Sarà in emissione da lunedì prossimo 20 ottobre e fino a venerdì 24, salvo chiusura anticipata. E molte famiglie si staranno chiedendo alla vigilia del collocamento se abbia senso investire nel quinto BTp Valore, questa volta della durata di sette anni e con scadenza nell’ottobre 2032 (ISIN speciale: IT0005672016). Venerdì scorso il Tesoro ha finalmente reso nota l’entità delle cedole step-up. Saranno del 2,60% annuale lordo per i primi tre anni, del 3,10% per il successivo biennio e del 4% per gli ultimi due anni.
Investire nel BTp Valore, reddito alla scadenza
Supponendo un investimento minimo di 1.000 euro, il sottoscrittore riceverebbe un flusso di reddito pari a 220 euro entro la scadenza e al quale sommare il premio fedeltà di 8 euro (0,8%).
Questi spetta solamente se l’acquisto è avvenuto in fase di collocamento e il bond sarà stato mantenuto in portafoglio fino all’ultimo giorno.
Calcolo cedole lorde e nette
Dunque, conviene investire nel BTp Valore? La risposta dipende da una serie di fattori. In primis, dobbiamo calcolare quanto effettivamente rimarrà in tasca all’investitore. Considerata l’aliquota agevolata al 12,50%, il monte-cedole complessivo scende a un 19,25% netto. Sommando il premio fedeltà, sempre al netto dell’imposta, arriviamo al 19,95%. Su base annua, un rendimento netto fino al 2,85%.
Poco, tanto o il giusto? Un modo per cercare di capire può consistere nel dare un’occhiata a un altro bond retail del Tesoro: il BTp Italia 2032 emesso a giugno di quest’anno. Vi starete chiedendo cosa c’entri, trattandosi di un bond indicizzato all’inflazione italiana. Il fatto è che esso ci aiuta a trovare le aspettative d’inflazione del mercato per i prossimi sette anni.
Basta confrontare il suo rendimento reale con quello del titolo con cedola fissa di pari durata.
Confronto con BTp Italia
Con una quotazione sopra la pari a circa 100,75, nella seduta di venerdì 17 il BTp Italia rendeva l’1,73% in termini reali. Il rendimento del BTp a 7 anni con cedola fissa era nello stesso giorno di circa il 2,95%. La differenza di poco superiore all’1,20% segnala il tasso medio annuo d’inflazione atteso da qui al 2032. Stando a questo dato, investire nel BTp Valore equivarrebbe a portare a casa un rendimento netto reale superiore a 1,50% all’anno. Anche scontando un’inflazione in linea con il target del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea, esso rimarrebbe positivo. Il capitale ne risulterebbe protetto.
Ovviamente, ci sono più modi di guardare alla questione. Si potrebbe eccepire che investire nel BTp Valore porti ad incassare un rendimento reale mediocre anche con un’inflazione bassa. D’altra parte, stiamo analizzando un titolo di stato e non un asset speculativo. Un investimento azionario potrebbe rendere di gran lunga di più, ma ci sottoporrebbe a rischi molto maggiori.
Investire nel BTp Valore e rivendere prima della scadenza?
Non è detto che bisogna investire nel BTp Valore 2032 senza la prospettiva di poter uscire prima dal mercato. Il disinvestimento anticipato resta sempre possibile, anche se espone al rischio di quotazione.
Il prezzo di rivendita può risultare maggiore, uguale o inferiore al prezzo di emissione/acquisto. La variazione risente del trend dei rendimenti di mercato, degli spread e della durata residua. Essendo le cedole crescenti, con il passare del tempo il rendimento medio del bond s’innalza e, a parità di rendimenti di mercato, anche la quotazione. Anche questo è un aspetto di cui tenere conto.
giuseppe.timpone@investireoggi.it
