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Oggi: 05 Dic, 2025

Nemesis R1, la targa personalizzata che evita i controlli della polizia

Nemesis R1, l’auto artigianale con targa “ITSLEGAL” che evita i controlli. Una trovata geniale che fa il giro del web.
5 mesi fa
2 minuti di lettura
targa

In Canada un artigiano ha trovato una soluzione tanto ironica quanto efficace per evitare di essere fermato continuamente dalla polizia mentre guida la sua auto: una targa personalizzata con la scritta “ITSLEGAL”. La trovata, nata da una frustrazione reale, è diventata virale e ha attirato l’attenzione degli appassionati di motori in tutto il mondo.

Un’auto da corsa omologata per la strada

La protagonista di questa storia è la Nemesis R1, un’auto artigianale che sembra uscita da un circuito di Formula 1. A costruirla è stato Tim Neil, un ingegnoso artigiano canadese appassionato di meccanica e design automobilistico. Nonostante l’aspetto da monoposto da gara, la Nemesis R1 è stata completamente omologata per la circolazione su strada.

La forma aerodinamica, l’assetto basso e il suono del motore catturano inevitabilmente l’attenzione. Non è raro che un’auto così particolare venga scambiata per un veicolo da pista non autorizzato a circolare su strade pubbliche. E proprio per questo motivo, ogni volta che Neil si metteva al volante, veniva regolarmente fermato dalla polizia per controlli. Gli agenti volevano verificare se la macchina fosse conforme alle norme del codice stradale.

Stanco di essere fermato continuamente, Neil ha deciso di agire con un pizzico di ironia e genialità. Ha richiesto una targa personalizzata con la scritta “ITSLEGAL”, che tradotta significa “è legale”. In questo modo, il messaggio diretto agli agenti di polizia è chiaro fin dal primo sguardo: la vettura, pur avendo un aspetto insolito, è perfettamente in regola per circolare. La scelta della targa si è rivelata un successo. Da quando la Nemesis R1 sfoggia “ITSLEGAL”, il numero di controlli si è ridotto drasticamente.

Molti agenti, leggendo la scritta, si limitano a sorridere e lasciano passare l’auto senza ulteriori accertamenti.

La trovata della targa “ITSLEGAL”

Questa soluzione ha anche un effetto mediatico: la storia di Neil e della sua auto ha fatto rapidamente il giro dei social e dei principali portali dedicati ai motori. Gli appassionati hanno definito la mossa una combinazione perfetta di ingegno e ironia. La vicenda ha acceso un dibattito più ampio sull’uso delle targhe personalizzate. In Canada, come in molti altri paesi, è possibile richiedere targhe con scritte a scelta, purché non siano offensive o ingannevoli. La trovata di Neil dimostra come una semplice scritta possa cambiare radicalmente la percezione di un veicolo agli occhi delle autorità.

C’è però chi solleva perplessità. Alcuni temono che altri automobilisti possano imitare la strategia per cercare di evitare controlli su auto che, a differenza della Nemesis R1, non sono in regola. Ciò detto, nel caso di Neil, la targa non sostituisce i documenti ufficiali: se la polizia decidesse di fermarlo, l’artigiano dovrebbe comunque mostrare la certificazione di omologazione.

La Nemesis R1 resta un esempio di creatività e passione per i motori. Non solo è un’auto costruita con cura artigianale e attenzione ai dettagli, ma è anche un simbolo di come una soluzione intelligente possa semplificare la vita di chi possiede un mezzo unico.

I punti più importanti.

  • Un artigiano canadese ha creato la Nemesis R1, un’auto da corsa omologata per la strada.
  • Ha scelto la targa personalizzata “ITSLEGAL” per ridurre i controlli della polizia.
  • La storia è diventata virale, simbolo di ingegno e ironia nel mondo dei motori.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017, scrive per il web dal 2010.
Da autore letterario ha scritto il graphic novel Notteterna e la raccolta di racconti L'Orrore Dentro edita dalla Diana Edizioni.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia potrà mai replicare.

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