Le cartelle esattoriali saranno uno degli argomenti principali della prossima manovra di Bilancio. Su questa materia, infatti, sono attese novità significative. Non si parla più soltanto della nuova rottamazione quinquies, ma anche di un secondo provvedimento, il saldo e stralcio.
Ma cosa accadrà davvero alle cartelle esattoriali con la manovra di fine anno? Ecco, secondo le ultime indiscrezioni provenienti da fonti vicine al dossier, le due misure principali che potrebbero essere introdotte dal governo.
Saldo e stralcio fino a 5.000 euro di cartelle, rottamazione quinquies per le altre
Si profila all’orizzonte una vera e propria nuova pace fiscale sulle cartelle esattoriali.
Non più un solo provvedimento, ma due misure distinte.
- La prima sarà una rivisitazione delle precedenti sanatorie, con nuove condizioni più favorevoli per i contribuenti.
- La seconda, invece, rappresenta una novità assoluta, poco discussa finora: il ritorno del saldo e stralcio.
La rottamazione quinquies dovrebbe entrare in vigore già dal 2026, essendo inserita nel collegato alla legge di Bilancio (cioè nel decreto Fisco). Una misura che, da sola, rappresenterebbe una novità di rilievo per i cittadini indebitati.
Rottamazione quinquies: condizioni più vantaggiose per i contribuenti
Chi aderirà alla nuova rottamazione beneficerà di un consistente abbattimento del debito complessivo, con azzeramento di sanzioni, interessi e aggio di riscossione.
Le novità principali riguarderebbero:
- piani di dilazione fino a 120 mesi, invece delle 18 rate trimestrali delle versioni precedenti;
- rate più ravvicinate ma di importo ridotto;
- decadenza dal beneficio solo all’ottava rata non pagata, anche se non consecutiva (e non già alla prima rata saltata, come in passato);
- una maxi-rata iniziale pari al 5% del debito, in luogo delle due maxi-rate del 20% previste in passato.
La rottamazione quinquies dovrebbe essere riservata a chi ha debiti superiori a 50.000 euro.
Ecco chi potrà usufruire del saldo e stralcio
Per i contribuenti con cartelle di importo più contenuto, ossia fino a 5.000 euro complessivi, la misura prevista sarebbe invece il saldo e stralcio.
In questo caso, lo Stato permetterebbe di estinguere il debito con un pagamento ridotto, ben al di là della sola cancellazione di sanzioni, interessi e aggi. Di fatto, con un piccolo versamento, il contribuente potrebbe azzerare l’intero debito.
Il saldo e stralcio, tuttavia, non sarebbe accessibile a tutti: secondo le indiscrezioni, la misura sarà riservata ai contribuenti con un ISEE inferiore a 30.000 euro.