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Oggi: 05 Dic, 2025

Novità Assegno di Inclusione, addio al mese di pausa e continuità dell’ADI

In arrivo novità sull'ADI, ecco cosa cambierà per l'Assegno di Inclusione e perché sono notizie positive per i beneficiari.
5 mesi fa
3 minuti di lettura
assegno di inclusione
Foto © Pixabay

Dopo i primi 18 mesi di beneficio i titolari dell’Assegno di Inclusione dovrebbero aspettare un mese per tornare ad essere dentro il sussidio per ulteriori 12 mesi. Questo meccanismo è previsto all’interno della normativa dell’ADI, così come lo era nella misura che l’ha preceduta, ovvero il Reddito di Cittadinanza. Ma presto potrebbe cambiare tutto. Il mese di pausa tra un ciclo e l’altro, a cui ormai i beneficiari di queste misure si sono abituati, potrebbe essere eliminato.

Di conseguenza, tra un ciclo e l’altro di sussidio ci sarebbe continuità. Non si tratta di una voce infondata, perché ne ha parlato direttamente il Ministro del Lavoro, Calderone.

Anzi, sembra che questa iniziativa, che parte proprio da Via Vittorio Veneto (sede del Ministero del Lavoro a Roma, ndr), sia destinata ad approdare presto in Consiglio dei Ministri, con il plauso di Palazzo Chigi, che appare in sintonia con questa proposta.

Novità in arrivo per l’Assegno di Inclusione, dunque.

Novità Assegno di Inclusione, addio al mese di pausa e continuità dell’ADI

Il 30 giugno, in Consiglio dei Ministri, arriverà un provvedimento che punta a una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda l’Assegno di Inclusione. Restare senza sussidio per un mese (anche se, come vedremo, si tratta in realtà di meno di un mese) è una prospettiva che molti fanno fatica ad accettare.

Soprattutto perché si parla di un sussidio destinato al contrasto della povertà, assegnato a persone e famiglie che, senza questo aiuto, sarebbero in seria difficoltà economica.

Anche un solo mese può essere davvero complicato da superare.

Tuttavia, in base alla normativa attuale, a luglio scatterà il primo mese di stop previsto dalla misura. Questa pausa interesserà, come già sottolineato da tempo, coloro che hanno iniziato a percepire il sussidio nel gennaio 2024.

Chi ha ricevuto a giugno la diciottesima mensilità dell’ADI, dovrà presentare una nuova domanda a luglio. Questo per poter accedere ad ulteriori 12 mesi di Assegno di Inclusione.

Cosa fare per prendere di nuovo l’Assegno di Inclusione dopo i primi 18 mesi, ecco le direttive attuali

La semplificazione voluta proprio dal Ministro Calderone per quanto riguarda il sussidio si traduce nel fatto che non ci sono particolari adempimenti da rispettare per presentare una nuova istanza. Tuttavia, se sono cambiate le condizioni del nucleo familiare, la semplice domanda all’INPS non basta.

In tal caso, è necessario iscriversi nuovamente alla piattaforma SIISL e sottoscrivere di nuovo il Patto di Attivazione Digitale.

Se, invece, la composizione del nucleo familiare è rimasta invariata, è sufficiente presentare la semplice nuova domanda per l’Assegno di Inclusione.

Chi presenta domanda già nel mese di luglio, durante la pausa, riceverà la nuova ricarica — la prima delle ulteriori 12 mensilità — il 15 agosto. Chi, invece, presenta domanda in ritardo, molto probabilmente riceverà il pagamento a settembre, e così via.

Lo stesso meccanismo si ripeterà per chi ha iniziato a percepire l’ADI a partire da febbraio 2024, marzo 2024 e nei mesi successivi.

A meno che non venga approvata la novità annunciata in premessa, ovvero l’eliminazione della pausa, con la possibilità di erogare il sussidio in modo continuativo, senza interruzioni. Ciò qualora il 30 giugno il provvedimento proposto dal Ministro Calderone ottenga il via libera del Consiglio dei Ministri.

Ecco cosa cambierà tra mese di pausa e nuovi importi del sussidio

Le probabilità che la novità sull’Assegno di Inclusione venga approvata non sono basse. Tuttavia, considerati i tempi ristretti, non è certo — anche se non impossibile — che si possa partire già dal mese di luglio.

Potrebbe quindi essere introdotta una correzione al decreto-legge che ha istituito l’Assegno di Inclusione, riproponendo, almeno temporaneamente, il medesimo meccanismo di stop previsto per il Reddito di Cittadinanza.

Marina Calderone porterà in Consiglio dei Ministri questa proposta, che potrebbe dare immediata soddisfazione a oltre 300mila nuclei familiari, ossia a tutti coloro che a luglio sarebbero costretti alla sospensione e alla successiva presentazione di una nuova domanda.

Presto, infatti, questi soggetti riceveranno un SMS dall’INPS, in cui l’Istituto comunicherà che i 18 mesi sono terminati. E che è necessario presentare una nuova domanda.

Potrà presentare domanda qualsiasi componente del nucleo familiare che abbia già beneficiato dei primi 18 mesi e che rientri nei requisiti per il sussidio. Restano esclusi, come già previsto, i soggetti senza particolari problematiche nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 59 anni.

Inoltre, il Ministro Calderone, nel presentare la sua iniziativa, ha sottolineato che si sta lavorando a un nuovo aumento degli importi, previsto dopo quello già attuato a inizio 2025. E che con l’INPS sono in corso da tempo accordi per semplificare ulteriormente la procedura di presentazione delle nuove domande.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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