Con l’obiettivo di rafforzare il collegamento tra sostegno al reddito e inserimento nel mondo del lavoro, l’INPS ha ricordato agli utenti alcune importanti novità legate alla NASPI e alla DIS-COLL, strumenti fondamentali del sistema di protezione sociale italiano.
Questi ammortizzatori sociali, nati con la legge n. 22 del 2015, rappresentano un aiuto economico temporaneo per chi ha perso involontariamente il lavoro. Ora però, per continuare a usufruirne, bisogna rispettare nuove disposizioni introdotte dal decreto-legge 60/2024.
Il nuovo ruolo della piattaforma SIISL nella NASPI
Il recente decreto ha previsto per i percettori di NASPI e DIS-COLL l’obbligo di accedere al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL), una piattaforma digitale pensata per facilitare il reinserimento lavorativo.
Questo strumento, realizzato congiuntamente dal Ministero del Lavoro e dall’INPS, permette ai beneficiari di caricare il proprio curriculum vitae, firmare la Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID) al lavoro e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD).
L’iniziativa nasce con l’intento di integrare le politiche di sostegno economico con azioni concrete per la ricerca attiva di un’occupazione, trasformando l’indennità da mero supporto economico in uno strumento di rilancio professionale.
Obblighi da rispettare per non perdere l’indennità
Chi percepisce NASPI deve ora completare una serie di passaggi obbligatori sulla piattaforma SIISL. Tra questi rientrano:
- la registrazione del proprio profilo;
- l’inserimento del curriculum aggiornato;
- la sottoscrizione della DID;
- la compilazione e firma del PAD.
Tutti questi adempimenti sono funzionali alla creazione o aggiornamento del Patto di Servizio Personalizzato presso il Centro per l’Impiego. Solo chi ha già sottoscritto un patto ancora valido, corredato da una DID attiva, può evitare di ripetere questi passaggi.
Se invece la DID è assente o revocata, è indispensabile recarsi al Centro per l’Impiego per regolarizzare la propria posizione prima di poter procedere su SIISL.
Malfunzionamenti tecnici e garanzie per i beneficiari
L’INPS, a seguito di diverse segnalazioni di disservizi riscontrati nella piattaforma SIISL, ha pubblicato un chiarimento ufficiale il 22 luglio 2025 per rassicurare gli utenti. Secondo quanto comunicato, eventuali problemi tecnici legati alla compilazione del curriculum o alla sottoscrizione del PAD non compromettono il diritto a ricevere l’indennità, a patto che siano rispettati tutti gli altri requisiti previsti dalla legge.
In pratica, chi ha già presentato correttamente la documentazione necessaria per accedere alla NASPI e soddisfa le condizioni legali, continuerà a ricevere il pagamento anche in presenza di difficoltà nella gestione telematica delle nuove funzionalità.
NASPI: verifica del Patto di Servizio e aggiornamento della DID
Un aspetto cruciale evidenziato dall’INPS riguarda la coerenza tra quanto riportato sulla piattaforma SIISL e i dati contenuti nei sistemi dei Centri per l’Impiego. È importante che il Patto di Servizio Personalizzato, documento che regola le attività previste per il reinserimento lavorativo, sia in linea con le nuove dichiarazioni.
Nel caso in cui il patto risulti ancora valido ma non aggiornato, il beneficiario è tenuto a intervenire sulla piattaforma per inserire nuovamente la DID.
Questo passaggio è essenziale per completare il PAD e accedere così alle offerte di lavoro proposte sul portale ministeriale.
Nessuna penalizzazione automatica per gli inadempienti
Un punto rilevante dei chiarimenti forniti dall’INPS sulla NASPI (Comunicato del 31 luglio 2025) riguarda le conseguenze per chi non riesce a completare correttamente tutti i passaggi sulla piattaforma. Il mancato adempimento degli obblighi digitali, come la mancata firma del PAD o l’omissione della DID, non comporta automaticamente la sospensione o la perdita dell’indennità NASPI.
Sanzioni, interruzioni nei pagamenti o decadenze dal diritto all’ammortizzatore scattano solo in caso di assenza ingiustificata dagli interventi previsti dalle politiche attive del lavoro promosse dai Centri per l’Impiego. Si tratta, quindi, di una misura che mira a responsabilizzare i beneficiari. Ma che al tempo stesso garantisce tutela nei casi in cui i disservizi siano dovuti a problemi tecnici o mancate sincronizzazioni tra i sistemi.
L’importanza della DID e della collaborazione con i CPI nella NASPI
Uno dei principali requisiti per la gestione efficace della NASPI è la presenza di una Dichiarazione di Immediata Disponibilità attiva. Senza questo documento, non è possibile procedere alla firma del Patto di Attivazione Digitale sulla piattaforma SIISL.
Pertanto, i percettori devono verificare attentamente che la propria DID sia valida. Qualora fosse revocata o non inserita, è necessario rivolgersi al Centro per l’Impiego per sanare la situazione. Solo dopo questa operazione sarà possibile completare correttamente la procedura online.
Riassumendo
- La NASPI richiede ora l’uso della piattaforma SIISL per cercare lavoro.
- Obbligatorio inserire CV, DID e PAD sulla piattaforma per completare la procedura.
- Malfunzionamenti tecnici su SIISL non bloccano i pagamenti se i requisiti sono rispettati.
- Il Patto di Servizio Personalizzato deve essere aggiornato con DID attiva.
- Nessuna penalità per errori tecnici, salvo assenza agli interventi dei Centri per l’Impiego.
- DID attiva necessaria per completare correttamente il PAD su SIISL.
