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Oggi: 05 Dic, 2025

Commissione 104: come è cambiata la composizione

Come cambia la composizione della Commissione 104? Entriamo nei dettagli e scopriamo le ultime novità in merito.
5 mesi fa
3 minuti di lettura
Legge 104
Foto © Pixabay

Importanti novità per quanto riguarda la Commissione 104. Come canta Marco Masini con il brano Spostato di un secondo: “E l’ho scoperto così semplicemente amando che tutto cambia mentre lo stai vivendo”.

Parole che racchiudono perfettamente il senso di trasformazione che spesso accompagna i momenti più significativi della vita sia privata che pubblica. Talvolta i cambiamenti non avvengono in modo improvviso o clamoroso, bensì si manifestano in silenzio, mentre le cose accadono, si evolvono e prendono forma.

È proprio questo il caso della Commissione 104, un organismo fondamentale per il riconoscimento e la tutela dei diritti delle persone con disabilità, che negli ultimi tempi ha visto una modifica sostanziale nella sua composizione.

Ma come è cambiata la composizione della Commissione 104, quali sono le novità più rilevanti e quali conseguenze potrebbero derivarne per cittadini, famiglie e professionisti del settore? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo!

Commissione 104: come è cambiata la composizione

Fino ad oggi il sistema di accertamento si è spesso rivelato frammentato, con valutazioni fortemente influenzate da criteri variabili da Regione a Regione. La riforma in corso punta invece a rafforzare la Commissione Medica Integrata, potenziandone la struttura e i compiti, in particolare quelli affidati ai medici INPS, che assumono un ruolo centrale nel processo.

Il nuovo modello impone che la valutazione della disabilità non si limiti a un quadro clinico, ma analizzi la condizione della persona nel suo contesto sociale, relazionale e ambientale. Questo significa che non si guarderà più solo alla malattia, ma anche alle limitazioni che essa comporta nella vita quotidiana, secondo la classificazione ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Entrando nei dettagli, a partire dal 1° gennaio 2026 le ASL non avranno più competenze nel riconoscimento dell’invalidità civile. Bensì sarà l’INPS a occuparsi interamente del processo, compresa la composizione e gestione della commissione che valuta la disabilità. In particolare le Commissioni Mediche Integrate previste dalla Legge 104 vengono sostituite dalle Unità di Valutazione di Base, che sono una nuova forma organizzativa centralizzata presso l’INPS, con una composizione e modalità operative chiaramente definite per legge. In particolare, come si evince dall’articolo 9 del decreto legislativo numero 62 del 3 maggio 2024:

“Le unità di valutazione di base di cui al comma 1 si compongono di due medici nominati dall’INPS, di un componente individuato ai sensi del comma 4 e di una sola figura professionale appartenente alle aree psicologiche e sociali. Le commissioni sono presiedute da un medico dell’INPS specializzato in medicina legale. Nel caso non sia disponibile un medico di medicina legale, l’INPS nomina, come presidente, un medico con altra specializzazione che abbia svolto attività per almeno tre anni in organi di accertamento dell’INPS in materia assistenziale o previdenziale. In ogni caso, almeno uno dei componenti deve essere un medico specializzato in medicina legale o in medicina del lavoro o altre specializzazioni equipollenti o affini”.

Tali unità di valutazione devono essere integrate con un professionista sanitario in rappresentanza, rispettivamente:

  • dell’Associazione nazionale dei mutilati e invalidi civili, ovvero ANMIC
  • dell’Unione italiana ciechi e degli ipovedenti, ovvero UICI
  • dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza ai sordomuti, ovvero ENS
  • dell’Associazione nazionale delle famiglie e delle persone con disabilità intellettiva e disturbi del neuro-sviluppo, ovvero ANFFAS.

Questo ovviamente a seconda delle specifiche condizioni di disabilità oggetto di valutazione. In presenza di minori, inoltre, è richiesto che almeno un medico sia specializzato in pediatria, neuropsichiatria infantile o nella patologia specifica.

Obiettivi della riforma e clausola di salvaguardia

La valutazione può svolgersi anche con un minimo di tre membri, inclusa la figura associativa se presente. In caso di parità di voti, il voto del presidente vale doppio. La persona valutata, inoltre, può farsi assistere da un medico o psicologo di fiducia, senza diritto di voto. Il procedimento sarà interamente digitalizzato, tracciato e centralizzato, con strumenti di controllo interni e percorsi formativi obbligatori per i medici INPS.

Grazie alla cosiddetta clausola di salvaguardia, inoltre, chi ha già ottenuto il riconoscimento dell’invalidità civile o dei benefici della Legge 104 non perde i propri diritti. Fino al 31 dicembre 2026 resta in vigore la normativa attuale e tutte le agevolazioni continueranno ad essere regolarmente erogate . L’obiettivo di tale riforma, d’altronde, è quello di garantire una maggiore imparzialità e riduzione delle discrezionalità soggettive. Ma non solo, si intende superare le difformità territoriali tra le varie ASL e rafforzare i legami tra istituzioni, enti locali, servizi sociali e sanitari. Il tutto con un occhio di riguardo alla volontà di facilitare l’accesso ai sussidi e la piena attuazione del diritto all’autodeterminazione.

È importante comunque sottolineare che l’entrata in vigore del nuovo sistema sarà preceduta da una fase di sperimentazione in 11 province italiane, selezionate come territori pilota. Inoltre, si è in attesa della pubblicazione dei decreti attuativi, che definiranno nel dettaglio tempi, modalità operative e strumenti applicativi della riforma. Questo vuol dire che il cambiamento non sarà immediato né uniforme. Ma avverrà in modo graduale, tenendo conto dei risultati e delle eventuali criticità emerse durante la fase di sperimentazione.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.