La Commissione Finanze della Camera in data 17 luglio, ha approvato un emendamento al DL 84/2025, c.d. decreto fiscale, che ripropone la chance di ravvedimento speciale per le violazioni relative agli anni d’imposta dal 2019 al 2023.
Il nuovo condono CPB riguarderà solo coloro i quali aderiranno al concordato preventivo biennale annualità 2025/2026.
L’emendamento riprende l’assetto normativo già in essere lo scorso anno per chi aveva accettato la proposta reddituale per gli anni 2024-2025.
Vediamo nello specifico chi potrà sistemare le violazioni relative alle dichiarazione dei redditi e IRAP per i periodi d’imposta dal 2019 al 2023.
Il Ravvedimento CPB
Quando si parla di condono CPB o di ravvedimento speciale, si fa riferimento alle disposizioni di cui all’art 2-quater del DL n°113/2024 già in essere lo scorso anno per i primi che hanno aderito al concordato preventivo biennale.
Infatti tale istituto è stato introdotto dalla riforma fiscale e i primi accordi preventivi con il Fisco sui redditi da dichiarare, hanno riguardato le annualità 2024-2025.
La chance di sanatoria lo scorso anno ha riguardato nel complesso i soggetti che hanno aderito al concordato preventivo biennale e che nei periodi di imposta dal 2018 al 2022 abbiano alternativamente:
- applicato gli indici sintetici di affidabilità c.d. ISA;
- dichiarato una delle cause di esclusione dall’applicazione degli Isa correlata alla diffusione della pandemia da Covid-19;
- dichiarato la sussistenza di una condizione di non normale svolgimento dell’attività come stabilito dall’articolo 9-bis del Dl n. 50/2017, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 96/2017.
Nei fatti, sono oggetto di condono le annualità 2018-2022.
Il condono consente di dichiarare redditi omessi nelle suddette annualità pagando un’imposta sostitutiva.
In realtà non si tratta di una determinazione analitica del redditi da dichiarare ai fini del CPB.
Come si determina il reddito ai fini del condono?
Il maggior reddito oggetto di ravvedimento speciale dipende dalla propria pagella fiscale. Cosicché se il contribuente Sig. Rossi intende sanare l’anno 2018 dovrà considerare il proprio punteggio ISA per la stessa annualità.
Da qui, il maggior reddito da dichiarare è dato dalla differenza tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo già dichiarato, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Omnibus (9 ottobre), e il valore dello stesso incrementato nella misura del:
- 5 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari a 10;
- 10 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 8 e inferiore a 10;
- 20 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 6 e inferiore a 8;30 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 4 e inferiore a 6;
- 40 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 3 e inferiore a 4;
- 50 per cento per i soggetti con punteggio ISA inferiore a 3.
Da qui è lecito chiedersi quale sia la percentuale di tassazione applicabile al maggior reddito come appena individuato (base imponibile).
Percentuali di tassazione applicabili
Ebbene, per i soggetti che applicano gli ISA al maggior reddito come sopra individuato si applica l’imposta sostitutiva al: 10%, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 8; 12 %, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 6 ma inferiore a 8; 15%, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è inferiore a 6.
Per il 2020 e il 2021 in considerazione della pandemia, le imposte sostitutive sono diminuite del 30%.
Dunque ci sono precise regole per aderire al condono CPB.
Per i soggetti che non hanno applicato gli ISA (vedi punto e e 3, primo pr.) le percentuali sono fisse: sia per quanto riguarda l’individuazione della base imponibile sia per la percentuale di tassazione (maggiorazione 25% per la base imponibile e tassazione al 12,5%); questo perchè non c’è una pagella fiscale al quale rapportare le suddette indicazioni sulle percentuali variabili.
La sanatoria vale anche ai fini IRAP, con aliquota al 3,9%. In tale caso ai fini dell’individuazione della base imponibile il riferimento al reddito deve essere inteso al valore della produzione netta.
Ravvedimento CPB. Nuova chanche per le adesioni 2025-2026
Le disposizioni analizzate fin qui sul condono CPB, troveranno applicazione anche quest’anno.
Infatti, la Commissione Finanze della Camera in data 17 luglio, ha approvato un emendamento al DL 84/2025, c.d. decreto fiscale, che ripropone la chance di ravvedimento speciale per le violazioni relative agli anni d’imposta dal 2019 al 2023. Lo scorso anno erano sanabili le violazioni 2018-2022.
Il nuovo condono CPB riguarderà solo coloro i quali aderiranno al concordato preventivo biennale annualità 2025/2026.
Potranno beneficiare del ravvedimento speciale coloro i quali aderiranno al concordato preventivo biennale per le annualità 2025-2026.
In attesa di avere in mano il testo definitivo dell’emendamento stando alle prime bozze disponibili, i versamenti dell’imposta sostitutiva ai fini del condono potranno essere effettuati: in un’unica soluzione tra il primo gennaio e il 15 marzo 2026, oppure in un massimo di 10 rate mensili maggiorate di interessi.
Rimane l’obbligo di versare un’imposta pari almeno a 1.000 euro:
In ogni caso, il valore complessivo dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali da versare per ciascuna annualità oggetto dell’opzione non può essere inferiore a 1.000 euro (vedi c.7-art-2-quater DL 113/2024).
Le disposizioni entreranno in vigore una volta pubblicata la legge di conversione del DL Fiscale.
Riassumendo
- Nuova opportunità di condono per gli anni 2019-2023. È stato riproposto il ravvedimento speciale per regolarizzare le violazioni relative alle dichiarazioni dei redditi e IRAP per gli anni d’imposta dal 2019 al 2023. Tale misura ricalca le regole introdotte con il DL 113/2024 per il biennio precedente.
- Accesso riservato a chi aderisce al Concordato Preventivo Biennale (CPB) 2025-2026. Il nuovo condono sarà accessibile solo ai contribuenti che aderiranno al CPB per le annualità 2025-2026, in linea con quanto avvenuto lo scorso anno per chi aveva accettato la proposta per il biennio 2024-2025.
- Determinazione del maggior reddito da sanare basata sul punteggio ISA. Il reddito oggetto di ravvedimento si calcola a partire dal reddito già dichiarato, aumentato in base al punteggio ISA. Le percentuali di aumento variano dal 5% al 50% a seconda dell’affidabilità fiscale (punteggio ISA da 10 a <3).
- Aliquote dell’imposta sostitutiva variabili. Sul maggior reddito dichiarato si applica un’imposta sostitutiva: 10% con affidabilità ISA ≥ 8 12% con ISA ≥ 6 e < 8 15% con ISA < 6
- Riduzioni del 30% previste per il 2020 e 2021 a causa della pandemia. Per chi non applica gli ISA: base imponibile +25% e imposta al 12,5%. L’IRAP si regolarizza con aliquota del 3,9%.
- Modalità e scadenze di pagamento. Il pagamento dell’imposta sostitutiva può avvenire: in unica soluzione tra il 1° gennaio e il 15 marzo 2026, oppure in 10 rate mensili con interessi. In ogni caso, per ciascuna annualità oggetto di condono, l’imposta minima dovuta è 1.000 euro.