E’ andata bene anche la seconda giornata del collocamento dedicato al BTp Valore 28 ottobre 2032 (ISIN speciale: IT0005672016). Dopo i 5,4 miliardi di euro di lunedì, gli ordini di ieri sono stati pari a 4,3 miliardi, portando il totale a 9,7 miliardi. Il Tesoro quest’anno aveva già effettuato due emissioni retail. A febbraio il BTp Più, una variante dei BTp Valore con opzione di rimborso anticipato dopo quattro anni per i sottoscrittori, aveva attirato 14,9 miliardi di investimenti tra le famiglie. A giugno, il BTp Italia 2032 aveva registrato a sua volta 6,5 miliardi di prenotazioni tra il pubblico.
Grande successo tra piccoli investitori
Nel triennio 2023-2025 le sole emissioni retail hanno attirato sottoscrizioni già per oltre 100 miliardi di euro.
Un dato che ha contribuito ad elevare la quota di debito pubblico (sotto forma di titoli di stato) detenuta dalle famiglie residenti sopra il 15%. Ammontava a meno della metà alla fine del 2021, quando i rendimenti sovrani erano ancora molto bassi.
A cosa si deve il successo delle emissioni retail? Ogni volta che il Tesoro offre un nuovo bond ai risparmiatori domestici, ecco spuntare qua e là sul web le lagne di consulenti e sedicenti esperti, secondo cui le famiglie abboccherebbero per carente educazione finanziaria. Più soldi investiti in titoli di stato, minori disponibilità per altri prodotti sul mercato. L’importante è non abboccare a nessuna delle propagande.
Rendimenti buoni e semplici da capire
Le emissioni retail del Tesoro posseggono punti di forza innegabili e difficilmente superabili insultando i clienti. Anzitutto, offrono rendimenti persino leggermente superiori ai livelli di mercato, tenuto conto del rischio di credito.
Non esistono alternative altrettanto sicure e remunerative allo stesso tempo. Ricordate, infatti, che anche a parità di rendimento, le obbligazioni corporate sono soggette a maggiore imposizione fiscale. E questo significa che in tasca all’investitore rimane di meno.
Altro fattore è la semplicità. C’è poco da capire delle emissioni retail. Offrono cedole periodiche, spesso crescenti e nel caso dei BTp Italia indicizzate all’inflazione. Per chi ha pazienza di tenerle fino a scadenza c’è anche un premio fedeltà. Quanto possiamo affermare lo stesso di molti degli investimenti in fondi? Non si sa il più delle volte in cosa investano nel concreto.
Emissioni retail senza costi nascosti
Infine, la trasparenza sui costi. Le emissioni retail all’atto della sottoscrizione non comportano il pagamento di alcuna commissione. Non ci sono spese nascoste per l’investitore. Diversa la situazione di molti investimenti alternativi. E qui le responsabilità delle reti è palese, sebbene non sia opportuno generalizzare. Anziché recriminare per gli ordini sostenuti a favore dei titoli di stato, chiedersi perché i propri prodotti non tirino. Se non sei in grado di spiegare in poche parole semplici cosa siano e secondo quale meccanismo funzionino, il problema è ciò che vendi.
giuseppe.timpone@investireoggi.it
