730 precompilato presentato dagli eredi. Termine di presentazione e conguagli (guida pratica)

La presentazione della dichiarazione dei redditi, compreso il 730 precompilato degli eredi segue regole e scadenze precise
7 mesi fa
4 minuti di lettura
rimborso irpef agli eredi col 730
Foto © Licenza Creative Commons

Il 730 precompilato può essere presentato anche dagli eredi per conto del familiare deceduto. Non ci sono preclusioni. Infatti fino a qualche tempo fa gli eredi per dichiarare i redditi del de cuius potevano ricorrere solo al modello Redditi. Ora invece è possibile presentare il 730: sia ordinario che precompilato.

Sia rispetto alle tempistiche di presentazione della dichiarazione dei redditi sia rispetto al termine di pagamento delle imposte gli eredi devono rispettare precise indicazioni. La scadenza dipende dal periodo dell’anno in cui è avvenuto il decesso.

Poi un altro aspetto da considerare è quello relativo ai conguagli Irpef. Cosa succede se il decesso avviene nella fase in cui il datore di lavoro ha già iniziato ad effettuare i conguagli in busta paga.

A queste e ad altre domande risponderemo nel presente approfondimento.

Il 730 precompilato degli eredi. L’acceso alla dichiarazione

Prima di entrare nello specifico della questione, innanzitutto è necessario capire come si può accedere al 730 precompilato del familiare deceduto.

Diciamo subito che l’erede può accedere alla dichiarazione del familiare deceduto tramite le proprie credenziali personali (Spid, Cie, Cns, Entratel/Fisconline).

A monte però deve richiedere l’autorizzazione ossia l’abilitazione ad agire come erede ai fini della dichiarazione dei redditi.

L’erede può ottenere l’abilitazione dichiarando, ai sensi del D.P.R. 445/2000, la propria condizione tramite l’apposito servizio “Autorizzazioni” disponibile nell’Area Riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate a cui accedere con le proprie credenziali (Spid, Cns, Cie).

Per richiedere la specifica abilitazione, dopo aver effettuato l’accesso all’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate, occorre selezionare la funzione “Autorizzazioni ” presente nella voce di menu Utente “Il tuo profilo” e premere il pulsante “Erede”. Si tratta di una procedura abbastanza semplice.

A ogni modo questo non è l’unico modo per essere autorizzati all’accesso alla dichiarazione 730 da parte degli eredi.

Infatti:

  • la richiesta per ottenere l’abilitazione in qualità di erede, sottoscritta con firma digitale, può essere inviata come allegato ad un messaggio PEC a una qualsiasi Direzione provinciale dell’Agenzia delle entrate;
  • qualora la richiesta sia redatta e sottoscritta su carta, può essere inviata la copia per immagine di documento analogico, unitamente alla copia del documento d’identità dell’erede, in allegato al messaggio Pec.

C’è anche la possibilità di recarsi di persona presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate. Sarà necessario esibire la documentazione attestante la condizione di erede o una dichiarazione sostitutiva.

730 precompilato presentato dagli eredi. Termine di presentazione e conguagli

Fatta tale necessaria premessa veniamo ai termini di presentazione della dichiarazione dei redditi e al versamento delle imposte. O all’eventuale spettanza di un credito Irpef.

La tempistica di presentazione della dichiarazione dei redditi da parte degli eredi e del versamento delle imposte , è regolata dall’art.65 del DPR 600/73. Questo è il riferimento di legge per quanto andremo a vedere a breve.

Gli eredi possono presentare il 730 solo in riferimento alle  persone decedute dal 1° gennaio 2023 al 30 settembre 2024.

Se la persona deceduta aveva presentato il Modello 730/2023 dal quale risultava un credito successivamente non rimborsato dal sostituto d’imposta, l’erede può far valere tale credito nella dichiarazione presentata per conto del deceduto indicandolo nel rigo F3.

Le istruzioni di compilazione del modello 730 precisano che:

In tal caso il modello 730 va presentato al Caf o professionista abilitato o presentato telematicamente all’Agenzia delle entrate. Non può essere consegnato né al sostituto d’imposta della persona fisica deceduta né al sostituto d’imposta dell’erede. Per le persone decedute successivamente al 30 settembre 2024, la dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta 2023 può essere presentata utilizzando esclusivamente il modello REDDITI PF entro i termini indicati nel paragrafo “Termini di presentazione della dichiarazione da parte degli eredi” del capitolo “Informazioni preliminari” del modello REDDITI PF 2024.

Attenzione la scelta tra 730 e modello Redditi non dipende solo dalla data in cui è avvenuto il decesso. Infatti, a monte gli eredi devono verificare che il familiare deceduto abbia conseguito redditi che sono dichiarabili con il 730. Cosicché, se il soggetto deceduto ad esempio aveva la partita iva, gli eredi dovranno per forza ricorrere al modello Redditi.

Versamento imposte ed eventuali conguagli in essere in busta paga

Veniamo al versamento delle imposte. In alcuni casi, gli eredi possono sfruttare una proroga di sei mesi che riguarda tanto il versamento delle imposte quanto la presentazione del modello Redditi. Gli eredi naturalmente non sono tenuti al versamento degli acconti per l’anno successivo rispetto a quello oggetto di dichiarazione dei redditi.

In particolare, sul versamento delle imposte:

  • per le persone decedute nel 2023 o per i soggetti deceduti entro il 28 febbraio 2024, i versamenti devono essere effettuati dagli eredi nei termini ordinari (30 giugno/31 luglio);
  • per le persone decedute successivamente, i termini sono prorogati di sei mesi e scadono quindi il 30 dicembre 2024.

L’eventuale Irpef a debito che risulta dal 730 dovrà essere versata con l’F24. Gli eventuali rimborsi Irpef naturalmente non avverranno in busta paga.

Se la dichiarazione di successione è stata già presentata il rimborso avviene in automatico. Il rimborso 730 spetta anche quando manca la dichiarazione di successione.

Decesso dopo la presentazione del 730

Posto che da luglio in avanti il datore di lavoro inizia ad effettuare i conguagli da 730 in busta paga, potrebbe anche accadere che la dichiarazione sia stata già presentata e il decesso sia avvenuto dopo.

In questo caso, in base alla circolare n°14/2023:

  • se il decesso è avvenuto prima dell’effettuazione o della conclusione di un conguaglio a debito il sostituto comunica agli eredi, utilizzando le voci del modello 730-3, l’ammontare delle somme o delle rate non ancora trattenute, che devono essere versate dagli eredi tramite F24 nei termini anzidetti;
  • nel caso di un conguaglio a credito, il sostituto d’imposta comunica agli eredi gli importi utilizzando le voci contenute nel prospetto di liquidazione del 730, e provvede ad indicarli anche nell’apposita certificazione (CU).

Tale credito potrà essere computato nella successiva dichiarazione che gli eredi presenteranno per conto del familiare deceduto.

 In alternativa, è possibile ottenere il rimborso.

Riassumendo…

  • Gli eredi possono presentare il 730 precompilato per conto del familiare deceduto;
  • il 730 precompilato degli eredi va presentato entro il 30 settembre;
  • dopo tale data è possibile ricorrere solo al modello Redditi.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

detrazione leasing casa
Articolo precedente

Detrazione leasing casa: fine vantaggi fiscali? Valutazione convenienza

Pensione con 41 anni di contributi più bassa di una con 36 anni, strano ma vero
Articolo seguente

Le tre misure per le pensioni anticipate più facili nel 2024