L’acquisto di un’automobile rappresenta un’esigenza importante per le persone con disabilità, sia in termini di autonomia che di inclusione sociale. In Italia, il legislatore ha previsto specifiche agevolazioni fiscali per facilitare l’accesso a veicoli adatti alle necessità di chi vive una condizione di disabilità. Tra queste misure, una delle più significative è la possibilità di usufruire di un’aliquota IVA ridotta al 4% al momento dell’acquisto di auto disabili.
IVA agevolata al 4% sull’auto disabili: a chi spetta
La normativa italiana consente alle persone con disabilità di chiedere l’esenzione bollo auto, ma anche l’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di automobili, in sostituzione dell’aliquota ordinaria del 22%.
Questo vantaggio fiscale si applica esclusivamente a particolari categorie di veicoli e a determinate condizioni soggettive del beneficiario.
L’agevolazione riguarda sia veicoli nuovi che usati, ma sono imposte precise limitazioni in termini di cilindrata e tipologia di alimentazione del motore. Le condizioni tecniche che un veicolo deve rispettare per rientrare nell’agevolazione sono le seguenti:
- motore benzina o ibrido benzina: cilindrata massima di 2.000 cc.;
- motore diesel o ibrido diesel: cilindrata massima di 2.800 cc.;
- motore elettrico: potenza non superiore a 150 kW.
Oltre ai requisiti tecnici del veicolo, è fondamentale che l’acquisto venga effettuato direttamente dalla persona con disabilità o, in alternativa, da un familiare di cui il disabile è fiscalmente a carico. Questo vincolo assicura che il beneficio sia riservato a chi ha realmente necessità di un’auto per la mobilità personale legata alla propria condizione.
Quando non è richiesto l’adattamento del veicolo
In alcuni casi, la persona con disabilità può acquistare un’auto usufruendo dell’aliquota ridotta senza dover adattare il veicolo alle proprie esigenze motorie.
Questo è possibile quando il soggetto presenta una grave limitazione della capacità di camminare, a causa di patologie che ne compromettono in modo permanente la mobilità.
Per poter accedere all’agevolazione in assenza di adattamenti tecnici sul veicolo, è obbligatorio disporre di una certificazione medica specifica, rilasciata dalle autorità sanitarie competenti. Nello specifico, occorre presentare un verbale redatto dalla Commissione medica dell’ASL, oppure da una commissione congiunta ASL-INPS, nel quale sia chiaramente indicato che il soggetto si trova in una condizione di disabilità grave. Tale situazione viene formalmente riconosciuta ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104 del 1992.
Il documento deve altresì attestare che la disabilità deriva da patologie che generano un impedimento permanente alla deambulazione, e non da condizioni temporanee o reversibili.
Gli obblighi del concessionario
L’impresa che vende il veicolo con l’aliquota Iva agevolata deve emettere fattura con l’indicazione, a seconda dei casi, che si tratta di operazione
effettuata ai sensi della legge 97/86 e della legge 449/97, ovvero della legge 342/2000 o della legge 388/2000. Per le importazioni gli estremi della legge 97/86 devono essere annotati sulla bolletta doganale
Deve, inoltre, comunicare all’Agenzia delle entrate la data dell’operazione, la targa del veicolo, i dati anagrafici e la residenza dell’acquirente. Tale adempimento va fatto all’ufficio dell’Agenzia territorialmente competente, in base alla residenza dell’acquirente.
Il tutto entro 30 giorni dalla data della vendita o dell’importazione del veicolo.
Obiettivi dell’agevolazione IVA sull’auto disabili
La finalità di questa misura fiscale è favorire l’inclusione e la partecipazione sociale delle persone con disabilità, rimuovendo almeno in parte le barriere economiche che potrebbero ostacolare l’accesso ai mezzi di trasporto personali. L’autonomia negli spostamenti è infatti un elemento chiave per garantire una vita più indipendente e dignitosa.
Grazie all’IVA agevolata sulle auto disabili, l’acquisto di un veicolo diventa più sostenibile anche per le famiglie che si fanno carico dei bisogni quotidiani di un congiunto con disabilità, riducendo il carico fiscale e, al tempo stesso, agevolando l’assistenza e la mobilità personale.
Riassumendo
- IVA ridotta al 4% per auto nuove o usate destinate a persone disabili.
- Limiti di cilindrata: 2.000 cc benzina, 2.800 cc diesel, 150 kW elettriche.
- Acquisto ammesso da disabile o familiare fiscalmente a carico.
- Nessun adattamento richiesto se c’è grave limitazione alla deambulazione certificata.
- Serve verbale ASL che attesti disabilità grave secondo legge 104/1992.
- Adempimenti obbligatori anche per il concessionario.
- L’agevolazione favorisce autonomia e inclusione sociale delle persone con disabilità.