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Oggi: 05 Dic, 2025

Proroga approvazione prospetto aliquote IMU. Tutti i casi in cui si applica il termine del 15 settembre

La proroga IMU al 15 settembre 2025 consente a Comuni inadempienti o con delibere irregolari di sanare via “Gestione IMU” e inviare il prospetto al MEF entro il 14 ottobre
5 mesi fa
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La proroga IMU al 15 settembre 2025 consente a Comuni inadempienti o con delibere irregolari di sanare via “Gestione IMU” e inviare il prospetto al MEF entro il 14 ottobre

La deroga straordinaria prevista dall’articolo 7 del DL 84/2025, nuovo Decreto Fiscale, interviene per venire incontro alle reali difficoltà operative incontrate dai Comuni nell’adozione e nella trasmissione del Prospetto delle aliquote IMU.

In primo luogo, la proroga al 15 settembre 2025 si applica ai Comuni che, entro il termine ordinario del 28 febbraio 2025, non abbiano adottato alcuna delibera di approvazione del prospetto.

Questi enti potranno sanare completamente l’inadempimento, approvando ex novo la delibera tramite l’applicativo “Gestione IMU” disponibile sul Portale del Federalismo Fiscale.

Tuttavia, ci sono altre casistiche in cui i Comuni potranno sfruttare il maggior termine del 15 settembre.

La proroga per l’approvazione della delibera di approvazione del prospetto IMU

Il Decreto Fiscale 2025 introduce una deroga straordinaria alle scadenze ordinarie fissate dalla legge n.

296/2006, consentendo ai Comuni di sanare eventuali inadempienze nel rispetto delle nuove modalità di approvazione del prospetto delle aliquote IMU.

In base all’articolo 6 del Dl Fiscale , le amministrazioni comunali che, entro il termine ordinario del 28 febbraio 2025, non abbiano ancora adottato la delibera contenente il prospetto delle aliquote – o l’abbiano approvata senza utilizzare l’applicativo “Gestione IMU” previsto dal comma 757 della legge n. 160/2019 – potranno deliberare in ritardo fino al 15 settembre 2025.

Ciò purché ricorrano all’apposito applicativo disponibile sul Portale del federalismo fiscale

La proroga si applica sia ai Comuni completamente inadempienti, sia a quelli che avevano adottato la delibera senza predisporre il prospetto secondo le specifiche tecniche richieste.

Con questa misura, il legislatore mira a evitare l’automatica applicazione delle aliquote IMU di base, garantendo agli enti locali la possibilità di aggiornare le proprie tariffe in conformità con le esigenze finanziarie e le politiche di bilancio locale.

Sempre nei limiti dell’autonomia comunale previsti dalla legge.

Una volta approvato il prospetto tramite “Gestione IMU”, il Comune dovrà trasmetterlo al Ministero dell’Economia e delle Finanze entro il 14 ottobre 2025: il MEF avrà poi cura di pubblicarlo sul Portale ufficiale entro il 28 ottobre, a garanzia della piena efficacia delle nuove aliquote per l’anno di imposta in corso

Nei fatti, i Comuni avranno più tempo per approvare il prospetto della aliquote IMU

Proroga approvazione prospetto aliquote IMU. Tutti i casi in cui si applica

In primo luogo, la proroga al 15 settembre 2025 si applica ai Comuni che, entro il termine ordinario del 28 febbraio 2025, non abbiano adottato alcuna delibera di approvazione del prospetto.

Questi enti potranno sanare completamente l’inadempimento, approvando ex novo la delibera tramite l’applicativo “Gestione IMU” disponibile sul Portale del Federalismo Fiscale

Un secondo caso riguarda i Comuni che, pur avendo proceduto all’approvazione della delibera entro il 28 febbraio, non abbiano redatto il prospetto secondo le specifiche stabilite dal comma 757 della legge n. 160/2019.

In altre parole, anche le delibere incomplete o formalmente scorrette rientrano nell’ambito della proroga, a condizione che vengano rifatte daccapo con l’ausilio dell’applicazione informatica Gestione IMU entro la nuova scadenza.

Infine, la disposizione tutela anche le delibere adottate in ritardo tra il 1° marzo 2025 e la data di entrata in vigore del Decreto.

Tali delibere, se correttamente redatte tramite “Gestione IMU”, acquisiscono validità retroattiva e non incorrono nell’automatica applicazione delle aliquote di base per il 2025. Purché il prospetto venga trasmesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze entro il 14 ottobre 2025 per la successiva pubblicazione sul Portale ufficiale.

Questa modulazione “a strati” dell’effetto sanante garantisce una maggiore elasticità procedurale, senza tuttavia derogare agli obblighi di trasparenza e tempestività previsti dalla normativa.

In sintesi, la proroga si rivolge a:

  • Comuni completamente inadempienti;
  • Comuni con delibere approvate ma prive del prospetto tecnico;
  • Comuni che abbiano deliberato in ritardo ma con modalità conformi all’applicazione informatica.

In ogni caso, l’uso dell’applicativo “Gestione IMU” resta requisito imprescindibile per beneficiare della dilazione. Mentre il mancato invio del prospetto entro il termine fissato comporterà l’applicazione automatica delle aliquote base stabilite a livello nazionale.

Casistiche di applicazione della proroga per l’approvazione del prospetto IMU (sintesi)

Casistica Descrizione Condizioni
Comuni completamente inadempienti Enti che non hanno adottato alcuna delibera di approvazione del prospetto IMU entro il 28 febbraio 2025. Approvazione ex novo tramite “Gestione IMU” entro il 15 settembre 2025.
Delibere con prospetto non conforme Enti che hanno approvato la delibera ma non hanno redatto il prospetto secondo le specifiche tecniche. Approvazione ex novo tramite “Gestione IMU” entro il 15 settembre 2025.
Delibere tardive conformi Enti che hanno deliberato tra il 1° marzo 2025 e l’entrata in vigore del Decreto, rispettando le modalità informatiche. Trasmissione del prospetto al MEF entro il 14 ottobre 2025 per validità retroattiva.

Riassumendo

  • Comuni senza delibera: enti che non hanno approvato alcun prospetto IMU entro il 28 febbraio 2025 possono deliberare ex novo entro il 15 settembre 2025.
  • Prospetto non conforme: enti che hanno approvato la delibera ma non hanno utilizzato il format tecnico richiesto devono possono approvare entro il 15 settembre 2025 le suddette delibere, redatte tramite l’applicazione Gestione IMU.
  • Delibere tardive: enti che hanno deliberato tra il 1° marzo 2025 e l’entrata in vigore del Decreto, purché abbiano impiegato l’applicativo informatico, vedono la loro delibera convalidata retroattivamente.
  • Trasmissione al MEF: tutti i prospetti, anche quelli sanati in ritardo, devono essere inviati al Ministero entro il 14 ottobre 2025 per essere pubblicati entro il 28 ottobre.
  • Automatica applicazione delle aliquote base: in assenza dell’invio entro il termine ultimo, per il 2025 resteranno in vigore le aliquote standard stabilite a livello nazionale.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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