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Oggi: 05 Dic, 2025

Bond francesi sotto pressione sulla caduta quasi certa del governo oggi

Bond francesi sotto pressione. Oggi l'Assemblea Nazionale sfiducerà il governo Bayrou, innescando una fase di estrema incertezza.
3 mesi fa
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Bond francesi sotto pressione
Bond francesi sotto pressione © Licenza Creative Commons

Sarà una seduta possibilmente ad alta tensione per i bond francesi quella di oggi. L’Assemblea Nazionale sarà chiamata a votare la fiducia richiesta dal governo Bayrou. E quasi certamente sarà bocciata. Rassemblement National, socialisti, Verdi e France Insoumise gliela negheranno. Nessuno tra le opposizioni accetta di mettere il cappello sulla manovra da 44 miliardi di euro tra tagli alla spesa pubblica e aumenti delle imposte. Dal canto suo, il primo ministro è stato sincero quando ha affermato nel corso dell’intervista stampa di una settimana fa che, se anche il suo esecutivo cadrà, i problemi rimarranno gli stessi.

Possibile declassamento del rating

Lo spread tra BTp e bond francesi per la scadenza decennale si è ridotto a inizio seduta ad appena 8 punti base, cioè allo 0,08%.

Trattasi di livelli che non si vedevano da oltre 15 anni. Parigi ha paura per quanto accadrà sin dai prossimi giorni. Già per dopodomani è stata convocata una mobilitazione generale contro il governo, appoggiata dalla sinistra. E venerdì 12, a borse chiuse Fitch aggiornerà il suo rating sulla Francia. Avendo un outlook negativo, l’ipotesi di un declassamento da AA- ad A+ è realistica.

Il governo Bayrou intende rispettare l’impegno contratto con l’Unione Europea di tagliare il deficit al 4,6% del Pil nel 2026. Per quest’anno dovrebbe aggirarsi intorno al 5,5%. Ma cosa accadrà se verrà sfiduciato nelle prossime ore? Il presidente Emmanuel Macron avrebbe due opzioni: nominare un nuovo primo ministro o sciogliere ancora una volta l’Assemblea Nazionale. Centristi e socialisti hanno tenuto colloqui nei giorni scorsi, ma anche se si accordassero per la nascita di un nuovo governo, non disporrebbero della maggioranza assoluta.

Ipotesi estrema dimissioni di Macron

Il problema è tutto politico. Da qui alla primavera del 2027 nessun gruppo politico vorrà rendersi impopolare tagliando la spesa pubblica e aumentando le tasse per rimediare a una politica di bilancio disastrosa del presidente in carica. I socialisti soffrono la concorrenza a sinistra di Jean-Luc Mélenchon, per cui non possono più di tanto sacrificare i già magrissimi consensi. Per questo i bond francesi sono in grande fibrillazione. Non s’intravede alcuna soluzione vicina per i conti pubblici. Anzi, c’è il serio rischio che nuove elezioni portino a una vittoria stavolta netta di Marine Le Pen o della sinistra massimalista.

Lo scenario ancora più temuto è un altro, cioè che Macron rassegni le dimissioni per l’impossibilità di gestire la situazione. Si tratterebbe di avvicinare di un anno e mezzo uno scenario che si presenterebbe ugualmente nel 2027. Ad ogni modo, i mercati non apprezzerebbero. Queste tensioni stanno avvenendo in un contesto già preoccupante. L’economia europea è stagnante, i rendimenti salgono insieme ai debiti annunciati per il riarmo e l’inflazione non scende.

Bond francesi e italiani ormai pari sui mercati

L’Italia sta distinguendosi in positivo. Se i bond francesi rischiano il declassamento, i nostri BTp potrebbero ottenere nuove promozioni. Le distanze tra Roma e Parigi si assottiglierebbero anche sul piano dei giudizi. Già anche i CDS a 5 anni segnalano un azzeramento sostanziale del rischio sovrano percepito tra i due Paesi. Vedremo se da stasera Macron saprà prospettare l’ennesima soluzione-maquillage per mascherare una crisi strutturale della Quinta Repubblica.

La sensazione è che si sia giocato tutte le carte e non sappia più cosa inventarsi.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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