Pensioni quota 100 sospese per chi lavora e soldi da restituire all’INPS per un anno

Il divieto di cumulo è un obbligo a cui i titolari di pensione con quota 100 devono sottostare, pena la sospensione della prestazione e la restituzione dei soldi all’INPS.
2 anni fa
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redditi da affitto quota 100
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La quota 100 è stata la misura forse più discussa degli ultimi anni per quanto riguarda la previdenza sociale Italiana. Una misura che ormai è stata cessata ma che ha consentito a diversi lavoratori di poter anticipare di molto la quiescenza. Dal primo gennaio 2022 la quota 100 è stata sostituita dalla quota 102. Ciò che è peggiorato sono i limiti di età utili per lasciare il lavoro che sono passati dai 62 anni di quota 100 ai 64 anni di quota 102. Per il resto i requisiti sono rimasti inalterati con i 38 anni di contributi da versare e con tutti i paletti e vincoli delle due misure.

Tra questi vincoli uno molto importante e spesso sottovalutato da chi ha scelto di andare in pensione con la quota 100. Un paletto che va spiegato anche per rispondere ad un nostro lettore che ci chiede informazioni.

Il vincolo è quello della cumulabilità della quota 100 con redditi da lavoro. Un nostro lettore ci chiede: “Buongiorno, dal 2020 sono in pensione con quota 100. Ho 65 anni di età compiuti a gennaio 2022. Dal momento che un mio familiare ha bisogno di una mano per la sua struttura balneare, mi ha chiesto una mano e per essere in regola vuole assumermi con un contratto di lavoro stagionale. Dal momento che leggevo che ci sono problemi con la quota 100, mi chiedevo se era possibile sospendere la pensione per questi due mesi o quantomeno fino alla scadenza dell’assunzione con il mio parente. Il divieto di cumulo con il reddito da lavoro vale anche per pochi mesi di lavoro?”

Quota 100, quota 102 e divieto di cumulo con altri redditi

La domanda del nostro lettore apre alla possibilità di approfondire meglio un argomento assai importante che è il divieto di cumulo della pensione con quota 100 o con quota 102, con qualsiasi reddito da lavoro dipendente o lavoro autonomo diverso da quello occasionale fino a 5.000 euro annui. Il caso del nostro lettore non è un caso isolato, perché sono molti i pensionati con quota 100 o quota 102, che vorrebbero aumentare il loro reddito aggiungendo alla pensione un reddito da lavoro.

Per la quota 100 è in vigore il divieto assoluto di cuculo dei redditi da pensione con i redditi da lavoro sia dipendente che autonomo. L’unica eccezione sono i redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale e fino alla soglia massima di 5.000 euro per anno. Il nostro lettore deve sapere che non può assolutamente accettare l’offerta del suo parente. Non potrà iniziare una collaborazione lavorativa perché subirebbe la sospensione della prestazione pensionistica da parte dell’INPS oltre ad altre spiacevoli conseguenze.

La sospensione delle pensioni dura un anno ed è retroattiva

I due mesi di lavoro che il pensionato si accinge a svolgere nella struttura balneare sono piuttosto penalizzanti. Infatti le regole sono piuttosto rigide da questo punto di vista per chi ha preso la pensione con una delle due misure a quota. Intraprendere un’attività di lavoro diversa da quella autonoma occasionale, produce immediatamente la sospensione della quota 100 (e della quota 102) per un intero anno. In altri termini accettando quell’offerta il nostro lettore rischia di perdere la prestazione oltre che per i mesi di agosto e settembre che sono il periodo di lavoro che andrebbe a svolgere, anche per i mesi precedenti dal 1° gennaio 2022 e per i successivi fino al 31 dicembre 2022. In questo caso oltre a perdere i ratei di pensione successivi fino a dicembre 2022 dovrebbe restituire anche i ratei incassati precedentemente l’assunzione nella struttura balneare e quindi da gennaio a luglio.

Solo a 67 anni si può dire addio al vincolo sulle pensioni

La quota 100 permetteva di uscire dal lavoro a partire dai 62 anni con 38 anni di contributi versati. La quota 102 invece permette di uscire dal lavoro dai 64 anni di età sempre con 38 anni di contributi versati.

In entrambi i casi il divieto di cumulo con redditi da lavoro diversi da quelli autonomi occasionali, è in vigore fino al compimento dei 67 anni di età. In pratica solo nel momento in cui si terminano gli anni di anticipo delle due quote il pensionato si libera del vincolo. Il divieto quindi, vale rispetto alla pensione di vecchia ordinaria, e perciò fino a 67 anni di età.

Perché il divieto di cumulo?

Tutto nasce da uno dei principi fondamentali sia della quota 100 che della quota 102. Concedere la pensione anticipata ad un lavoratore significa che questo stesso lavoratore era stanco. Stanchezza relativa ad una lunga carriera durata 38 o più anni di lavoro. Ed il lavoratore ha deciso di buon grado di mollare le attività. È evidente che tornare a lavorare sfruttando un doppio reddito appare quando meno discutibile, a tal punto che il legislatori lo hanno reputato intollerabile.

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