Il mese di agosto è alle spalle. Ferie finite per la maggior parte delle famiglie italiane. Vacanze terminate anche per il fisco. E a settembre c’è l’ultimo appuntamento per il Modello 730/2025 (anno d’imposta 2024), ossia la dichiarazione redditi di lavoratori dipendenti, pensionati e non solo.
Ricordiamo che il contribuente può scegliere la presentazione per mezzo del precompilato o del modello ordinario. Ma entrambi mantengono la stessa scadenza di presentazione. Possibile agire in autonomia (c’è il sito dell’Agenzia Entrate dedicato al precompilato) oppure rivolgersi a CAF/professionisti. Ammessa la presentazione anche tramite il proprio datore di lavoro (sostituto d’imposta) purché questi abbia deciso di fornire assistenza fiscale ai propri lavoratori.
Modello 730/2025: la scelta
Presentare, per chi può, la propria dichiarazione redditi mediante il Modello 730 presenta i suoi vantaggi. Il discorso è diverso a seconda che il contribuente lo presenti indicando o non indicando il sostituto d’imposta nel modello stesso.
Nel primo caso, l’operazione di conguaglio del risultato di liquidazione della dichiarazione (trattenuta a debito o rimborso del credito) avviene direttamente in busta paga o cedolino pensione. Nel caso di 730/2025 senza indicare il sostituto d’imposta, invece, se c’è debito questo deve essere versato in autonomia dal contribuente con Modello F24; mentre se c’è credito e non è chiesto a compensazione, il rimborso arriverà direttamente dall’Agenzia Entrate su IBAN, se comunicato, o con assegno vidimato da portare all’incasso.
La scadenza di settembre
È il 30 settembre 2025 l’ultimo giorno utile per presentare il Modello 730/2025 (riferito all’anno d’imposta 2024). Passato questo termine, se il contribuente non lo presenta non cade subito in sanzione (se obbligato a fare la dichiarazione redditi).
Ci sarà, infatti, la seconda chance, ossia fare la dichiarazione con il Modello Redditi PF 2025, la cui scadenza è più lunga (31 ottobre 2025).
Saltando anche il 31 ottobre, nulla ancora sarà irrimediabile. C’è la dichiarazione tardiva. Questo significa poter presentare il Modello Redditi 2025 entro i 90 giorni successivi. Pertanto, entro il 29 gennaio 2026. In tal caso sarà dovuta una sanzione di 25 euro (codice tributo 8911). Dopo il 29 gennaio 2026, la dichiarazione redditi si considererà omessa e le sanzioni (più pesanti) saranno irrogate dall’Agenzia Entrate.
Le operazioni di conguaglio del risultato del Modello Redditi 2025 seguono le stesse regole già indicate per il Modello 730/2025 senza indicazione del sostituto d’imposta.
Modello 730/2025 e Redditi a confronto
Il confronto tra il Modello 730 e il Modello Redditi evidenzia differenze sostanziali sia in termini di tempistiche sia di modalità operative.
Il Modello 730 rappresenta una scelta vantaggiosa per dipendenti e pensionati, in particolare se viene indicato il sostituto d’imposta: in questo caso, infatti, il conguaglio delle imposte avviene direttamente in busta paga o sul cedolino pensione, semplificando notevolmente la gestione.
Diverso è il caso in cui non venga indicato il sostituto: qui il contribuente deve gestire autonomamente eventuali debiti tramite F24 o attendere il rimborso dall’Agenzia delle Entrate. Il Modello Redditi, invece, diventa un’opportunità successiva, con scadenza più lunga (31 ottobre 2025) e possibilità di presentazione tardiva fino a gennaio 2026, seppur con sanzione.
Tuttavia, i conguagli in questo caso seguono le stesse regole del 730 senza sostituto d’imposta, richiedendo quindi maggiore autonomia. In sintesi, il 730 offre praticità, mentre il Modello Redditi garantisce più flessibilità nei termini.
C’è poi da considerare un altro aspetto: non tutti possono utilizzare il 730. Ad esempio, chi è partita IVA deve per forza far ricorso al Modello Redditi. Inoltre, nulla toglie la possibilità, a chi può fare il 730, di decidere comunque di presentare la dichiarazione per il tramite del Modello Redditi.
Riassumendo
- Il 30 settembre 2025 è la scadenza per il Modello 730/2025.
- Il Modello 730 con sostituto d’imposta consente conguaglio diretto in busta paga o pensione.
- Senza sostituto d’imposta, debiti con F24 e rimborsi dall’Agenzia Entrate.
- Il Modello Redditi PF 2025 scade il 31 ottobre 2025.
- Dichiarazione tardiva possibile entro il 29 gennaio 2026 con sanzione minima.
- Il 730 è più pratico, il Modello Redditi offre maggiore flessibilità.