Lo SPID, ossia il Sistema Pubblico di Identità Digitale, nato come servizio gratuito per milioni di cittadini, adesso diventa a pagamento.
Lo SPID è ormai uno strumento di uso comune che semplifica il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Con le proprie credenziali SPID si può accedere, per esempio:
- all’area riservata del sito INPS;
- all’Agenzia delle Entrate;
- all’ADER;
- al Portale dell’Automobilista;
- e a numerosi altri servizi digitali.
Se in passato lo SPID era gratuito, oggi alcuni provider hanno iniziato ad applicare un canone annuale, e non è escluso che questa novità possa estendersi a tutti gli operatori.
A dire il vero, lo SPID non è mai stato totalmente gratuito: durante l’attivazione, infatti, era previsto un costo una tantum per il rilascio delle credenziali.
Ora, però, anche la gestione annuale diventa a pagamento.
SPID a pagamento con abbonamento: come funziona
Quando lo SPID fu creato, Poste Italiane lo offriva gratuitamente. Successivamente, anche Poste e gli altri provider hanno introdotto un costo per il rilascio delle credenziali, che variava a seconda dell’operatore.
Dopo l’attivazione, non erano previsti ulteriori pagamenti: lo SPID era quindi di fatto gratuito, salvo il periodico aggiornamento di password e PIN.
Oggi si parla di una svolta significativa:
- lo SPID diventa un servizio in abbonamento;
- con canone annuale obbligatorio per mantenerlo attivo.
Secondo diversi organi di stampa, Aruba e Infocert sono i primi provider ad aver introdotto il canone annuo per il loro SPID, fino a ieri gratuito. Una novità che molti cittadini potrebbero percepire come una nuova tassa indiretta.
Cosa accade agli utenti SPID e quanto costa mantenerlo attivo
La notizia è stata confermata da Assoutenti, nota associazione dei consumatori.
Già a giugno, l’associazione aveva segnalato che alcuni provider, a causa dell’insostenibilità dei costi di gestione, avrebbero introdotto un canone di utilizzo.
Dal 28 luglio, i clienti Infocert devono versare 5,98 euro l’anno (IVA inclusa) per continuare a utilizzare il proprio SPID. In assenza di pagamento:
- le credenziali vengono sospese;
- dal secondo anno di utilizzo lo SPID non si rinnova automaticamente.
Questo rappresenta un problema concreto per chi usa lo SPID quotidianamente per accedere ai principali servizi digitali della Pubblica Amministrazione.
SPID in abbonamento: un servizio pubblico che ora si paga
Il nodo centrale della questione è che un servizio pubblico nato gratuito:
- è diventato a pagamento in fase di attivazione;
- ora lo diventa anche per l’utilizzo annuale.
Secondo Assoutenti, è solo questione di tempo prima che tutti i provider – da Poste ID a Lepida, da Namirial a Sielte e Tim ID – introducano il canone.
Come evitare di pagare lo SPID: la soluzione alternativa
C’è però una possibile alternativa per chi non vuole sostenere il canone SPID: utilizzare la Carta di Identità Elettronica (CIE).
Infatti, chi possiede una CIE attiva e dispone di PIN e PUK:
- può accedere a tutte le aree riservate della Pubblica Amministrazione;
- senza costi aggiuntivi e senza canone annuale.
In altre parole, attivando la CIE si può fare a meno dello SPID, una scelta vantaggiosa per chi non vuole pagare l’abbonamento e desidera continuare a usare i servizi online in maniera gratuita.