La crisi economica, di riflesso, ha interessato anche l’estate e le spiagge, ed una delle conseguenze è stato rappresentato dal fatto che i prezzi dei servizi balneari sono, pressochè, rimasti invariati rispetto al 2014. A raccogliere notizie al riguardo è stato l’Osservatorio nazionale Federconsumatori che ha evidenziato anche quello che potrebbe essere un possibile risparmio in vacanza. I prezzi dei servizi sono cresciuti in media dell’1,2% restando sostanzialmente fermi. Vediamo in media quanto costa in Italia una discesa in spiaggia:

  • 11 euro l’ombrellone
  • 4,70 euro una sdraio
  • 14 euro lettini

  Un abbonamento mensile che comprende ombrellone, sdraio e un lettino è di 592 euro mentre nel 2014 era di 580 euro.

L’abbonamento giornaliero per gli stessi servizi costa quest’anno 25,70 euro contro i 25 dello scorso anno. Pe chi decide, invece di optare per un abbonamento stagionale il costo è di 1250 euro, 30 euro in più del 2014. Come risparmiare nella discesa in spiaggia? Sono state introdotte delle novità proprio per venire incontro alle persone colpite dalla crisi economica. Fa il suo ingresso nei servizi offerti dai lidi l’ingresso a tempo che prevede un lettino per 10 ore a 20 euro e un gazebo tenta per 4 persone al prezzo giornaliero di 65 euro. Per le famiglie in molte spiagge sono previsti sconti se si opta per delle scelte alternative: il lettino a tempo, l’ombrellone condiviso, la cabina condivisa, l’happy hour per chi va in spiaggia nelle ore non di punta. Per chi raggiunge la spiaggia in pullman o in treno sono previsti sconti all’insegna della protezione dell’ambiente così come sono previsti per chi decide di prenotare l’ombrellone o altri servizi su internet (i risparmi in questo caso sono fino al 15%). Un’altra novità è rappresentata dai servizi a ore: questa metodologia aveva preso piede lo scorso anno e visto il successo riscosso è stata riproposta anche nel 2015: i ha un monte ore a disposizione per cui si paga, quando si scende in spiaggia è registrato l’orario di arrivo e in seguito quello di uscita.
Si può usufruire della discesa fino all’esaurimento delle ore che si hanno a disposizione.     I prezzi evidenziati dall’Osservatorio Nazionale, come si è sottolineato all’inizio, sono però prezzi medi. Quali sono, quindi, da Nord a Sud le spiagge con le tariffe più alte o quelle con le tariffe più basse? Nella prossima pagina vedremo nello specifico i costi dei lidi nelle diverse località turistiche italiane. Ovviamente a parità di località ogni turista cercherà di scegliere il lido più conveniente. Per quanto riguarda la Versilia o Forte dei Marmi l’affitto di un ombrellone e due lettini può costare in media 50 euro. In Puglia, a Salve, a giugno si spendevano 15 euro per gli stessi servizi. Una via di mezzo è rappresentata dalle spiagge laziali: Ostia e San Felice Circeo offrono un ombrellone e due lettini a luglio e agosto per “soli” 29 euro. Prezzi più bassi, sempre per quel che riguarda il Lazio, a Sabaudia e Sperlonga. Rimini offre lo stesso servizio, in alta stagione, a soli 15 euro. Stessi prezzi abbordabili si possono trovare anche nelle spiagge del Veneto e del Friuli mentre i meno cari sembrano essere i servizi offerti in Sicilia ai bagni Poseidon: 15 euro al giorno. La stessa tariffa è offerta anche a Monopoli, Margherita di Savoia, Maiori e Capo Palinuro (anche se in Campania a pesare sulla giornata al mare è l’aumento del prezzo del parcheggio vicino al mare). In quasi tutta Europa l’utilizzo della spiaggia è gratuito: si porta il proprio ombrellone, si stende un telo da mare e si può utilizzare un bene pubblico gratuitamente. In Italia no. Poche sono le spiagge rimaste sostanzialmente libere, anche se avendo pazienza se ne trovano ancora, affollatissime, non sempre pulite e senza bagnino.
In Italia la maggioranza delle coste è occupata da lidi, bar, ristoranti e chioschi che, per avere in concessione la spiaggia pagano il canone demaniale (con costi che oscillano dai 2 ai 3 euro per metro quadro per zone come Rimini e Riccione, Fregene e Ostia, ma che arrivano anche a picchi di 7 euro a metro quadro in Versilia e Sardegna).