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Oggi: 05 Dic, 2025

Cosa cambia davvero con Euro 7, oltre al prezzo enorme delle auto?

Le regole Euro 7 cambiano il mercato auto dal 2025 e potrebbero alzare i prezzi per le famiglie italiane.
5 mesi fa
3 minuti di lettura
euro 7

La normativa Euro 7, in arrivo dal 2025, rappresenta un punto di svolta per il settore automobilistico europeo. Si tratta di un insieme di regole che mira a ridurre le emissioni inquinanti dei veicoli, con l’obiettivo di rendere la mobilità più sostenibile e migliorare la qualità dell’aria nelle città. Ma dietro queste intenzioni, si nascondono anche sfide importanti per le case automobilistiche e, soprattutto, per le famiglie italiane che già fanno i conti con il caro-auto.

La transizione verso la nuova normativa avverrà gradualmente. Dal 1° luglio 2025, tutte le nuove auto e i furgoni immatricolati dovranno rispettare i parametri fissati da Euro 7.

Successivamente, dal 1° luglio 2027, sarà il turno dei veicoli pesanti come camion e autobus. Queste date segnano una rivoluzione tecnica e normativa che avrà conseguenze dirette sia per chi produce che per chi acquista.

Cosa cambia con Euro 7

Le nuove regole non riguardano solo i gas di scarico, come è stato nelle precedenti normative europee. Euro 7 estende infatti i limiti anche ad altri tipi di emissioni, comprese quelle generate dall’usura dei freni e degli pneumatici. Questo significa che anche i veicoli elettrici e ibridi saranno coinvolti, perché pur non producendo emissioni dallo scarico, rilasciano comunque particelle durante la frenata e il consumo delle gomme.

Un altro aspetto innovativo riguarda la durata della conformità: i veicoli dovranno mantenere bassi livelli di emissioni per un periodo più lungo rispetto al passato, arrivando fino a 200.000 chilometri percorsi. Questo comporta la necessità di sviluppare componenti più resistenti e tecnologie avanzate per il monitoraggio delle emissioni nel tempo. Le case automobilistiche saranno quindi obbligate a riprogettare molti modelli per rispettare i nuovi requisiti, con costi significativi che potrebbero riversarsi sui prezzi finali dei veicoli.

In Italia, l’arrivo di Euro 7 rischia di accentuare una situazione già complicata. Negli ultimi anni il mercato delle auto nuove ha registrato un calo costante, dovuto all’aumento dei prezzi e all’incertezza normativa che scoraggia molti consumatori dall’acquisto. Con la nuova normativa, il prezzo medio di un’auto potrebbe subire ulteriori rincari. Questo avviene perché l’adeguamento ai nuovi standard richiede investimenti in ricerca e sviluppo, materiali più costosi e test di lunga durata. Le famiglie italiane, già alle prese con un potere d’acquisto ridotto, potrebbero trovarsi di fronte a veicoli nuovi sempre meno accessibili.

In molti casi, si teme che questo scenario spinga i consumatori a rivolgersi al mercato dell’usato, che continuerà a offrire veicoli conformi alle precedenti normative. Una soluzione alternativa potrebbe essere il noleggio a lungo termine, già in crescita tra i privati negli ultimi anni come risposta alla difficoltà di acquistare un’auto di proprietà.

Euro 7 e le sfide per l’industria automobilistica

La normativa Euro 7 rappresenta una sfida anche per le aziende del settore. Le case produttrici dovranno affrontare costi ingenti per aggiornare linee produttive e tecnologie. Le aziende più grandi potranno probabilmente reggere meglio l’impatto grazie a risorse maggiori, mentre per i produttori più piccoli il rischio è quello di essere schiacciati dalla concorrenza.

In questo contesto, molti operatori chiedono che l’Unione Europea accompagni la transizione con incentivi e politiche di sostegno, per evitare che l’adeguamento si traduca in una perdita di competitività e posti di lavoro. Anche i governi nazionali sono chiamati a fare la loro parte, prevedendo bonus e agevolazioni che possano rendere più sostenibile il passaggio per le famiglie e per le aziende.

Un altro tema critico è la possibile accelerazione verso la mobilità elettrica. Euro 7 potrebbe favorire i veicoli a batteria, che già godono di vantaggi sul fronte delle emissioni dirette. Tuttavia, il costo elevato di questi veicoli resta un ostacolo per gran parte della popolazione. Senza un abbattimento significativo dei prezzi, il rischio è che l’auto elettrica resti un’opzione solo per pochi.

Una transizione da gestire con equilibrio

Euro 7 nasce con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale del settore automobilistico, ma la sua attuazione dovrà essere gestita con attenzione per evitare effetti collaterali sul piano sociale ed economico. Una transizione troppo rapida o rigida potrebbe penalizzare le famiglie a basso reddito, aumentando le disuguaglianze nell’accesso alla mobilità.

Per questo motivo, è fondamentale che le istituzioni europee e nazionali collaborino con il settore privato per individuare soluzioni equilibrate. Gli incentivi all’acquisto di auto meno inquinanti, i piani di rottamazione e gli investimenti nelle infrastrutture per la mobilità elettrica rappresentano strumenti essenziali per accompagnare il cambiamento senza lasciare indietro nessuno.

Il 2025 sarà un anno decisivo per comprendere l’impatto reale della normativa Euro 7. Da un lato, si attendono benefici concreti per l’ambiente e la salute pubblica; dall’altro, resta alta la preoccupazione per le conseguenze sul potere d’acquisto e sul settore industriale.

In sintesi.

  • Euro 7 entra in vigore dal 2025 con limiti più severi per le emissioni dei veicoli.
  • La normativa riguarda anche freni e pneumatici, coinvolgendo tutti i tipi di auto.
  • I prezzi delle auto nuove potrebbero aumentare, creando difficoltà per le famiglie.
  • L’industria automobilistica dovrà affrontare costi elevati per adeguarsi.
  • Servono incentivi e politiche di sostegno per una transizione equa e sostenibile.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017, scrive per il web dal 2010.
Da autore letterario ha scritto il graphic novel Notteterna e la raccolta di racconti L'Orrore Dentro edita dalla Diana Edizioni.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia potrà mai replicare.

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