Di tasse in Italia ce ne sono a iosa, e non stiamo certo scoprendo l’acqua calda. Ci sono tasse sulla casa, sui redditi, sul lavoro, ma anche imposte su beni come il televisore o l’auto. Ed è proprio sulle auto che si profila adesso un’ulteriore novità fiscale. Una novità che rischia di colpire molti contribuenti che, invece di acquistare l’auto, scelgono una formula ormai diffusissima e sempre più utilizzata, ovvero il Noleggio a Lungo Termine (NLT).
Parte infatti un nuovo adempimento che, come spesso accade in Italia, lascia aperti molti dubbi e preoccupazioni sull’introduzione di nuovi rincari per i contribuenti.
In questo caso, in particolare, per chi utilizza veicoli a noleggio a lungo termine.
Una nuova tassa sull’auto: ecco cosa si pagherà adesso per il NLT
Il Noleggio a Lungo Termine è una delle formule più apprezzate da chi vuole cambiare auto senza necessariamente procedere all’acquisto. In pratica, si paga un canone mensile, con l’auto che di fatto è affittata, senza doverne diventare proprietari.
Si tratta di un’alternativa al leasing, con un funzionamento simile: una rata mensile e, spesso, un eventuale corrispettivo finale di riscatto. È una formula molto scelta anche da chi, al momento, non dispone della liquidità necessaria per l’acquisto o non desidera accendere un finanziamento.
Il Noleggio a Lungo Termine è apprezzato anche perché, nella rata mensile, sono inclusi numerosi servizi e spese, tra cui:
- Bollo auto;
- Assicurazione RCA;
- Altre coperture assicurative;
- Manutenzione ordinaria e straordinaria del veicolo.
Tuttavia, una nuova tassa potrebbe presto essere introdotta, con buona pace delle aziende che forniscono questi veicoli e dei cittadini che li utilizzano.
Come spesso accade, infatti, ogni nuovo balzello finisce per gravare sui consumatori finali, ovvero proprio sugli utilizzatori dei veicoli.
Anche in questo caso, quindi, un possibile aumento dei costi per il Noleggio a Lungo Termine si tradurrà in canoni mensili più elevati per i contribuenti.
Cosa cambia adesso e perché arriva una nuova tassa sulle auto NLT
Il nuovo adempimento che rischia di far lievitare i costi per il Noleggio a Lungo Termine riguarda la registrazione obbligatoria al PRA, ovvero il Pubblico Registro Automobilistico.
Alcuni interventi normativi attualmente allo studio del Governo includono proprio questo nuovo obbligo. La novità prevede, dunque, l’annotazione obbligatoria al PRA delle auto prese con la formula NLT.
Un adempimento che da tempo è già previsto per i veicoli in leasing e che adesso si estende anche al Noleggio a Lungo Termine. Considerando che, al pari di un classico passaggio di proprietà, le spese per le iscrizioni al PRA sono a carico del contribuente, è facile prevedere che le aziende di NLT aumenteranno le tariffe.
Di conseguenza, ogni mese, i contribuenti si troveranno a pagare di più. Su questo punto, ci sono ben pochi dubbi.
Il costo e di quanto salirà il corrispettivo da versare
Questa novità normativa è stata introdotta per colmare un vuoto legislativo, visto che fino ad oggi solo i veicoli in leasing erano soggetti all’obbligo di registrazione al PRA, mentre le auto a noleggio a lungo termine ne erano escluse.
L’obbligo, ora esteso anche al NLT, trova fondamento nell’articolo 94, comma 4-bis del Codice della Strada, che stabilisce chiaramente che, ogni volta che un veicolo viene affidato a un soggetto diverso dall’intestatario per un periodo superiore a 30 giorni, è obbligatoria la registrazione nel Pubblico Registro Automobilistico.
Con questa modifica normativa, le auto prese con la formula NLT vengono dunque equiparate, a tutti gli effetti, a quelle acquistate in leasing.
Sul piano pratico, il costo complessivo per la registrazione si aggira attorno ai 100 euro, considerando:
- La marca da bollo da 16 euro;
- Le tariffe di registrazione, pari a circa 27 euro;
- Il compenso per l’agenzia di pratiche automobilistiche che gestisce la procedura.
Ma non finisce qui. Dal momento che il Noleggio a Lungo Termine richiede la registrazione sia al momento dell’attivazione che alla scadenza del contratto, quando il veicolo rientra presso la società di noleggio, l’esborso si raddoppia.
In altre parole, gli utilizzatori di veicoli a NLT dovranno mettere in conto una nuova spesa che, inevitabilmente, andrà a far lievitare i costi di questa ormai diffusissima formula.