Negli ultimi giorni si sta diffondendo una nuova modalità di frode online che sfrutta il nome e l’immagine dell’Agenzia Entrate per ingannare i cittadini. Il meccanismo, come sempre, è stato studiato per apparire credibile e convincere i destinatari a fornire dati sensibili, in particolare le credenziali di accesso.
Si tratta di un esempio classico di phishing, ossia un tentativo di truffa attraverso comunicazioni digitali che simulano messaggi ufficiali. L’obiettivo è sempre lo stesso: sottrarre informazioni personali, password o firme digitali.
Come funziona l’ultima truffa che sfrutta l’Agenzia Entrate
Il messaggio truffaldino, come ad esempio anche quello sulla truffa dei rimborsi fiscali, arriva tramite posta elettronica.
Nella mail viene invitato il destinatario a consultare un documento che sembrerebbe provenire da un portale denominato “Agenziaentrate Portal”. Questo sito, in realtà, non esiste. A darne notizia è stata proprio l’Agenzia Entrate con un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito istituzionale.
Il percorso della truffa è stato costruito in più passaggi per aumentare la sensazione di autenticità:
- la prima schermata mostra un falso portale con un link che promette di aprire il documento richiesto;
- il secondo passaggio rimanda a un’icona di file pdf con la scritta in inglese “click here to view the document”;
- infine, compare una pagina in cui viene richiesto di apporre una firma o di inserire credenziali personali.
Chiunque completi questi passaggi rischia di consegnare i propri dati direttamente ai truffatori.
La posizione ufficiale dell’Agenzia Entrate
L’Agenzia Entrate, nell’avviso ufficiale sulla truffa “Agenziaentrate Portal” ha chiarito con fermezza di non avere alcun legame con queste comunicazioni.
L’ente sottolinea la propria totale estraneità a tali messaggi e ribadisce che nessun portale denominato “Agenziaentrate Portal” è stato mai creato o utilizzato per la gestione dei documenti.
L’istituzione fiscale ricorda che non sono mai richieste firme digitali o credenziali attraverso email di questo tipo. Ogni comunicazione ufficiale segue canali sicuri e riconoscibili, come il sito istituzionale o l’area riservata dei servizi online.
I rischi per i cittadini
Il pericolo principale di queste truffe resta la sottrazione di dati sensibili. Con le credenziali raccolte, i malintenzionati possono compiere azioni dannose:
- accedere a servizi riservati;
- sottrarre ulteriori informazioni personali;
- utilizzare i dati rubati per frodi successive;
- la richiesta di firma, inoltre, rappresenta un rischio ulteriore: un documento sottoscritto digitalmente potrebbe essere usato in modo illecito, creando problemi legali ed economici alla vittima.
Come riconoscere le email ingannevoli
Anche se costruite con attenzione, queste comunicazioni presentano spesso segnali che permettono di riconoscerle:
- indirizzi mittente che non coincidono con quelli ufficiali dell’Agenzia Entrate;
- testi con errori linguistici o traduzioni dall’inglese;
- inviti a cliccare su link sospetti o a scaricare file;
- urgenza o pressioni per fornire rapidamente dati e firme.
La prudenza resta quindi lo strumento più efficace per proteggersi. Per tutelare i cittadini, l’Agenzia Entrate invita a non aprire i documenti allegati a queste email. E a non cliccare sui collegamenti proposti.
In nessun caso devono essere inserite credenziali o apposte firme digitali.
In presenza di dubbi, è consigliabile accedere direttamente al sito ufficiale dell’ente, digitando l’indirizzo manualmente nel browser, senza affidarsi ai link contenuti nel messaggio. Segnalare le comunicazioni sospette può inoltre aiutare a contrastare la diffusione delle frodi e a tutelare altre persone.
Truffa Agenzia Entrate: l’importanza della prevenzione
Questo episodio dimostra ancora una volta quanto sia importante la consapevolezza digitale. Le truffe informatiche si evolvono rapidamente e cercano di sfruttare l’autorevolezza di istituzioni note per ottenere fiducia.
Per questo motivo è fondamentale che ogni cittadino sappia che:
- l’Agenzia Entrate non chiede mai dati riservati via email;
- i documenti ufficiali sono disponibili solo attraverso canali istituzionali;
- la firma digitale deve essere utilizzata solo in contesti certi e sicuri.
Un comportamento attento e informato può fare la differenza tra sicurezza e frode.
Riassumendo
- Diffuse email fraudolente che fingono di provenire dall’Agenzia Entrate.
- Il falso portale “Agenziaentrate Portal” non esiste ed è creato dai truffatori.
- Le schermate guidano l’utente fino a richiedere firma e credenziali personali.
- Agenzia Entrate smentisce ogni coinvolgimento e conferma l’estraneità alle mail.
- Rischi: furto di dati, accessi indebiti, uso illecito di firme digitali.
- Consiglio: ignorare i link, non aprire file, usare solo canali ufficiali.