A luglio ci saranno molti contribuenti che non riceveranno la loro ricarica dell’Assegno di Inclusione perché la misura è arrivata al suo primo step. Parliamo dei 18 mesi di fruizione, che rappresentano la durata massima del sussidio per chi ha presentato la prima domanda.
Ma si tratta di un problema facilmente superabile da parte di chi ha ancora diritto al sussidio. E può quindi continuare a percepirlo per ulteriori 12 mesi. Infatti, dopo i primi 18 mesi e il mese di stop dedicato alle nuove domande, il sussidio è rinnovabile per altri 12 mesi.
Tuttavia, ciò che è importante capire è che l’Assegno di Inclusione può anche essere revocato del tutto.
In altre parole, ci sarà chi non percepirà più nulla e questo può accadere per vari motivi. Vediamo insieme quali sono le cause più comuni — ma spesso poco conosciute — che possono portare alla revoca del sussidio.
Assegno di Inclusione addio: ecco i motivi per cui viene cancellato adesso
Rispetto al Reddito di Cittadinanza, da cui l’Assegno di Inclusione deriva, quest’ultimo prevede più adempimenti per chi lo percepisce. Di conseguenza, ci sono maggiori obblighi per i beneficiari e, allo stesso tempo, anche controlli più rigorosi da parte delle autorità.
Mettere in conto questi aspetti è fondamentale, perché il nuovo sussidio prevede diverse cause di decadenza e sospensione, che si verificano con una certa frequenza.
Un primo esempio riguarda l’obbligo di presentarsi, a cadenze temporali prestabilite, presso i servizi sociali comunali. Già dopo aver presentato domanda per la prima volta (e lo stesso vale per chi presenta la domanda adesso), è necessario rispettare la convocazione al servizio sociale per effettuare la profilazione del nucleo familiare beneficiario.
Tutti i componenti del nucleo familiare che percepiscono l’Assegno di Inclusione (non solo il titolare, quindi) devono presentarsi ai servizi sociali dopo aver inoltrato la domanda e aver sottoscritto il PAD (Patto di Attivazione Digitale) con iscrizione alla piattaforma SIISL.
In pratica, dopo la fase burocratica della domanda e delle iscrizioni richieste, è obbligatorio recarsi entro 120 giorni al servizio sociale. In caso contrario, l’Assegno di Inclusione non viene erogato.
Dalla sospensione alla revoca è un attimo, ecco i pericoli
L’Assegno di Inclusione è inizialmente sospeso, e successivamente può essere revocato, se si saltano gli appuntamenti successivi presso i servizi sociali comunali.
Infatti, ogni 90 giorni, a prescindere dalla ricezione o meno di una convocazione, i beneficiari devono effettuare una visita periodica che serve ad aggiornare la loro situazione.
L’assenza a questi appuntamenti comporta la sospensione dell’erogazione, che riprende solo nel momento in cui si assolve l’obbligo e il servizio sociale comunica l’esito della visita.
Tuttavia, se l’assenza persiste, dalla semplice sospensione si può passare alla revoca definitiva del sussidio.
Numerosi gli adempimenti da fare per non perdere l’Assegno di Inclusione
La revoca può scattare anche per chi, ad esempio, ha modifiche reddituali o patrimoniali che comportano la necessità di aggiornare l’ISEE, facendolo uscire dai limiti previsti.
Lo stesso rischio riguarda chi, rispettando l’obbligo di comunicare all’INPS tali variazioni, supera le rigide soglie economiche che consentono di rientrare tra i beneficiari del sussidio.
Attenzione particolare deve essere prestata da chi percepisce il sussidio con l’ausilio dell’ISEE corrente. Uno strumento utilizzabile quando la situazione economica di un nucleo familiare è cambiata rispetto all’anno di riferimento della DSU.
È importante ricordare che l’ISEE corrente non dura un anno, o quantomeno non sempre fino al 31 dicembre dell’anno di richiesta. La sua validità è limitata a 6 mesi.
Se, al termine dei 6 mesi, l’ISEE corrente non si rinnova, e quello ordinario (che l’ISEE corrente sostituisce) non consente di rientrare tra i beneficiari dell’Assegno di Inclusione, allora si rischia la sospensione del sussidio. Che sarà riattivato solo dopo la presentazione di un nuovo ISEE corrente valido per altri 6 mesi.