Molti lettori ci stanno scrivendo per capire come comportarsi con la legge 104 nel 2026, dopo l’entrata in vigore delle modifiche introdotte dalla riforma. Una delle domande più frequenti è:
“Per avere diritto ai nuovi benefici, come ad esempio le 10 ore in più di permessi retribuiti all’anno, devo fare una nuova domanda oppure l’INPS aggiornerà automaticamente la mia posizione?”
Ci scrive così Paola da Roma ma altri utenti hanno espresso dubbi simili.
Tra le modifiche infatti, i 10 ore di permesso annuo aggiuntivi sono quelli che più hanno destato interesse degli aventi diritto potenziali. E ovviamente nessuno vuole perdere la possibilità avendone i requisiti e l’esigenza.
Facciamo chiarezza.
Nuova domanda 104 nel 2026: quando serve e quando no
Chi è già titolare di legge 104 non deve ripresentare domanda per conservare i diritti già riconosciuti inclusi quelli in vigore dal prossimo anno. L’INPS recepisce automaticamente le novità normative, adeguando le condizioni al nuovo quadro di legge.
Non serve una nuova domanda per ottenere i giorni aggiuntivi di permesso: l’estensione viene applicata d’ufficio, senza dover rifare la trafila burocratica.
Ovviamente è importante rispettare i requisiti. Le dieci ore di permesso aggiuntive infatti non sono previste per tutti i titolari di 104 ma per chi è affetto da patologie oncologiche, invalidanti o croniche, utilizzabili per visite, esami e terapie frequenti (e anche per i caregiver in questi casi).
Quando è necessario presentare nuova domanda
Resta fermo che va presentata nuova domanda di 104 nel 2026 (ma questo vale sempre):
- in caso di variazione dello stato di salute con aggravamento o revisione della disabilità;
- se si richiede l’estensione dei benefici ad altri familiari (cambio del caregiver principale);
- se ci sono passaggi da situazione temporanea a permanente o scadenza della certificazione sanitaria.
Cosa cambia per i titolari di legge 104 dal 2026
La riforma come anticipato introduce alcune novità significative. Ecco cosa cambia (in meglio):
- più permessi annui: il monte giorni passa da 36 a 46 (3+10 in più), da fruire su base mensile come in passato.
- maggiori tutele per i caregiver: si rafforza la possibilità di alternanza tra più familiari autorizzati, per ridurre il carico su un solo parente.
- digitalizzazione: l’INPS punta a rendere più rapida la gestione delle richieste attraverso il portale online, con controlli automatizzati che riducono i tempi di attesa.
- compatibilità con smart working e flessibilità lavorativa: i permessi diventano più facilmente integrabili con il lavoro agile, favorendo l’organizzazione familiare.
Riassumendo
- Non serve una nuova domanda per avere i **10 giorni in più** di permessi introdotti dal 2026.
- Una nuova istanza è necessaria solo se cambiano le condizioni personali (aggravamenti, caregiver diverso, scadenza revisione).
- Le novità principali sono: più giorni di permesso, maggiori diritti per i caregiver e gestione più rapida delle pratiche.