Alta tensione nel Libano, dove tornano le proteste di piazza spontanee contro governo e banche, accusati di "rubare" il potere di acquisto dei redditi con la svalutazione del cambio.
Le quotazioni dell'oro guadagnano il 14% quest'anno, ma sarebbero tutt'altro che care, anche scontando una ripresa veloce dell'economia mondiale dopo il Coronavirus.
I prezzi delle case in Italia avevano accusato un forte calo nel decennio passato e la recessione dell'economia era iniziata prima del Covid-19. Prospettive negative per il mercato immobiliare domestico.
La liquidità a fiumi sui mercati non sta salvando le economie dalla loro peggiore crisi da almeno tre quarti di secolo. Le stamperie delle banche centrali si rivelano in parte inutili.
L'opposizione tedesca a Francoforte non potrà avere esiti concreti, perché l'Eurotower non dispone di alternative valide alla sua crescente opera di "monetizzazione" dei debiti, specie quello italiano.
Emissioni copiose di BTp da qui a fine anno, a causa della crisi fiscale in cui versano le casse dello stato per via della pandemia e i suoi contraccolpi sull'economia italiano. Il
Lotta al contante senza quartiere. La task force voluta da Palazzo Chigi per gestire l'emergenza Coronavirus partorisce idee fortemente punitive contro i pagamenti cash.
Il prezzo dell'oro giace intorno ai 1.700 dollari per oncia, mentre quello del petrolio si porta sopra i 40 dollari. Cerchiamo di capire se i due movimenti siano correlati.
Quotazioni del greggio ai massimi da tre mesi dopo l'intesa russo-saudita per estendere e rafforzare il taglio alla produzione. Ma si tratta di un accordo con i piedi di argilla.
La BCE è ormai primo creditore dell'Italia e deterrà sempre più nostri titoli di stato nei mesi prossimi. Con il rafforzamento del PEPP si va verso un sostegno fiscale diretto ai governi