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Oggi: 05 Dic, 2025

Assegno di Inclusione 2026, 104 euro di aumento da gennaio

Ecco perché l'assegno di Inclusione nel 2026 potrebbe aumentare di 104 euro per via della rivalutazione all'inflazione.
2 mesi fa
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Aumento dell'Assegno di Inclusione
Foto © Pixabay

Premettiamo che quanto stiamo per dire riguarda un campo minato, come spesso accade quando si parla di sussidi contro la povertà.
Ci riferiamo all’Assegno di Inclusione, la misura che il governo Meloni ha introdotto nel 2024 al posto del Reddito di Cittadinanza, da sempre criticato dai partiti della coalizione di centrodestra.

La riduzione della platea dei beneficiari e i successivi ritocchi normativi sono il risultato diretto dell’opposizione storica della maggioranza a un provvedimento considerato simbolo del Movimento 5 Stelle.

Oggi parliamo quindi di Assegno di Inclusione e, in particolare, dei suoi importi, che nel 2026 potrebbero aumentare.
Usiamo il condizionale perché non esiste alcun meccanismo automatico di indicizzazione, rivalutazione o perequazione per le misure di contrasto alla povertà.

In pratica, se l’INPS ogni anno adegua le pensioni e i trattamenti previdenziali all’inflazione e ai meccanismi legislativi di turno, questo non accade automaticamente per l’Assegno di Inclusione.
Tuttavia, nel 2025 ci fu una sorpresa positiva: l’importo salì di 41,66 euro al mese grazie a un provvedimento specifico del governo.

Ecco perché oggi si ipotizza che anche il 2026 possa riservare un piccolo aumento, non per decisione politica, ma per effetto dell’inflazione.

“Buongiorno, sono un singolo beneficiario dell’Assegno di Inclusione.
Ho appena rinnovato per altri 12 mesi il beneficio. Ho 65 anni e praticamente vivo di questo sussidio.
Sento dire che nel 2026 l’Assegno di Inclusione crescerà di importo. Mi sapete dire se avete conferme?
Io sono a reddito zero e ho ISEE zero, quindi percepisco 541,66 euro al mese, così come nel 2024 prendevo 500 euro esatti.
Un aumento mi farebbe comodo. Mi sapete dire se trova conferma l’incremento del sussidio?”

Assegno di Inclusione 2026, 104 euro di aumento da gennaio

L’Assegno di Inclusione potrebbe effettivamente aumentare di importo nel 2026.


A conti fatti, si tratterebbe di circa 104 euro in più all’anno per i beneficiari.
Il calcolo si basa sulla soglia prevista per un soggetto singolo, privo di redditi o patrimoni che possano incidere sull’ISEE e ridurre il beneficio.

Va chiarito, però, che i 104 euro sono complessivi per i 12 mesi del 2026, quindi non si tratta di un aumento mensile. In termini pratici, l’incremento corrisponderebbe a circa 8,50 euro in più al mese.

Sarebbe la seconda volta che l’Assegno di Inclusione viene aumentato, e se consideriamo anche gli anni del Reddito di Cittadinanza, si tratterebbe delle prime due occasioni in cui l’importo minimo — da sempre fermo a 500 euro — viene ritoccato.
Dal 2019 (anno di introduzione del RdC) fino al 2025, infatti, non era mai stato previsto alcun adeguamento.

Questo dimostra come non esista una vera e propria indicizzazione per misure di questo tipo, anche se l’INPS, ogni anno, aggiorna al tasso d’inflazione altre prestazioni assistenziali come l’Assegno Sociale o le pensioni per invalidi civili.
Proprio per questo motivo, sembra che la discriminazione tra le varie categorie di prestazioni stia per essere superata definitivamente.

Ecco i nuovi ipotetici importi figli della perequazione

Nel 2025 l’importo del sussidio è passato da 500 euro a 541,66 euro al mese, grazie alla decisione di innalzare la soglia di reddito familiare da 6.000 a 6.500 euro annui.


Adesso, invece, si parla di una possibile indicizzazione all’inflazione.

Secondo gli ultimi dati ISTAT, a settembre 2025 l’inflazione si è attestata all’1,6%, stabile rispetto ad agosto.
Considerando che anche per le pensioni il tasso utilizzato per la rivalutazione si basa sulla previsione dei primi tre trimestri dell’anno, è plausibile che sarà proprio l’1,6% il tasso di perequazione che l’INPS applicherà da gennaio.

Se la stessa percentuale fosse adottata anche per l’Assegno di Inclusione, il beneficio crescerebbe di circa 1,6%, portando l’importo vicino ai 550 euro mensili per il singolo beneficiario privo di redditi e patrimonio.

Un aumento modesto ma significativo, soprattutto per chi vive esclusivamente di questa misura.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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