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Oggi: 05 Dic, 2025

Vendite online senza scontrino: quando l’e-commerce indiretto alleggerisce gli obblighi fiscali

Nel mondo delle vendite online esistono casi in cui ordine digitale e consegna tradizionale permettono reali semplificazioni fiscali
1 settimana fa
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vendite online
Foto © Pixabay

Nel panorama sempre più dinamico delle vendite online, molte attività si interrogano su quali siano gli obblighi fiscali da rispettare quando un cliente ordina un prodotto tramite piattaforme digitali e lo riceve successivamente a casa attraverso i canali tradizionali. Il caso tipico è quello di un’impresa che propone i propri articoli su un sito o su una vetrina digitale, consentendo agli acquirenti di inoltrare l’ordine con un semplice messaggio e di concludere il pagamento tramite carta di credito oppure con bonifico anticipato. Una volta finalizzato l’acquisto, la merce viene spedita tramite corriere o servizio postale.

In situazioni come questa, è fondamentale capire se trova applicazione la disciplina fiscale prevista per il commercio a distanza e se, di conseguenza, l’operatore può usufruire dell’esonero dall’emissione di scontrini fiscali.

La risposta diciamo subito che è positiva: tale modalità di vendita rientra pienamente nel modello del commercio elettronico indiretto, una categoria che ha regole precise e ormai consolidate dal punto di vista normativo.

Vendite online: cos’è il commercio elettronico indiretto

Il commercio elettronico indiretto riguarda tutte le operazioni in cui l’acquisto avviene tramite strumenti digitali mentre la consegna segue le vie tradizionali. Ciò significa che la transazione si conclude online — perché l’ordine e il pagamento sono gestiti in modo telematico — ma il bene fisico viene recapitato con i consueti mezzi di spedizione.

Questa tipologia viene equiparata, a tutti gli effetti, alle vendite per corrispondenza. Le regole sono state chiarite più volte dall’Agenzia delle Entrate attraverso interpelli e risoluzioni che confermano la piena assimilazione tra questi due modelli commerciali.

La logica è semplice: anche nella vendita tramite piattaforme informatiche, il cliente non ritira personalmente la merce in negozio, ma la riceve successivamente a casa, come tradizionalmente accade con il catalogo o con altri sistemi di ordinazione a distanza.

Esoneri fiscali previsti per questa modalità di vendita

L’equiparazione alle vendite per corrispondenza consente di accedere a un regime semplificato molto utile per chi opera nel settore delle vendite online. Le agevolazioni riguardano diversi adempimenti.

Esclusione dall’obbligo di fatturazione

Non è necessario emettere fattura per ogni transazione, a meno che l’acquirente non la richieda espressamente. L’obbligo scatta solo su domanda del cliente, conformemente a quanto stabilito dalla normativa IVA.

Esenzione dalla certificazione fiscale dei corrispettivi

Le operazioni non richiedono l’emissione dello scontrino o del documento commerciale. Questa caratteristica costituisce uno degli aspetti più rilevanti per le imprese che operano sul web, poiché riduce notevolmente gli adempimenti quotidiani.

Non applicazione dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi

Le vendite non devono essere registrate dai registratori telematici né trasmesse all’Agenzia delle Entrate tramite i sistemi previsti per gli esercenti tradizionali. Anche questa semplificazione discende direttamente dall’assimilazione alle vendite per corrispondenza.

Vendite online (commercio elettronico indiretto): quali adempimenti restano necessari

Nonostante le semplificazioni, una condizione rimane inderogabile: occorre registrare ogni giorno l’ammontare complessivo delle operazioni nel registro dei corrispettivi.

Questo adempimento deve essere svolto secondo quanto previsto dalla normativa IVA, che stabilisce la forma e le modalità delle annotazioni giornaliere.

In pratica, l’impresa non è tenuta a emettere alcun documento fiscale per ogni singolo ordine, ma deve comunque contabilizzare le vendite quotidiane nel registro dedicato. Tale registrazione costituisce la base per la determinazione dell’imponibile e dell’IVA dovuta.

Conclusioni

Il modello di vendita che prevede ordini effettuati online e consegna tradizionale della merce rientra a pieno titolo nelle forme di commercio elettronico indiretto. Questo inquadramento permette all’impresa di beneficiare di importanti semplificazioni riguardo la fatturazione e la certificazione fiscale, rendendo la gestione delle vendite online più snella e facilmente integrabile nelle attività quotidiane.

L’unico obbligo che permane è la corretta annotazione dei corrispettivi giornalieri nel registro previsto dalla normativa IVA. Grazie a queste regole, le realtà che operano nel settore digitale possono concentrarsi sulla crescita del proprio business, sfruttando un quadro normativo chiaro e agevole da applicare.

Riassumendo le vendite online (commercio elettronico indiretto)

  • Il modello riguarda ordini online con consegna tramite spedizione tradizionale.
  • Rientra nel commercio elettronico indiretto, assimilato alle vendite per corrispondenza.
  • Nessun obbligo di scontrino o documento commerciale per ogni transazione.
  • Fattura necessaria solo se richiesta dal cliente.
  • Non serve memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi.
  • Obbligatoria l’annotazione quotidiana dei corrispettivi nel registro IVA.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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