La Svizzera va al voto alla fine del mese per esprimersi su due proposte di legge, di cui una riguarda i cosiddetti “super ricchi” ed è stata presentata dall’ala giovanile del Partito Social Democratico. L’altra iniziativa riguarda, invece, il servizio civile obbligatorio per tutti. A pochi giorni dal 30 novembre, il fronte del “no” avanza per entrambe. Un pessimo segnale per la sinistra elvetica, che rischia una bocciatura di ampie proporzioni.
Imposta del 50% sopra 50 milioni di franchi
La proposta che a noi interessa discutere è quella che vorrebbe introdurre un’imposta del 50% sulle eredità o donazioni sopra i 50 milioni di franchi (circa 54 milioni di euro). I contrari sono aumentati del 6% in un mese, raggiungendo il 68% per un sondaggio realizzato da gfs.bern. Anche tra gli intervistati residenti all’estero il dato si è consolidato al 64%.
In Svizzera non esiste un’imposta di successione al livello confederale. Tuttavia, ben 24 su 26 cantoni ne prevedono una e ciascuna con aliquote proprie. Fanno eccezione solamente Obwalden e Schwyz. L’iniziativa dei socialdemocratici punterebbe a stangare ulteriormente i “super ricchi” per farli partecipare maggiormente al gettito fiscale. I cittadini temono che se il referendum passasse, molte famiglie non disporrebbero della liquidità necessaria per pagare l’imposta e sarebbero costrette a vendere parte degli asset detenuti. In questo modo, provocherebbero un danno a tutto il mercato.
Concentrazione della ricchezza non eclatante
Un altro timore è che l’imposta metterebbe in fuga proprio i “super ricchi”, finendo col deprimere sia il gettito che l’economia elvetica. Dobbiamo sapere che la Svizzera risulta essere lo stato con la più alta percentuale di milionari (in dollari) al mondo: 145,6 per ogni 1.000 abitanti adulti.
Il dato risente dell’elevata ricchezza pro-capite, stimata in quasi 710.000 dollari. Sono ben 400.000 gli svizzeri che detengono asset per almeno 1 milione di franchi.
Per fare parte dell’1% della popolazione più ricca, invece, bisogna possedere almeno 8 milioni di franchi in asset. I dati dicono che il 10% degli svizzeri più ricchi contribuiscono per l’86% delle imposte patrimoniali. E il 10% di coloro che dichiarano redditi più alti, contribuisce per il 53% del gettito sui redditi. I “super ricchi” in Svizzera risultano già fare la loro parte. La posizione dei referendari, quindi, appare più ideologica che volta a risolvere problemi concreti.
Super ricchi in fuga da UK e Norvegia
Se è vero che l’1% della popolazione detiene il 45% della ricchezza, il dato è in linea con le tendenze globali. Anzi, la concentrazione della ricchezza appare persino molto più bassa di economie confinanti come la Germania. La confederazione sta diventando ancora di più riferimento per i “super ricchi” in fuga da stati come Norvegia e Regno Unito, dove la politica fiscale è diventata meno generosa e con parvenze persino punitive verso chi crea e possiede ricchezza. Anche per questa ragione gli elettori bocceranno molto verosimilmente la proposta sull’imposta di successione. Anziché sfruttare il momento, la Svizzera perderebbe l’opportunità di attirare stranieri molto benestanti e il cui impatto economico sul territorio sarebbe estremamente benefico.
giuseppe.timpone@investireoggi.it

