Molte sono le polemiche che il nuovo canone Rai in bolletta ha alimentato e molti sono i dubbi sorti nei contribuenti. Il primo riguarda soprattutto il pagamento di eventuali sanzioni riguardo gli anni in cui non si è eventualmente pagato l’abbonamento alla Tv di Stato.   Le sanzioni per chi si macchia di evasione riguardo il canone Rai sono molto salate, soprattutto dopo le modifiche apportate dalla Legge di Stabilità 2016 che prevedono ,multe di 5 volte l’importo del canone per ogni annualità evasa (500 euro l’anno quindi).

  Considerando che il canone Rai va in prescrizione dopo 10 anni, il rischio che i contribuenti hanno paura di correre pagando il canone Rai nella bolletta dell’energia elettrica, è quello di dover corrispondere tale sanzione per 10 anni.   Ma quanto c’è di vero in tutto questo? Ovviamente è vero che la presunzione del possesso di un apparecchio TV è data, a partire dal 2016, dalla presenza di un contratto di energia elettrica. Questo significa che chiunque sia intestatario di un contratto di energia elettrica nell’abitazione principale dovrebbe possedere un televisore (per chi non dovesse detenere o possedere una TV c’è da presentare l’autocertificazione all’Agenzia delle Entrate per l’esenzione dal pagamento del canone). Canone Rai 2016: gli errori nei chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate La Rai ha, però, chiarito che la presunzione del possesso legata all’utenza dell’energia elettrica partirà soltanto dal 2016, questo significa che per gli anni passati il possesso o la detenzione di un apparecchio TV non potrà essere presunto. Questo, quindi, significa che se negli anni precedenti non si è pagato il canone Rai non si potrà incorrere in sanzioni derivanti dalla presunzione della detenzione o del possesso.