I contributi previdenziali e assistenziali versati per colf, baby-sitter e badanti per i servizi domestici e per l’assistenza personale e familiare costituiscono oneri deducibili dal reddito e quindi è possibile ottenere la deduzione ai fini Irpef con il 730 o Unico 2016.

La soglia massima deducibile è pari a 1549,37 euro, l’importo che si può detrarre riguarda esclusivamente i contributi previdenziali e assistenziali per la parte a carico del datore di lavoro, al netto quindi della quota contributiva a carico del collaboratore familiare.

E’ importante fare attenzione e dagli importi complessivi indicati nelle ricevute di versamento, scorporare la quota contributiva rimasta a carico del collaboratore domestico, colf, badante o baby-sitter.

Gli importi deducibili variano in base alla retribuzione e per la deducibilità vale il principio di cassa.

Ai fini dell’individuazione del corretto importo deducibile è importante fare attenzione alla presenza, all’interno del versamento, di somme dovute come contributo assistenziale contrattuale, tale voce e il relativo importo sono presenti nella sezione Mav “Causale del versamento” e non sono deducibili ai fini IRPEF.

Inoltre, il datore di lavoro che usufruisce, per le prestazioni domestiche di colf, badanti e baby-sitter, buoni lavoro (voucher), può portare in deduzione il 13% del valore nominale per un importo non superiore a 1549,37 e sempre escludendo la quota a carica del lavoratore domestico, colf, badanti o baby-sitter.

730 2016: a chi spetta la deduzione per colf e badanti?

La deduzione spetta esclusivamente a colui che ha effettuato il pagamento. Nel caso in cui i contributi siano effettuati in favore di familiari del datore di lavoro, anche se non fiscalmente a carico, gli stessi risultano comunque deducibili.

Deduzione colf e badanti: quali documenti conservare?

Per i contributi previdenziali e assistenziali di colf e badanti, occorre la ricevuta di pagamento all’INPS dei contributi, completa della parte che contiene le informazioni sul rapporto di lavoro domestico.

I contributi sono versati trimestralmente tramite bollettini di conto corrente e/o MAV bancari.

Nel caso di utilizzo dei voucher, come indicato nella circolare 19/E/2012, occorre conservare le ricevute di versamento relative all’acquisto dei buoni lavoro, la copia dei buoni lavoro consegnati al lavoratore (nel caso si tratti di voucher cartaceo), la documentazione che attesta che si è comunicato all’INPS l’avvenuto utilizzo dei buoni lavoro (nel caso di voucher telematici). Inoltre, occorre attestare con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, resa ai sensi del’art. 47 del D.P.R.445/2000, che la documentazione è relativa esclusivamente a prestazioni di lavoro rese da addetti ai servizi domestici.

730 2016: compilazione della dichiarazione

I contributi deducibili devono essere indicati nel rigo E23 del modello 730 2016 oppure nel rigo RP23 del modello Unico.

Leggi anche:

Detrazioni 730 ecco le ultime novità dell’Agenzia delle Entrate