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Oggi: 05 Dic, 2025

Pensioni: 64 anni diventa l’età più importante, ecco tutti i perché

Inizia a diventare sempre più importante per le pensioni l'età di 64 anni, ecco come e perché adesso è l'età centrale del sistema.
2 mesi fa
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pensioni 64 anni
Foto © Investireoggi

Da 67 anni a 64 anni: ecco come cambia l’età più importante in materia pensionistica.
>Fino a oggi i contribuenti fissavano l’asticella a 67 anni, poiché rappresentano l’età per la pensione di vecchiaia, la misura principale da sfruttare salvo il completamento dei requisiti per le varie formule di pensionamento anticipato.
Ma ora qualcosa cambia. Non che i 67 anni perdano importanza, ma le novità che il governo sta preparando spostano l’attenzione proprio sui 64 anni, un’età che assume un ruolo decisivo e che non va affatto sottovalutata.

Pensione a 64 anni oggi, ecco a chi è destinata

Sono diverse le novità in cantiere che individuano nei 64 anni l’età chiave.


Si parte dalla tanto discussa — e forse discutibile — proposta di utilizzare il TFR per poter andare in pensione.
A 64 anni, infatti, il governo vorrebbe estendere l’accesso alla pensione anche a chi oggi ne è escluso.

Attualmente una pensione a 64 anni è già possibile, ma solo per i contributivi puri, cioè per chi ha iniziato a versare non prima del 1996.
>Questi lavoratori possono andare in pensione a 64 anni con 20 anni di contributi, oppure con 25 anni se devono integrare la pensione obbligatoria con quella previdenziale complementare.

Perché serve ricorrere alla previdenza integrativa?
Perché la misura prevede un importo minimo della prestazione:

  • almeno 3 volte l’assegno sociale per tutti;
  • 2,8 volte per le lavoratrici madri con un figlio;
  • 2,6 volte per quelle con più figli.

Chi non raggiunge queste soglie solo con la pensione INPS può aggiungere quanto accumulato nei fondi pensione integrativi, sommando così l’importo della pensione pubblica con quello della previdenza complementare.

Pensioni: 64 anni diventa l’età più importante, ecco tutti i perché

Il governo intende estendere questa possibilità anche ai lavoratori iscritti prima del 1996, a partire dal 2026.


>In base alle ipotesi attuali, si permetterebbe il pensionamento a 64 anni a tutti, con 25 anni di contributi, mantenendo gli stessi vincoli sull’importo minimo della prestazione.
Chi sceglie questa strada dovrà accettare il ricalcolo contributivo dell’intera pensione.

Per raggiungere le soglie richieste, oltre all’utilizzo delle rendite dei fondi integrativi, si pensa di consentire anche la trasformazione del TFR in rendita mensile, anziché incassarlo in un’unica soluzione al termine del rapporto di lavoro.
In questo modo, il TFR diventerebbe una nuova fonte di reddito utile al raggiungimento dei limiti minimi.

Questa novità aprirebbe di fatto la strada a una pensione per tutti a 64 anni, rendendo questa età anagrafica fondamentale per milioni di lavoratori pronti a uscire dal mondo del lavoro.

Lo stop agli incrementi di età e contributi dal 2027, come funzionerebbe?

Ma i 64 anni diventano importanti anche per un’altra ragione, legata a una nuova misura in cantiere.
Questa volta, però, si guarda non al 2026, bensì al 2027.

Tra le ipotesi inserite nel pacchetto pensioni della legge di Stabilità, infatti, c’è lo stop all’incremento di tre mesi previsto per l’età pensionabile dal 2027.
In assenza di modifiche, l’età per la pensione di vecchiaia passerebbe da 67 anni a 67 anni e 3 mesi.

E i requisiti per la pensione anticipata salirebbero da:

  • 42 anni e 10 mesi a 43 anni e 1 mese per gli uomini;
  • 41 anni e 10 mesi a 42 anni e 1 mese per le donne.

Secondo le ultime indiscrezioni, il governo potrebbe bloccare questo aumento solo per chi, nel 2027, avrà già compiuto 64 anni di età.
Per tutti gli altri, invece, l’incremento scatterebbe regolarmente.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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