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Oggi: 05 Dic, 2025

Rinnovo assegno inclusione, servizi sociali e SIISL: i 120 giorni che valgono il sussidio

L’assegno di inclusione entra in una nuova fase: dopo il rinnovo, obblighi, scadenze e percorsi vanno ridefiniti con attenzione
2 mesi fa
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assegno inclusione
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L’Assegno di Inclusione rappresenta, dopo il tramonto del reddito di cittadinanza, uno dei principali strumenti di sostegno economico per i nuclei familiari in difficoltà.

Tuttavia, la sua erogazione non si limita alla semplice domanda iniziale: dopo il rinnovo, le famiglie beneficiarie devono adempiere a nuovi obblighi previsti dalla normativa di riferimento. Questi passaggi servono a ridefinire il percorso di inclusione sociale e lavorativa previsto per ogni nucleo.

Durata del beneficio e rinnovo dell’assegno inclusione

L’Assegno di Inclusione ha una durata iniziale di 18 mesi, con la possibilità di prolungare il beneficio per ulteriori 12 mensilità. Poiché la misura è stata introdotta dal 1° gennaio 2024, per chi aveva presentato la domanda in quella data, il periodo iniziale terminava il 30 giugno 2025.

Dal 1° luglio 2025, dunque, decorrono 12 mesi del rinnovo assegno inclusione, a condizione che sia stata fatta richiesta.

Il rinnovo, tuttavia, non si traduce in una semplice proroga automatica del sussidio. Con esso nasce un nuovo ciclo di obblighi e verifiche, finalizzati a garantire che i beneficiari continuino a rispettare i requisiti previsti e che partecipino attivamente al proprio percorso di inclusione.

L’obbligo di presentarsi ai servizi sociali

Con apposita nota INPS sul rinnovo dell’assegno di inclusione, pubblicata qualche giorno, è stato annunciato che una volta ottenuto il rinnovo del sussidio, le famiglie sono tenute a presentarsi ai servizi sociali del proprio Comune di residenza. Questo passaggio è indispensabile per ridefinire o confermare il percorso di inclusione già avviato. L’incontro serve a valutare la situazione attuale del nucleo familiare, analizzare eventuali cambiamenti e aggiornare gli impegni previsti.

L’INPS ha chiarito che il primo appuntamento con i servizi sociali deve avvenire entro 120 giorni da una delle seguenti date:

  • la firma del nuovo Patto di Attivazione Digitale (PAD), che formalizza l’impegno della famiglia nel percorso di inclusione;
  • l’invio della domanda di rinnovo, nel caso in cui la composizione del nucleo familiare sia rimasta invariata e non sia stato necessario sottoscrivere un nuovo PAD.

Questo incontro iniziale rappresenta un momento fondamentale: serve a confermare, modificare o aggiornare il progetto di inclusione sociale e lavorativa definito in precedenza.

Il ruolo del SIISL nell’assegno inclusione

Tutti i beneficiari dell’Assegno di Inclusione possono accedere alla piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa). Si tratta di uno strumento digitale che consente di consultare il percorso di inclusione assegnato al nucleo familiare. Attraverso il portale è possibile verificare le attività previste, le scadenze e i contatti con i servizi competenti.

Il percorso, però, non è definitivo: viene personalizzato e completato solo dopo l’analisi multidimensionale effettuata dai servizi sociali. Tale analisi tiene conto di diversi fattori — come la condizione economica, la situazione abitativa, la presenza di minori o persone fragili — per costruire un piano di intervento su misura.

Gli ulteriori incontri con i servizi sociali

Dopo il primo colloquio, se i servizi sociali ritengono necessari ulteriori approfondimenti, la famiglia potrà essere convocata di nuovo. Questo secondo incontro dovrà svolgersi entro 90 giorni, su chiamata degli operatori o su iniziativa del nucleo stesso.

Conclusa questa fase, vengono fissati i nuovi impegni e le eventuali scadenze per i successivi appuntamenti. L’obiettivo è assicurare che ogni componente del nucleo familiare partecipi attivamente alle iniziative di inclusione previste, in modo da migliorare la propria autonomia economica e sociale.

Gli obblighi per chi deve attivarsi sul piano lavorativo

All’interno del nucleo familiare, i membri che sono tenuti a cercare un’occupazione devono rispettare alcune scadenze specifiche. In particolare:

  • devono firmare il Patto di Attivazione Digitale Individuale (PADI) entro 60 giorni, se non lo hanno già fatto;
  • devono poi recarsi al Centro per l’Impiego (CPI) per sottoscrivere o aggiornare il Patto di Servizio Personalizzato (PSP).

Il PADI e il PSP rappresentano due strumenti complementari: il primo formalizza l’impegno personale nel percorso di ricerca attiva del lavoro, mentre il secondo stabilisce le azioni concrete da intraprendere, come corsi di formazione, tirocini o attività di reinserimento professionale.

Scadenze e conseguenze sull’assegno inclusione del mancato rispetto

Le famiglie che beneficiano del rinnovo dell’Assegno di Inclusione devono organizzare tempestivamente il primo incontro con i servizi sociali, rispettando il termine massimo di quattro mesi. Questo obbligo non è facoltativo: il mancato rispetto delle scadenze o la mancata partecipazione agli incontri può comportare la sospensione del beneficio.

L’INPS ha ribadito l’importanza di rispettare ogni passaggio del percorso di inclusione. La misura, infatti, non è soltanto un aiuto economico, ma un progetto di accompagnamento volto a favorire l’inserimento lavorativo e l’autonomia delle famiglie.

Assegno inclusione: un sostegno che punta all’autonomia

L’Assegno di Inclusione si conferma, dopo il reddito di cittadinanza, uno strumento complesso ma fondamentale per contrastare la povertà e favorire l’inclusione sociale. Il rinnovo non è soltanto una prosecuzione del beneficio economico, ma un momento di verifica e di riorientamento del percorso di ogni famiglia.

Rispettare gli appuntamenti con i servizi sociali e adempiere agli obblighi previsti significa contribuire attivamente al proprio percorso di crescita e di reinserimento. Solo così l’assegno inclusione può raggiungere il suo vero obiettivo: accompagnare le famiglie verso una maggiore indipendenza economica e una piena partecipazione alla vita sociale e lavorativa.

Riassumendo

  • L’assegno di inclusione dura 18 mesi, rinnovabili per altri 12.
  • Dopo il rinnovo è obbligatorio incontrare i servizi sociali entro 120 giorni.
  • Il percorso di inclusione è gestito tramite la piattaforma SIISL.
  • Possibili ulteriori incontri con i servizi sociali entro 90 giorni.
  • Chi deve lavorare firma il PADI e aggiorna il PSP al Centro Impiego.
  • Se non si rispettano gli obblighi, l’assegno inclusione viene sospeso.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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