Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 05 Dic, 2025

Juventus, tra bilancio in rosso e mercato limitato, c’è la Champions

Comolli dovrà fare miracoli e capriole risolvere al meglio il mercato della Juventus. Il soldi Champions faranno comodo.
5 mesi fa
3 minuti di lettura
Juventus
© Licenza Creative Commons

Ci sarà da sudare le proverbiali sette camice per il calciomercato bianconero. La Juventus infatti affronta una fase particolarmente delicata sotto il profilo economico e gestionale. Dopo aver concluso la stagione 2023/2024 con un quarto posto utile al ritorno in Champions League, la società si trova a dover fronteggiare un bilancio fortemente negativo e una situazione patrimoniale che impone misure correttive importanti. La nuova dirigenza guidata da Damien Comolli è chiamata a gestire un equilibrio fragile, in cui la necessità di contenere i costi si accompagna all’urgenza di rinnovare la rosa e garantire competitività sul campo. Il contesto è complesso e condiziona pesantemente le possibilità operative nel mercato estivo.

Il bilancio dell’ultimo esercizio si è chiuso con una perdita di quasi 200 milioni di euro. Questo dato allarmante si inserisce in una tendenza negativa che il club non è riuscito a invertire negli ultimi anni, aggravata da un calo dei ricavi e da una struttura dei costi ancora molto elevata. Il dato più significativo è la contrazione dei ricavi a 394 milioni, in forte discesa rispetto agli oltre 500 milioni di un anno prima. Contemporaneamente, i costi operativi hanno raggiunto quota 569 milioni, con un’incidenza pesante del monte ingaggi, che da solo vale oltre 260 milioni di euro. Questa sproporzione tra entrate e uscite si è tradotta in un progressivo deterioramento della solidità patrimoniale, con un patrimonio netto sceso a circa 40 milioni.

Juventus, sostenibilità finanziaria come obiettivo primario

Uno degli indicatori più critici è l’indice di liquidità, crollato sotto il livello minimo richiesto per la regolarità federale. Questo significa che la Juventus, per poter operare sul mercato in modo regolare, è costretta ad attuare manovre correttive immediate.

In quest’ottica si inserisce l’aumento di capitale già avviato, per un importo complessivo di 200 milioni di euro. La holding Exor ha sottoscritto una prima tranche da 80 milioni e si è impegnata per altri 48 milioni entro la fine dell’anno. Questo flusso di risorse serve principalmente a coprire le perdite, ma una parte potrà essere utilizzata per gli investimenti sul mercato estivo.

Il margine di manovra resta comunque limitato. Le stime indicano un budget tra i 20 e i 30 milioni per le operazioni in entrata, una cifra modesta per un club abituato a investimenti ben superiori. Questo vincolo impone alla dirigenza una strategia attenta e sostenibile. Sarà necessario lavorare sulle cessioni per finanziare eventuali nuovi arrivi, oltre che ridurre sensibilmente il peso degli stipendi. In particolare, si cercherà di valorizzare alcuni elementi giovani e potenzialmente appetibili sul mercato, al fine di generare plusvalenze e alleggerire il carico economico della rosa.

Juventus, opportunità legate alle competizioni internazionali

Un elemento che potrebbe contribuire a migliorare lo scenario economico è rappresentato dal ritorno in Champions League. La sola partecipazione alla fase a gironi garantisce un introito minimo superiore ai 50 milioni di euro tra premi UEFA e ricavi commerciali associati. A questi si aggiungono i potenziali guadagni legati alla partecipazione al nuovo Mondiale per club, che aprirà ulteriori canali di visibilità e monetizzazione.

Tuttavia, questi introiti non saranno immediati e non incideranno direttamente sul budget a breve termine.

L’obiettivo della società è riportare il bilancio in una condizione di equilibrio strutturale, riducendo progressivamente le perdite senza compromettere il rendimento sportivo. In questa direzione si muoverà la nuova dirigenza, con un approccio più attento alla gestione e alla selezione degli investimenti. Non è prevista una campagna acquisti aggressiva, ma piuttosto una revisione razionale dell’organico, con inserimenti mirati e basati su profili sostenibili sia dal punto di vista tecnico che economico.

Resta evidente che il momento impone prudenza. Le operazioni che verranno concluse nel corso dell’estate dovranno essere giustificate da una logica di compatibilità finanziaria, con particolare attenzione alla sostenibilità futura degli impegni. La Juventus non può più permettersi politiche espansive prive di copertura. La priorità è costruire un modello duraturo, capace di garantire risultati sportivi attraverso una struttura finanziaria stabile. In questo contesto, ogni scelta dovrà rispondere a una visione di medio-lungo periodo.

L’era del grande debito e della spesa illimitata è finita. La Juventus affronta una transizione difficile, ma necessaria, verso un assetto economico più maturo. Il nuovo corso dovrà puntare sulla trasparenza, sulla responsabilità e sulla valorizzazione delle risorse interne. Solo in questo modo sarà possibile ricostruire un club competitivo e solido, capace di affrontare il futuro con ambizione e credibilità.

In sintesi.

  • La Juventus ha chiuso l’ultimo bilancio con una perdita di 199 milioni e ricavi in calo.
  • Il mercato estivo avrà un budget contenuto tra 20 e 30 milioni, vincolato all’aumento di capitale.
  • Il ritorno in Champions League rappresenta una speranza di riscatto economico nel medio periodo.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017, scrive per il web dal 2010.
Da autore letterario ha scritto il graphic novel Notteterna e la raccolta di racconti L'Orrore Dentro edita dalla Diana Edizioni.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia potrà mai replicare.

pensioni 64 anni
Articolo precedente

Pensioni anticipate: con la previdenza integrativa sarà più facile, ecco due opzioni

modello 730
Articolo seguente

Modello 730 e detrazioni: ecco quando le spese della moglie non si possono scaricare