Con l’arrivo di luglio 2025, si apre una nuova fase per i nuclei familiari che hanno beneficiato dell’assegno di inclusione (ADI) a partire da gennaio 2024.
Il ciclo di erogazione previsto per la prima tranche della misura volge infatti al termine, con il diciottesimo pagamento erogato nel mese di giugno. Coloro che hanno raggiunto il limite massimo di mensilità potranno ora inoltrare una nuova richiesta, in linea con quanto stabilito dalla normativa vigente.
Conclusione del primo ciclo: i 18 mesi dell’ADI (assegno inclusione)
Introdotto come strumento di sostegno per le famiglie in condizioni di difficoltà economica, l’assegno di inclusione (che ha fatto seguito al reddito di cittadinanza) prevede una durata prestabilita di 18 mensilità.
Questa finestra temporale si conclude, per chi ha percepito il sussidio fin dal suo avvio a gennaio 2024, con la mensilità di giugno.
Come indicato dalla disciplina di riferimento, al termine di questo periodo è necessario presentare una nuova domanda per accedere a un ulteriore ciclo di benefici. La durata del nuovo periodo di erogazione sarà nuovamente di 12 mesi al massimo, salvo successive proroghe o modifiche normative.
Comunicazioni INPS e avvio delle nuove richieste
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha predisposto un sistema di comunicazione diretta con i beneficiari tramite l’invio di messaggi SMS. Attraverso questo canale, gli utenti interessati ricevono un avviso ufficiale che conferma l’avvenuta fruizione delle 18 mensilità e fornisce le indicazioni per procedere con la nuova istanza.
Il testo del messaggio inviato dall’INPS recita: “Hai percepito le 18 mensilità di ADI. Per riprendere a ricevere la prestazione, potrai presentare una nuova domanda dal prossimo mese”.
Questo messaggio ha valore informativo ma non equivale alla presentazione automatica della nuova richiesta: sarà compito dell’interessato avviare la procedura per il rinnovo.
Modalità di rinnovo semplificate per nuclei invariati
La normativa e le disposizioni attuative hanno previsto un percorso semplificato per i soggetti che, al momento della nuova richiesta, si trovano nella medesima composizione familiare già dichiarata nella precedente istanza. In tali casi, con un messaggio ufficiale l’INPS fa sapere che non sarà necessario ripetere l’iscrizione alla piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), né sarà richiesta la sottoscrizione di un nuovo Patto di Attivazione Digitale (PAD) del nucleo familiare.
Il modello di domanda rimane invariato rispetto alla procedura già conosciuta e potrà essere trasmesso da qualsiasi componente maggiorenne della famiglia, purché in possesso delle credenziali necessarie per accedere ai servizi online dell’INPS.
Questa semplificazione si traduce in una significativa riduzione degli adempimenti, accelerando i tempi di elaborazione delle richieste e consentendo un accesso più immediato ai benefici.
Rinnovo assegno inclusione: procedura ordinaria in caso di variazioni nel nucleo
Diversa è la situazione per i nuclei familiari che, nel frattempo, hanno subito modifiche nella propria composizione. In presenza di cambiamenti — come la nascita di un nuovo componente, l’uscita di un familiare dal nucleo o variazioni anagrafiche rilevanti — sarà necessario attivare nuovamente l’intero iter procedurale.
In questi casi, dopo aver trasmesso la nuova domanda di assegno di inclusione, i richiedenti dovranno effettuare una nuova iscrizione al SIISL e procedere alla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale aggiornato, documento fondamentale per l’avvio dei percorsi di inclusione lavorativa e sociale previsti dalla misura.
Durata e caratteristiche della nuova erogazione
Il nuovo ciclo di erogazione previsto a partire da luglio 2025 avrà una durata massima di 12 mesi. Anche questa volta l’erogazione sarà subordinata al rispetto dei requisiti previsti dalla normativa, tra cui l’indicatore ISEE entro i limiti stabiliti, la residenza in Italia e la disponibilità all’attivazione di percorsi formativi, lavorativi o di inclusione.
Inoltre, si conferma il meccanismo di sospensione temporanea in caso di mancata partecipazione alle attività previste o di rifiuto di offerte di lavoro congrue. Resta ferma, quindi, la finalità del sussidio come strumento attivo di reinserimento e non come mero sostegno economico passivo.
Il ruolo della piattaforma SIISL nell’assegno inclusione
La piattaforma SIISL continua a rappresentare il fulcro digitale per la gestione dell’assegno di inclusione. Non solo raccoglie le domande, ma consente anche l’attivazione dei servizi territoriali. E la comunicazione tra i beneficiari e gli enti coinvolti nei percorsi di inclusione.
Grazie alla sua integrazione con i sistemi informativi dell’INPS e dei servizi sociali locali, la piattaforma SIISL permette di monitorare la posizione del nucleo, l’adesione ai progetti e l’andamento delle erogazioni. L’utilizzo regolare di questo strumento è pertanto cruciale per il mantenimento del diritto al beneficio.
Riassumendo
- Conclusi i 18 mesi di ADI, i beneficiari possono presentare una nuova domanda.
- INPS avvisa tramite SMS chi ha esaurito le mensilità previste dalla misura.
- Nessun nuovo PAD o iscrizione SIISL per nuclei familiari rimasti invariati.
- In caso di variazioni familiari, serve nuova iscrizione SIISL e sottoscrizione PAD.
- Il nuovo ciclo dell’assegno durerà fino a 12 mesi, con requisiti invariati.
- SIISL resta essenziale per gestione domande, percorsi e monitoraggio del beneficio.