Con un messaggio n. 3204 del 23 febbraio scorso, l’Inps ha fornito istruzioni in riferimento alla novità introdotta dal decreto salva Italia sul limite all’uso del contante in relazione al pagamento delle pensioni di oltre 1000 euro. L’adeguamento alle nuove modalità di pagamento dovrà avvenire entro il 6 marzo 2012. Quindi l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale comunica che  non potrà effettuare pagamenti in contanti delle pensioni di importo superiore a mille euro a partire dal 7 marzo 2012. Tuttavia tale  scadenza è stata prorogata al 1° maggio 2012 venturo dal decreto Semplificazioni fiscali, il dl n.

16 del 2012, che lo scorso venerdì è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, decretandone l’entrata in vigore immediata.

 

Limite pagamento pensioni in contanti: le lettere dell’Inps

In questi giorni i  pensionati stanno ricevendo delle lettere da parte dell’Istituto con cui si invitavano gli stessi pensionati a comunicare le nuove modalità di riscossione del trattamento spettante, scegliendo tra l’accredito in conto corrente, su libretto postale o su carta ricaricabile. La richiesta di variazione della modalità di pagamento può essere inoltrata attraverso il sito istituzionale dell’Inps, da parte però dei soggetti che risultino in possesso di Pin, oppure direttamente a una struttura territoriale dell’Istituto di Previdenza. In alternativa, la richiesta potrà essere fatta presso gli uffici bancari o postali.

 

La novità della manovra salva Italia

Nel messaggio del 23 febbraio, l’Istituto Nazionale di Previdenza sociale, precisa infatti come l’articolo 12, comma 2, del decreto-legge n. 201 convertito in  legge 22 dicembre 2011, n. 214, ha aggiunto, all’art. 2 del decreto-legge n. 138/11,  la manovra di ferragosto, il divieto per le pubbliche amministrazioni di effettuare pagamenti con denaro contante per un importo superiore a 1.000 euro a partire dal 7 marzo 2012, prorogato dal recente decreto legge n. 16 del 2012, al 1° maggio 2012. La nuova disposizione specifica che per i pagamenti di qualsiasi emolumento e a chiunque destinato di importo superiore a 1.000 euro netti, le Pubbliche Amministrazioni dovranno utilizzare esclusivamente “strumenti di pagamento elettronici disponibili presso il sistema bancario o postale, ivi comprese le carte di pagamento prepagate e le carte di cui all’articolo 4 del decreto-legge 31 maggio 2010, n.

78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122”.

 

Pagamento pensioni Inps: precisazione dell’Istituto

La nuova normativa si applica alle prestazioni a sostegno del reddito che sono caratterizzate da elementi peculiari quali la temporaneità della durata della prestazione stessa, nonché l’imprevedibilità dell’evento che genera lo stesso pagamento. Per tali ragioni e al fine di evitare che i legittimi beneficiari possano subire ritardi o disguidi nella corresponsione delle somme ad essi spettanti, nel messaggio in oggetto, l’Inps comunica che è stato raggiunto un accordo operativo con Poste Italiane, precisando che:

 

1) se il beneficiario è già titolare di un rapporto di conto corrente postale o libretto postale nominativo ordinario o INPS Card, potrà richiedere, direttamente allo sportello, il contestuale versamento dell’intero importo spettante sul rapporto di conto in essere;

 

2) se il beneficiario non è titolare di alcun rapporto di conto corrente o libretto postale nominativo ordinario o INPS CARD, l’addetto allo sportello postale proporrà – previa sottoscrizione di appositi moduli – sia l’apertura di un libretto postale nominativo ordinario che la richiesta di accreditamento della somma in pagamento.

 

In tali ipotesi si  prevede che:

a. qualora il beneficiario accetti una delle modalità per la riscossione del bonifico prospettate da Poste Italiane, e sottoscriva il modulo di richiesta di accredito, l’Ufficio Postale, al quale è demandata la custodia dell’importo spettante al beneficiario, procederà contestualmente all’accredito in suo favore.

 

b. qualora il beneficiario non aderisca ad alcuna delle modalità di pagamento prospettate da Poste Italiane – reso edotto della circostanza che l’Ufficio Postale non può disporre, in altro modo, l’accredito dell’importo – Poste Italiane provvederà immediatamente al riaccredito attraverso la procedura in uso senza attendere i 40 giorni previsti in convenzione.

 

Accredito pensione su conte corrente o carta di pagamento

Conseguentemente, in tale ultima ipotesi, nel caso in cui il beneficiario preferisca, per esempio, l’accredito su c/c bancario o carta di pagamento bancaria, l’interessato dovrà recarsi alla sede Inps competente per dare comunicazione dell’IBAN. La sede dell’Inps competente, provvederà poi alla remissione del pagamento.

 

Pagamento a persona delegata

Per il pagamento delle prestazioni temporanee, si prevede che il Direttore della Sede delle Poste interessata, possa autorizzare il pagamento della prestazione a persona delegata dal soggetto interessato. Nei casi di trattamenti che superino la soglia di 1000 euro, è possibile l’apertura e l’accredito su libretto del titolare, solo se si presenta presso l’ufficio postale un altro soggetto, delegato, che possa esibire la documentazione specifica ossia:

a. la procura notarile generale o speciale (redatta da un notaio, se in Italia, o presso i Consolati Italiani all’estero) dalla quale si evinca il mandato di apertura del rapporto;

b. il provvedimento del Giudice in caso di minori, inabilitati, interdetti e beneficiari di amministrazione di sostegno.

 

DL semplificazioni fiscali

Il decreto legge n. 16 del 2012, ossia il decreto sulla semplificazione fiscale approvato dal governo di Monti ha spostato al 1° maggio 2012, il termine ultimo per ricevere le pensioni superiori a mille euro in denaro contante. Così dopo questa data, le erogazioni dovranno seguire le modalità indicate dai legittimi beneficiari, così come precisate qui sopra. (Decreto semplificazioni fiscali: punto per punto le novità introdotte)

 

Conti correnti gratis: la proposta nel decreto liberalizzazione

Infine si ricorda che è di questi giorni la presentazione di un emendamento al decreto sulle liberalizzazioni che aggiorna l’articolo 27 della legge in approvazione sulle liberalizzazioni con il seguente testo: “Dovrà in ogni caso essere garantita la gratuità delle spese di apertura e di gestione dei conti di pagamento di base destinati all’accredito e al prelievo della pensione del titolare per gli aventi diritto a trattamenti pensionistici fino a 1.500 euro mensili, ferma restando l’onerosità di eventuali servizi aggiuntivi richiesti dal titolare”. Si attende allora la conversione in legge.

(Liberalizzazioni: conti correnti gratuiti a pensionati, Abi stizzita)