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Oggi: 05 Dic, 2025

Pensioni con 25 anni di contributi: dal 2026 escono pure i nati nel 1964

Ecco come sfruttare prima e più facilmente la pensione anticipata contributiva a 64 anni nel 2026, uscite anche per i nati nel 1964.
5 mesi fa
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Pensione prima.
Foto © Pixabay

Pensioni con 25 anni di contributi: dal 2026 escono pure i nati nel 1964. Nel 2025 è stato già così, e lo sarà anche nel 2026, perché se fino ad oggi abbiamo sempre parlato di 20 anni di contributi come della carriera utile per andare in pensione, adesso la situazione diventa più accessibile con 25 anni di versamenti.

Alcune modifiche a una delle misure più importanti oggi disponibili aprono infatti le porte a potenziali pensionamenti già a 64 anni, se non prima. Esiste infatti una modalità che consente ad alcuni contribuenti di andare in pensione nel 2026, anche se nati nel 1964.“Gentili esperti di Investire Oggi, volevo un vostro parere previdenziale sulla mia situazione.

Vi spiego nel dettaglio come sono messa.

“Sono un’impiegata d’azienda. Lavoro dal 2000 ininterrottamente con l’attuale azienda. Ho anche 3 anni di versamenti come cassiera in un negozio di generi alimentari, che è stato il mio primo lavoro ed unico antecedente a quello attuale. La mia carriera è iniziata nel 1997. Ho avuto 4 figli durante la mia vita, per questo ho iniziato a lavorare tardi. Sono nata il 1° febbraio 1964. Dal 2019 verso anche nella previdenza integrativa, in un fondo pensione assicurativo. Mi sapete dire che pensione posso prendere e quando?”

Dal 2025 più facile andare in pensione con le anticipate contributive

Come vedremo, la nostra lettrice rientra in quella particolare novità pensionistica introdotta nel 2025 e valida anche nel 2026. Potrebbe quindi beneficiarne per andare in pensione prima del previsto, già l’anno prossimo. Il condizionale è d’obbligo, perché non è garantito che riesca a soddisfare tutti i requisiti. Tuttavia, le possibilità sono buone. E, certamente, queste possibilità sono migliori rispetto al passato, prima delle novità che ora ci accingiamo a spiegare.

Nel 2025, il governo ha deciso di potenziare la pensione a 64 anni prevista per i contributivi puri. La misura, nota come pensione anticipata contributiva, è rimasta pressoché invariata nei suoi requisiti da anni. Possono accedervi i lavoratori che rispettano i seguenti criteri:

  • primo versamento contributivo effettuato dopo il 1995;
  • almeno 20 anni di contributi versati;
  • età anagrafica di almeno 64 anni;
  • pensione liquidata non inferiore a 3 volte l’assegno sociale.

Per le lavoratrici, però, esistono due vantaggi aggiuntivi, ma solo se madri: queste possono accedere alla misura anche con un trattamento inferiore al triplo dell’assegno sociale. In particolare:

  • pensione non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale se hanno avuto un solo figlio;
  • pensione non inferiore a 2,6 volte l’assegno sociale se hanno avuto due o più figli.

Donne con figli, ecco perché escono in pensione nel 2026 anche le nate nel 1964

Ma se i requisiti sono formalmente rimasti gli stessi, dove sta il potenziamento della misura? Domanda legittima. In realtà, qualcosa è cambiato: il 2025 ha introdotto novità sostanziali che si estenderanno anche al 2026. Alcune lavoratrici, come la nostra lettrice, potrebbero trarne vantaggio, andando in pensione prima, anche se nate nel 1964.

L’unico dubbio riguarda il calcolo dell’importo pensionistico, ma per quanto riguarda i requisiti anagrafici e contributivi, la lettrice sembra perfettamente in regola. Il governo ha infatti deciso di facilitare l’accesso alla pensione anticipata contributiva rendendo più facile raggiungere le soglie di importo richieste.

Questo grazie all’integrazione con la previdenza integrativa: i versamenti ai fondi pensione e la rendita maturata da questi possono sommarsi all’importo della pensione INPS, aiutando a raggiungere le soglie di 2,6 – 2,8 – 3 volte l’assegno sociale.

Ma attenzione: questo vantaggio è riservato solo a chi ha almeno 25 anni di contributi versati all’INPS. Chi ha solo 20 anni non può sfruttare la previdenza integrativa ai fini del raggiungimento delle soglie.

Per le donne, il vantaggio è ulteriore: chi ha avuto figli può accedere prima dei 64 anni.

Le donne con figli, infatti, possono accedere alla pensione anticipata contributiva con un anticipo sull’età anagrafica di 4 mesi per ogni figlio. Lo sconto massimo è di 16 mesi, ovvero 1 anno e 4 mesi, per chi ha avuto 4 o più figli. Nel dettaglio:

  • uscita a 62 anni e 8 mesi per lavoratrici con almeno 4 figli;
  • uscita a 63 anni per lavoratrici con 3 figli;
  • uscita a 63 anni e 4 mesi per lavoratrici con 2 figli;
  • uscita a 63 anni e 8 mesi per lavoratrici con 1 figlio.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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