Con il Messaggio n. 3203 del 27 ottobre 2025, l’INPS ha definito in modo operativo le modalità per richiedere la liquidazione dei ratei maturati e non riscossi dell’assegno di assistenza previsto dal cosiddetto bonus anziani, introdotto con il Decreto Legislativo n. 29/2024.
Si tratta di una novità importante per le famiglie di chi beneficiava della prestazione e che, in seguito al decesso del titolare, hanno diritto a ricevere gli importi spettanti ma non ancora corrisposti.
La natura del bonus anziani
Il bonus anziani, o prestazione universale per anziani, nasce con l’obiettivo di sostenere economicamente le persone ultraottantenni in condizioni di grave non autosufficienza.
È una misura che in parte sostituisce e in parte integra la tradizionale indennità di accompagnamento, concentrando le risorse su chi si trova nelle situazioni più difficili, sia sul piano sanitario sia su quello economico.
Oltre al requisito dell’età (età pari o superiore a 80 anni), per ottenere il beneficio è necessario che l’ISEE non superi i 6.000 euro annui e che il richiedente sia già titolare dell’indennità di accompagnamento. La misura, dunque, si rivolge ai soggetti più fragili, per i quali l’assistenza domiciliare rappresenta una necessità costante e onerosa.
Quota fissa e quota variabile
Il bonus si articola in due componenti principali:
- quota fissa, che corrisponde all’indennità di accompagnamento stabilita dalla legge 11 febbraio 1980, n. 18, e segue le regole generali già previste per questa prestazione;
- quota integrativa, definita come assegno di assistenza, pari a 850 euro mensili nei limiti delle risorse disponibili. Questa parte aggiuntiva serve a coprire il costo dei servizi di cura e assistenza alla persona, sia attraverso lavoratori domestici regolarmente assunti e inquadrati secondo i contratti collettivi nazionali, sia mediante l’acquisto di servizi professionali qualificati nel settore socio-assistenziale.
L’intento è quello di fornire un aiuto concreto per sostenere economicamente le spese legate alla cura quotidiana, garantendo al tempo stesso tracciabilità e regolarità dei rapporti di lavoro nel settore dell’assistenza.
Ratei non riscossi e diritti degli eredi
Con il Messaggio INPS n. 2821 del 26 settembre 2025, l’Istituto aveva già fornito indicazioni sulle regole per la liquidazione dei ratei non riscossi del bonus anziani. La questione principale riguarda cosa accade quando il beneficiario del bonus decede. In tali casi, le somme maturate fino a quel momento non si perdono, ma spettano agli eredi legittimi, purché presentino apposita domanda.
Il Messaggio n. 3203 del 27 ottobre 2025 completa questo quadro, fornendo le istruzioni operative per presentare la richiesta di liquidazione tramite procedura telematica.
Bonus anziani, ratei maturati e non riscossi: come presentare la domanda
La procedura per ottenere i ratei non riscossi del bonus anziani è interamente digitale e disponibile sul portale ufficiale dell’INPS, nella sezione: “Sostegni, Sussidi e Indennità” → “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” → “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” → “Utilizza lo strumento”.
Per accedere è necessario autenticarsi con credenziali SPID (livello 2 o superiore), CIE 3.0, CNS o eIDAS. Chi preferisce può rivolgersi ai patronati, che offrono assistenza gratuita nella compilazione e trasmissione della domanda.
Gli eredi devono selezionare la voce “Decreto Anziani – Prestazione Universale (art. 34 e ss Dlgs 29/2024)” e poi scegliere l’opzione “Rateo agli Eredi” per inoltrare la richiesta di liquidazione.
Documentazione da allegare
Durante la procedura, il portale INPS consente di caricare la documentazione necessaria a completare la pratica. Tra i file che possono essere allegati figurano:
- documenti sanitari integrativi, utili per confermare la condizione di gravissima non autosufficienza del beneficiario;
- rendicontazione delle spese già sostenute dal defunto per l’assistenza, relative ai mesi per i quali i ratei risultano maturati ma non pagati;
- documentazione amministrativa ulteriore, utile alla definizione della pratica.
Questa modalità digitale permette una gestione più rapida e ordinata, riducendo i tempi di attesa e semplificando le verifiche da parte dell’INPS.
Consultazione dello stato della domanda
Dopo l’invio della richiesta, il richiedente può monitorare l’avanzamento della pratica direttamente:
- nell’area personale INPS, accedendo con identità digitale;
- tramite i servizi dei patronati;
- oppure attraverso il Contact Center Multicanale INPS.
Il sistema consente anche di verificare se la documentazione allegata è stata correttamente acquisita e se sono necessarie ulteriori integrazioni.
Bonus anziani, ratei maturati e non riscossi: liquidazione delle somme dovute
L’INPS provvede alla liquidazione integrale dei ratei per tutti i mesi di spettanza. In altre parole, gli eredi ricevono gli importi relativi a ogni mensilità maturata dal beneficiario, a condizione che siano presenti le prove delle spese sostenute e la documentazione richiesta.
Un aspetto di rilievo riguarda la gestione del mese in cui è avvenuto il decesso. Anche se la morte interviene nel corso del mese, il rateo viene comunque corrisposto per intero, fino all’importo massimo previsto di 850 euro, sempre nel rispetto delle regole di rendicontazione.
Riassumendo
- L’INPS ha definito la procedura per richiedere i ratei non riscossi del bonus anziani.
- Il bonus sostiene over 80 non autosufficienti con ISEE entro 6.000 euro.
- È composto da indennità di accompagnamento e assegno integrativo di 850 euro mensili.
- In caso di decesso, gli eredi possono richiedere i ratei maturati non versati.
- La domanda si presenta online sul portale INPS o tramite patronati con SPID o CIE.
- I ratei sono liquidati integralmente, anche per il mese del decesso.