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Oggi: 05 Dic, 2025

Villa Certosa in vendita, dopo Berlusconi un nuovo padrone

Villa Certosa è in vendita: gli eredi Berlusconi puntano a cederla per oltre 300 milioni a compratori internazionali.
5 mesi fa
3 minuti di lettura
villa certosa

È una delle ville più celebri e discusse d’Italia. Per decenni ha rappresentato non solo un rifugio di lusso, ma anche un crocevia di politica internazionale, affari e mondanità. Ora, Villa Certosa, storica residenza estiva di Silvio Berlusconi, è ufficialmente in vendita. Un passaggio simbolico che segna la chiusura definitiva di un’epoca, mentre si apre una nuova fase per il patrimonio della famiglia dell’ex premier, scomparso nel giugno 2023.

Situata a Porto Rotondo, in Sardegna, la villa si affaccia sul mare cristallino della Costa Smeralda, tra parchi rigogliosi, piscine artificiali e paesaggi mozzafiato. L’immobile è stato al centro di molte cronache, tra indiscrezioni politiche e momenti di vita privata resi pubblici.

Oggi torna a far parlare di sé, ma per motivi di natura patrimoniale: la villa è sul mercato, pronta a passare di mano per una cifra che si preannuncia da capogiro.

Una decisione che non arriva all’improvviso, ma si inserisce in una strategia ben precisa degli eredi Berlusconi, impegnati a razionalizzare un’eredità imponente, fatta di immobili, società, partecipazioni e investimenti sportivi. L’intenzione è quella di snellire il portafoglio immobiliare, mantenendo gli asset strategici e liquidando quelli più complessi da gestire o poco utilizzati. In quest’ottica, Villa Certosa rappresenta un tassello di grande valore, ma anche una sfida gestionale non da poco.

Villa Certosa, un patrimonio immobiliare unico in Europa

La villa è molto più di una semplice residenza estiva. Con oltre 4.500 metri quadrati di superficie abitabile, 126 stanze e un parco di 120 ettari, Villa Certosa è una tenuta a tutti gli effetti. A renderla ancora più esclusiva, ci sono quattro bungalow indipendenti, una palestra, una serra, un teatro privato, una torre panoramica, nonché due edifici laterali denominati “Cactus” e “Ibiscus”.

La struttura, acquistata alla fine degli anni ’80 e poi ristrutturata sotto la guida dell’architetto Gianni Gamondi, è un esempio di architettura mediterranea raffinata, che mescola lusso e discrezione.

Nel corso degli anni, la residenza è diventata un luogo di incontri diplomatici e ricevimenti riservati. Qui si sono affacciati leader internazionali, tra cui George W. Bush, Vladimir Putin e Tony Blair. Questi dettagli non fanno che aumentare il fascino dell’immobile, che si presenta come una sorta di palcoscenico della politica internazionale, capace di unire bellezza paesaggistica e centralità storica.

Sul piano del mercato, le valutazioni non sono univoche. Una stima del 2021 indicava un valore attorno ai 259 milioni di euro. L’interesse internazionale e la singolarità dell’immobile hanno portato alcuni esperti a ipotizzare cifre molto più alte: si parla infatti di 300 milioni come base minima, con stime che arrivano a toccare i 500 milioni, soprattutto in presenza di acquirenti provenienti da mercati extraeuropei interessati a investimenti iconici.

Gli eredi di Berlusconi e la strategia di dismissione

La vendita di Villa Certosa non è un caso isolato. Gli eredi dell’ex premier hanno già avviato trattative per altri beni immobili di rilievo, come Villa Gernetto a Lesmo e il club calcistico Monza Calcio. In tutti i casi si tratta di beni di prestigio, ma costosi da mantenere e difficili da valorizzare a pieno, soprattutto in un contesto post-pandemico in cui la gestione immobiliare richiede una forte specializzazione e una visione strategica.

Per la commercializzazione della villa è stato coinvolto un network internazionale di consulenti immobiliari. Sotheby’s International Realty, in collaborazione con Knight Castle Real Estate (società con base a Dubai), ha assunto l’incarico di seguire l’operazione. Il target è chiaro: clientela ultra-high-net-worth, ovvero soggetti con patrimoni eccezionali, interessati a investire in un bene irripetibile.

Tra i potenziali acquirenti si fanno i nomi del sultano del Brunei, interessato a una visita privata, e di un’importante catena alberghiera internazionale, intenzionata a riconvertire la struttura in un resort di lusso. Al momento non sono stati resi pubblici dettagli ufficiali sulle trattative, ma le indiscrezioni suggeriscono che l’interesse non manca.

Villa Certosa simbolo di un’epoca che finisce

Con la vendita di Villa Certosa si chiude simbolicamente un capitolo della storia politica e mediatica italiana. Per decenni, l’immobile ha rappresentato il potere, il gusto e l’ambizione di una figura che ha segnato il Paese in modo profondo. Ora si apre la possibilità che il complesso venga trasformato, forse perdendo parte della sua identità originaria, ma aprendo anche a un futuro nuovo, magari internazionale.

La Sardegna, e in particolare la Costa Smeralda, rimane una delle destinazioni più ambite al mondo per chi cerca lusso e privacy. Villa Certosa, con la sua imponenza e il suo prestigio, è pronta a scrivere un nuovo capitolo, magari nelle mani di un miliardario straniero o di un gruppo alberghiero di fascia alta. Per ora resta in attesa, immobile e silenziosa, testimone di una storia personale e collettiva che ha attraversato trent’anni di Italia. E forse proprio in questo silenzio si nasconde il suo ultimo fascino.

Riassumendo.

  • Villa Certosa, storica residenza di Berlusconi, è ufficialmente in vendita.
  • Il valore stimato supera i 300 milioni di euro.
  • Tra i potenziali acquirenti figurano magnati e catene alberghiere internazionali.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017, scrive per il web dal 2010.
Da autore letterario ha scritto il graphic novel Notteterna e la raccolta di racconti L'Orrore Dentro edita dalla Diana Edizioni.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia potrà mai replicare.

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