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Oggi: 05 Dic, 2025

Pensioni, come uscire ancora a 62 anni senza la quota 103

Ecco come si potrà andare ancora in pensione a 62 anni senza la quota 103 e quali sono le misure che lo consentono.
1 mese fa
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pensione a 62 anni
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Una misura che a pochi piaceva e che adesso molti lavoratori che vogliono andare in pensione l’anno prossimo potrebbero rimpiangere. Parliamo della quota 103, misura che il governo ha deciso di cestinare perché ha deciso di bloccarla al 31 dicembre 2025. Con l’addio alla quota 103 sparisce una possibile via di uscita. Le pensioni a 62 anni non ci sono più dopo l’addio a quota 103. Ma è davvero così? Va detto che innanzitutto parliamo di una misura che per questioni di calcolo della prestazione e per questioni di requisiti, era complicata da sfruttare. E a 62 anni ci sono pensioni che ancora oggi e nel 2026 i contribuenti potrebbero sfruttare più facilmente.

Pensioni, come uscire ancora a 62 anni senza la quota 103

La pensione a 62 anni se si parla di età minima da centrare è un unicum che solo la quota 103 prevede. Su questo dubbi non ci sono. Non esiste oggi una misura che ha nei 62 anni di età l’età minima di accesso. Se guardiamo al passato, a 62 anni come soglia minima anagrafica c’era la quota 100. In quel caso si trattava di una misura molto più favorevole rispetto alla quota 103. Con la quota 100 sono andati in pensione soggetti con 62 anni di età e 38 anni di contributi. Ed hanno ricevuto la loro pensione spettante secondo le regole ordinarie di calcolo, cioè con il sistema misto. Nessuna penalizzazione di assegno e niente tagli. Invece con la quota 103 che il 31 dicembre prossimo chiude i battenti, la pensione si centra a 62 anni di età ma solo con 41 anni di contributi. E poi, la prestazione è calcolata interamente con il sistema contributivo, cioè molto penalizzante per tanti contribuenti.

Senza contare poi che la pensione non può superare le 4 volte il trattamento minimo INPS. Ma davvero è così brutta la chiusura di questa pensione a 62 anni di età?

Ecco le alternative alla quota 103

Se dobbiamo essere onesti, che sia una misura molto popolare la quota 103 non possiamo dirlo. E lo dimostra il fatto che specie negli ultimi anni sono davvero pochi i contribuenti che hanno scelto questa misura come quella utile al pensionamento. Però è anche vero che stiamo parlando pur sempre di una misura che dava una chance in più di pensionamento. Fermo restando che esistono altre strade che possono consentire pensionamenti a questa età. Per esempio, se il contribuente ha una invalidità che riduce la sua capacità lavorativa in misura pari ai 4/5 può andare in pensione anche a 62 anni e con solo 20 anni di contributi versati. La misura è la pensione di vecchiaia con invalidità pensionabile.

Una misura che parte addirittura prima dei 62 anni, cioè a 61 anni per gli uomini e a 56 anni per le donne. Basta l’80% di riduzione della capacità lavorativa per la tipologia di lavoro che svolge l’interessato. O per l’attività lavorativa che lo stesso ha svolto per la stragrande maggioranza della carriera. In teoria ci sono anche donne che possono andare in pensione a 62 anni e 8 mesi di età sfruttando la pensione anticipata contributiva.

Sono lavoratrici però che devono anche essere diventate madri di almeno 4 figli. Per la pensione anticipata contributiva che si centra in genere a 64 anni di età con 20 anni di versamenti, ogni figlio avuto per una lavoratrice vale 4 mesi di sconto. E se i figli sono stati almeno 4 ci sono 16 mesi di sconto. Ma si tratta di una misura appannaggio esclusivamente di lavoratrici che hanno la loro iscrizione alla previdenza sociale italiana dopo il 1995.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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