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Oggi: 05 Dic, 2025

Gli azionisti di Mediobanca sono corteggiati anche da Lovaglio con dividendi stellari

La promessa di dividendi stellari agli azionisti di Mediobanca arriva anche da Luigi Lovaglio, CEO del Monte Paschi di Siena.
5 mesi fa
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Delisting di Mediobanca dopo riapertura OPAS?
Delisting di Mediobanca dopo riapertura OPAS? © Licenza Creative Commons

Questa che si sta per concludere è stata la prima settimana dall’avvio dell’Offerta Pubblica di Acquisto (OPS) lanciata da Monte Paschi di Siena e rivolta agli azionisti di Mediobanca. Le adesioni sono state sinora scarsissime, anche se sappiamo che tra i grandi soci arriveranno da Francesco Gaetano Caltagirone (9,98%), Delfin (19,81%) e casse previdenziali (almeno 4,5%). L’obiettivo minimo di centrare la soglia del 35% sembra molto alla portata. Anzi, il CEO di Rocca Salimbeni sembra “assolutamente convinto” che verrà raggiunto il 66,67%. Questa soglia assegnerebbe al suo istituto il pieno controllo di diritto.

Scontro a distanza tra Nagel e Lovaglio

Luigi Lovaglio ha deciso di parlare in questi giorni.

E lo ha fatto anche per rispondere indirettamente alle accuse di Alberto Nagel, CEO di Piazzetta Cuccia, secondo le quali l’operazione sarebbe stata orchestrata dal governo e non in autonomia dal suo board. Il manager ha raccontato di avere chiamato la sua controparte senza avere ricevuto risposta. “Evidentemente, non è interessato”, ha tagliato corto, aggiungendo che dopo avere rilevato il controllo di Mediobanca, cercherà un “manager di livello internazionale” per sostituirlo.

In sostanza, Monte Paschi ha dato il benservito a Nagel prima ancora che l’operazione si concluda. Un avviso di sfratto colto come segnale dal patto di consultazione, che fino a poche settimane fa raccoglieva l’11,67% del capitale e che adesso è sceso sotto l’8%. Anche nelle ultime sedute si registrano vendite di titoli da parte della famiglia Gavio e della loro holding Aurelia, azionisti storici di Mediobanca e finora sostenitori del management.

Dividendi in forte rialzo

Nagel aveva cercato di frenare la fuga con la promessa di distribuire ricchi dividendi per il prossimo triennio: 4,9 miliardi di euro, pari a un payout al 100% dell’utile netto atteso, comprensivo di 400 milioni di buyback. Nel triennio in corso, il payout è stato del 70%, anche se salito al 100% per l’esercizio presente.

E anche Lovaglio ha voluto corteggiare gli azionisti di Mediobanca. Ha promesso loro una crescita dei dividendi in “doppia cifra”, grazie alle sinergie ricavate nel caso di controllo del 50,1% del capitale. Stando ai calcoli di alcuni analisti, la distribuzione arriverebbe a 8 miliardi nel prossimo triennio, cioè più della metà dell’attuale valore di capitalizzazione in borsa della banca milanese.

Azionisti Mediobanca contenti comunque vada

Il titolo a Piazza Affari è arretrato dall’inizio della settimana. L’OPS di Monte Paschi ora ha ridotto lo sconto implicito nei prezzi al 3,3%. Gli azionisti Mediobanca trovano ancora non conveniente aderire. Tuttavia, le prospettive per loro appaiono positive in qualsivoglia contesto. Se vince Monte Paschi, staccherà loro dividendi altissimi. E lo stesso farebbe Nagel se restasse al comando. Nel frattempo, hanno guadagnato quasi il 20% in borsa negli ultimi sei mesi. Vero è che il titolo perderebbe appeal speculativo se l’OPS fallisse. Disinvestire diverrebbe improvvisamente più complicato.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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