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Oggi: 05 Dic, 2025

Come leggere il numero della cartella di pagamento: 19 numeri e tante risposte

Il numero cartelle pagamento non è un dettaglio: decifrarlo rivela provincia, anno, coobbligati e tanto altro
2 mesi fa
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numero cartella pagamento
Foto © Licenza Creative Commons

Ogni volta che si notifica una cartella di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, il documento presenta un codice identificativo unico. Questo numero, composto da 19 cifre, è riportato nella prima pagina della cartella. Non si tratta di un dettaglio marginale: decifrare correttamente la struttura di questo codice consente di ottenere informazioni importanti sul contenuto dell’atto e sul rapporto tra contribuente ed Ente creditore.

Il numero cartelle pagamento è, quindi, una sorta di “carta d’identità” dell’atto, utile per capire la provenienza, l’anno di emissione e la posizione del destinatario rispetto ad altri eventuali soggetti coinvolti. Analizziamo nel dettaglio la sua composizione.

Numero cartella di pagamento: le prime tre cifre

Il codice inizia con tre cifre che hanno lo scopo di individuare la provincia in cui è iscritta a ruolo la somma richiesta. Questo non dipende dalla residenza del contribuente, ma dal luogo in cui l’Ente creditore ha registrato l’importo da riscuotere.

Alcuni esempi pratici chiariscono meglio la logica:

  • 003 corrisponde alla provincia di Ancona;
  • 097 indica Roma;
  • 068 fa riferimento a Milano.

Questa parte del numero è dunque legata alla geografia amministrativa e consente di collegare l’atto all’ufficio competente.

Le quattro cifre successive: l’anno di emissione

Dopo la provincia, compaiono quattro cifre dedicate all’anno in cui la cartella è stata effettivamente prodotta dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

È bene sottolineare che questo non coincide sempre con l’anno in cui l’Ente creditore ha effettato l’iscrizione a ruolo le somme. Accade infatti che, se l’iscrizione avviene a fine anno (per esempio a dicembre), la cartella sia materialmente emessa nei primi mesi dell’anno successivo.

Il numero cartelle pagamento consente quindi di distinguere il momento dell’emissione da quello della registrazione originaria.

Superata l’indicazione temporale, il codice prosegue con una sequenza di cifre che si assegnano in ordine progressivo. Questa sezione serve unicamente a distinguere le cartelle una dall’altra ed è priva di particolari significati ulteriori per il contribuente, se non quello di riconoscere l’atto in modo univoco.

Gli ultimi tre numeri della cartella di pagamento: il ruolo del destinatario

La parte finale del numero cartelle pagamento, costituita dalle ultime tre cifre, riveste invece una notevole importanza. Essa indica la posizione del soggetto notificato rispetto al debito e permette di distinguere tra diverse tipologie di destinatari.

Esistono principalmente due scenari.

Coobbligati iscritti a ruolo dall’Ente creditore

Quando la cartella termina con “000” o con “00X” (dove la “X” rappresenta un numero progressivo), significa che il destinatario risulta inserito a ruolo direttamente dall’Ente creditore.

In questo caso, se vi sono più soggetti responsabili in solido, AdeR emette una cartella distinta per ciascuno di essi. Un esempio tipico riguarda due comproprietari di un immobile ai quali viene richiesta l’imposta di registro. Entrambi ricevono una cartella di pagamento con lo stesso numero identificativo, ma le ultime tre cifre sono diverse: “000” per il primo, “001” per il secondo, e così via.

Coobbligati individuati da AdeR

Se invece la cartella termina con “5XX” o “8XX”, il destinatario non risulta iscritto a ruolo dall’Ente creditore, ma è stato riconosciuto successivamente da AdeR come coobbligato al pagamento.

Questa situazione si verifica, ad esempio, per:

  • soci di società di persone, responsabili per i debiti della società;
  • eredi di un contribuente deceduto.

In tali circostanze, anche se il numero identificativo rimane lo stesso di quello attribuito al soggetto principale, le ultime tre cifre cambiano secondo la logica “5XX” o “8XX”, con progressione numerica in base al numero dei coobbligati individuati.

Cartella pagamento: l’importanza di conoscere la struttura del numero

La lettura del numero cartelle pagamento non è un esercizio meramente formale. Al contrario, può offrire subito alcune informazioni pratiche. Sapere se l’iscrizione è avvenuta nella propria provincia o altrove, riconoscere l’anno di emissione, o comprendere se si è stati individuati come coobbligati solidali, aiuta a gestire meglio la propria posizione debitoria. Non a caso l’Agenzia Entrate dedica una sezione apposita alla questione nella nuova guida sulle cartelle di pagamento.

Queste informazioni, unite al contenuto della cartella stessa, consentono al contribuente (o ai professionisti che lo assistono) di avere un quadro più chiaro e di predisporre eventuali azioni di difesa o di regolarizzazione.

Riassumendo

  • Il numero cartelle pagamento è composto da 19 cifre identificative.
  • Le prime tre cifre indicano la provincia dell’iscrizione a ruolo.
  • Le quattro cifre successive rappresentano l’anno di emissione della cartella.
  • La parte centrale del codice segue una progressione numerica senza significati aggiuntivi.
  • Le ultime tre cifre distinguono tra coobbligati iscritti a ruolo o individuati da AdeR.
  • Conoscere la struttura del numero aiuta a interpretare correttamente la cartella ricevuta.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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