatoria, il piano di dilazione ordinario viene sospeso.
Gli obblighi di pagamento restano in stand-by fino alla prima rata della definizione agevolata.

Al momento del versamento della prima rata, il contribuente passa ufficialmente dalla dilazione ordinaria alla rottamazione quinquies.

Attenzione però: una volta effettuato il passaggio, non sarà più possibile riattivare il vecchio piano ordinario, nemmeno presentando una nuova richiesta.
In caso di decadenza dalla rottamazione (per mancato pagamento delle rate), non si potrà più tornare alla dilazione precedente.

La decadenza segue comunque le stesse regole della rateazione tradizionale: si perde il beneficio dopo 8 rate saltate, anche non consecutive.

In sintesi, la nuova rottamazione quinquies rappresenta una grande opportunità per chi ha cartelle pendenti, soprattutto per chi oggi paga in via ordinaria e può alleggerire sensibilmente il proprio debito, usufruendo di tempi più lunghi e condizioni più favorevoli.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.