L’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Statistico dedicato all’Assegno Unico Universale offre un quadro dettagliato delle somme erogate e della platea di beneficiari dall’introduzione della misura a oggi.
I numeri confermano il ruolo centrale dell’assegno unico nel sostenere economicamente i nuclei familiari con figli a carico, mostrando un progressivo aumento delle risorse destinate a questa forma di aiuto.
Assegno unico: crescita costante delle erogazioni dal 2022 al 2025
Nel solo periodo compreso tra gennaio e luglio 2025 sono stati versati alle famiglie assegni per un totale di 11,5 miliardi di euro. Questa cifra si aggiunge ai 19,9 miliardi distribuiti durante tutto il 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi del 2022.
L’andamento mostra un incremento costante delle somme stanziate, segnale di una misura che negli anni è diventata sempre più rilevante nel sistema di welfare.
Il report prende in esame il periodo che va da marzo 2022 a luglio 2025, fornendo un’analisi complessiva non solo delle erogazioni standard, ma anche delle somme destinate fino a dicembre 2023 ai nuclei che ricevevano il Reddito di Cittadinanza. Questo permette di comprendere meglio l’evoluzione del sostegno economico nel tempo e il suo legame con altre forme di aiuto pubblico.
Quanti nuclei e quanti figli sono coinvolti
Secondo i dati aggiornati, nell’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) del 17/09/2025, emerge che nel 2025 hanno beneficiato dell’assegno unico 6.168.734 nuclei familiari, per un totale di 9.755.848 figli. Si tratta di numeri significativi, che testimoniano la portata nazionale di questo strumento e la sua importanza per un’ampia fascia di popolazione.
La misura continua quindi a rappresentare una risposta concreta alle esigenze delle famiglie italiane, fornendo un supporto stabile che copre gran parte delle situazioni economiche, dal reddito più basso fino alle fasce intermedie e alte, anche se con importi differenziati.
Importi medi dell’assegno unico 2025 e differenze legate all’ISEE
L’importo medio mensile per figlio, calcolato a luglio 2025, è pari a 172 euro, comprensivo delle maggiorazioni previste in base alle condizioni del nucleo familiare. Tuttavia, il valore dell’assegno unico non è uguale per tutti. Varia, infatti, in base al calcolo ISEE e ad altri fattori previsti dalla normativa.
Per chi non presenta l’ISEE o supera la soglia massima fissata per il 2025 (pari a 45.939,56 euro), l’importo scende fino a circa 57 euro per figlio. Al contrario, i nuclei con l’ISEE più basso (17.227,33 euro per il 2025) possono ricevere fino a 224 euro mensili per ciascun figlio. Questa differenziazione risponde alla logica di destinare maggiori risorse alle famiglie con redditi più bassi, garantendo una maggiore equità sociale.
La struttura a scaglioni dell’assegno unico consente così di modulare il beneficio in base alle effettive condizioni economiche, sostenendo maggiormente chi si trova in situazioni di difficoltà.
L’inclusione dei percettori di Reddito di Cittadinanza
Un aspetto importante evidenziato dall’Osservatorio è l’integrazione, fino a dicembre 2023, dei dati relativi ai nuclei che ricevevano il Reddito di Cittadinanza, poi sostituito dall’Assegno di Inclusione.
Per queste famiglie, l’assegno unico ha rappresentato un ulteriore strumento di sostegno, andando a sommarsi o a sostituire gradualmente altre forme di assistenza.
Questo collegamento tra le due misure ha permesso di mantenere una continuità nel supporto economico. Evitando così vuoti di tutela per i nuclei più vulnerabili.
L’evoluzione dell’assegno unico come pilastro del welfare
Dall’introduzione della misura nel marzo 2022, l’assegno unico si è consolidato come un pilastro fondamentale della politica familiare in Italia. L’aumento progressivo delle somme erogate e il numero elevato di famiglie coinvolte indicano un’ampia adesione e un impatto reale sul bilancio domestico.
Inoltre, la possibilità di ricevere importi differenziati in base all’ISEE ha reso il sistema più flessibile e aderente alle esigenze delle diverse fasce sociali. Le maggiorazioni applicate per particolari condizioni (come la presenza di figli con disabilità o famiglie numerose) contribuiscono ulteriormente a rendere l’assegno unico uno strumento equo e personalizzato.
Riassumendo
- Nel 2025 erogati 11,5 miliardi di euro alle famiglie per l’assegno unico.
- Dal 2022 al 2024 distribuiti complessivamente oltre 51 miliardi di euro.
- Coinvolti 6,1 milioni di nuclei familiari e quasi 9,8 milioni di figli.
- Importo medio mensile di 172 €, variabile da 57 € a 224 € secondo ISEE.
- Inclusi fino al 2023 anche i percettori di Reddito di Cittadinanza.
- L’assegno unico è pilastro del welfare e sostiene equamente famiglie di ogni fascia.