Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 05 Dic, 2025

Pignoramenti pensioni: limiti, regole e perché c’è a chi l’INPS la toglie tutta ogni mese

Ecco quando il pignoramento della pensione ha dei limiti e quando l'INPS invece trattiene cifre più elevate.
2 mesi fa
3 minuti di lettura
pignoramento pensione
Foto © Pixabay

La pensione per chi dopo tanta fatica e anni di lavoro è arrivata a prenderla è un qualcosa di “sacro”. Ma anche un trattamento come l’assegno sociale, che non viene erogato perché son stati versati dei contributi ma perché il soggetto interessato ha delle situazioni reddituali scadenti, diventa un qualcosa di molto importante. Tutto questo per dire che chi prende ad una certa età un qualcosa da parte dell’INPS, ha in quel qualcosa il suo sostentamento economico mese per mese. Ecco perché il solo sentire parlare di pignoramenti della pensione allarma e non poco.

La legge però vista l’importanza della pensione, impone dei limiti al pignoramento.

Limiti che però qualcuno sostiene non vengano usati da parte dell’INPS che pignora molto più del dovuto.

“Buonasera, sono una vostra lettrice e volevo dei chiarimenti riguardo il pignoramento della pensione. So che esistono dei limiti, che non si possono pignorare pensioni per cifre più alte di quelle prestabilite. A maggior ragione io che prendo l’assegno sociale, visto che è una misura assistenziale, e soprattutto, visto l’importo di poco superiore a 530 euro che prendo, non dovevo rischiare nulla. Adesso visto che mi segnalano di aver percepito 300 euro in più nel 2023 sulla mia pensione, ad ottobre ho trovato l’amara sorpresa di un assegno sociale ridotto a meno di 230 euro. Ma come mai, se non dovevano pignorare che poche decine di euro, anche ammesso che hanno ragione loro e che mi hanno dato una pensione più alta, che fine ha fatto il minimo vitale e tutte le altre cose di cui anche voi spesso scrivete?”

Pignoramenti pensioni: limiti, regole e perché c’è a chi l’INPS la toglie tutta ogni mese

In effetti ciò che dice la nostra lettrice sulle regole che riguardano i pignoramenti è la pura verità.

Anche sulle pensioni esistono dei limiti. Ma cos’è davvero il pignoramento della pensione? Si tratta di quel provvedimento che utilizza il concessionario alla riscossione o un giudice. E che permette a un creditore di recuperare ciò che deve di un debitore, attraverso un soggetto terzo.

Si chiama infatti pignoramento presso terzi. Il soggetto 1, cioè chi vanta qualcosa verso il soggetto 2 (il debitore), grazie al pignoramento ordina al soggetto 3 (INPS nel caso di pensioni, datore di lavoro per lo stipendio e banca per i conti correnti) di trattenere delle cifre su ciò che viene versato al debitore a soddisfazione del credito vantato.

Nel caso del pignoramento della pensione, l’INPS eroga al debitore pensionato solo la parte di pensione al netto della quota che trattiene e che versa al debitore. Ma entro determinati limiti. Perché c’è un importo minimo da garantire al pignorato per vivere dignitosamente mese dopo mese. In alcuni casi ci sono anche dei trattamenti che sono inviolabili. Ed in genere di questa specie fanno parte l’assegno sociale o i trattamenti per gli invalidi. E questo per via della loro natura prettamente assistenziale.

Da distinguere tra trattamenti assistenziali e pensioni

Una pensione diversa da un trattamento assistenziale può essere pignorata fino ad 1/5. Nel caso in cui chi usa il pignoramento è l’Agenzia delle Entrate Riscossione, questo limite è pari a 1/10. Ma solo sulle pensioni fino a 2.500 euro. Perché è pari a 1/7 per quelle fino a 5.000 euro. Ma le somme pignorabili prima citate sono solo quelle che eccedono il cosiddetto minimo vitale.

Si tratta di quella somma che come abbiamo già detto, deve essere garantita al pensionato per permettergli di affrontare le esigenze della vita quotidiana. Una specie di cuscinetto quindi con i pignoramenti che dovrebbero scattare solo sulla parte eccedente. Questa soglia è pari a due volte l’assegno sociale. Quindi, oggi che l’assegno sociale è pari a 538,69 euro al mese, parliamo di 1.077,24 euro.

Pignoramento di tutta la pensione o di tutto il trattamento, ecco quando questo avviene

Ma allora, se il minimo vitale è pari al doppio dell’assegno sociale, come mai la nostra lettrice sostiene di aver ricevuto il pignoramento di 300 euro in unica soluzione? A dire il vero vorremmo approfondire il tutto con dati più dettagliati. Anche perché di questi 300 euro indebitamente percepiti dalla stessa e adesso restituiti all’INPS, saranno sicuramente arrivate comunicazioni preventive. E sono comunicazioni che sicuramente davano diritto alla stessa di chiedere la restituzione a rate di quanto dovuto.

Evidentemente senza aver dato seguito a risposte da parte dell’INPS questa ha provveduto a recuperare quanto versato in più di assegno sociale, sullo stesso assegno sociale. Ma questo non è un pignoramento ma un recupero di somme indebitamente percepite. Ci sono casi in cui la prestazione mensile è stata completamente assorbita da un recupero di questo genere ad altri contribuenti. Anzi, c’è chi ha subito la sospensione della prestazione anche per diversi mesi se il debito maturato è più alto della singola mensilità di assegno sociale spettante.

Oppure c’è chi avendo un debito con l’INPS ha perduto tutti gli arretrati di una prestazione spettante, che sia l’assegno sociale o l’indennità di accompagnamento poco importa. Quando il creditore di un pensionato è l’INPS stesso, non ci sono limiti.

Anche se bisogna dire che l’Istituto mette a disposizione rateizzazioni e soluzioni di comodo da pattuire però.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

riforma isee
Articolo precedente

Rivoluzione ISEE: addio all’abitazione principale nel patrimonio? La proposta che avanza verso la manovra 2026

L'UE aumenta i dazi sulle importazioni di acciaio
Articolo seguente

Patto d’acciaio tra Europa e USA contro la Cina, dazi raddoppiati per Pechino