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Oggi: 18 Set, 2025

Sigarette senza Pos, cosa significa che non è più obbligatorio?

Sigarette senza POS: un giudice annulla la multa a un tabaccaio. Non obbligatorio se le commissioni azzerano i margini.
2 mesi fa
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sigarette

Una recente sentenza del giudice di pace di Genova ha cambiato le carte in tavola per i tabaccai italiani. Secondo la decisione, i rivenditori non sono più obbligati ad accettare pagamenti elettronici per la vendita di sigarette e altri prodotti di monopolio. Non si tratta di una modifica alla legge, ma di un pronunciamento giudiziario che potrebbe fare da precedente per casi simili in tutto il Paese.

Cosa ha deciso il giudice

Tutto nasce dal ricorso di un tabaccaio genovese, multato dopo aver rifiutato un pagamento con bancomat per un pacchetto di sigarette. La Guardia di Finanza aveva contestato al commerciante la violazione dell’obbligo di accettare pagamenti elettronici, sanzionandolo con una multa.

Il giudice ha però accolto la difesa del tabaccaio, annullando la sanzione. La motivazione? I tabaccai, su prodotti come sigarette, francobolli e marche da bollo, hanno margini di guadagno estremamente ridotti, fissati dallo Stato. L’imposizione di accettare il POS, con le relative commissioni bancarie, rischia di azzerare questi margini, rendendo antieconomica la vendita.

Nessuna legge cambiata, ma un precedente importante

È bene precisare che la normativa sull’obbligo di POS non è stata modificata. Il decreto che impone ai commercianti di accettare pagamenti elettronici per ogni importo resta in vigore. Tuttavia, la sentenza del giudice di pace di Genova apre la strada a un’interpretazione che permette ai tabaccai di rifiutare il POS per i prodotti di monopolio, se possono dimostrare che l’accettazione del pagamento elettronico comporterebbe una perdita economica.

In altre parole, non c’è un’esenzione generale, ma una “esenzione di fatto” che altri tabaccai in condizioni simili potrebbero far valere in tribunale.

Per i tabaccai, la sentenza rappresenta un’importante tutela: permette di evitare le commissioni bancarie sui prodotti a margine fisso, proteggendo la sostenibilità della loro attività. Per i clienti, invece, la situazione può diventare meno comoda. È possibile che in alcune tabaccherie non sia più consentito pagare con carte o smartphone per sigarette, francobolli o bolli, costringendo all’uso del contante.

I punti più importanti.

  • Una sentenza a Genova stabilisce che i tabaccai possono rifiutare il POS per le sigarette.
  • La legge non è cambiata, ma il giudizio crea un precedente legale.
  • L’obbligo di POS resta, ma i tabaccai possono difendersi in tribunale.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017, scrive per il web dal 2010.
Da autore letterario ha scritto il graphic novel Notteterna e la raccolta di racconti L'Orrore Dentro edita dalla Diana Edizioni.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia potrà mai replicare.

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