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Oggi: 05 Dic, 2025

Saldo e stralcio cartelle esattoriali: Novità 2026 in arrivo, ecco tre diverse possibilità

In arrivo un nuovo saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, ma come verrebbe varato? Ecco alcune varianti della misura.
3 mesi fa
2 minuti di lettura
Rottamazione cartelle e saldo e stralcio
Foto © Pixabay

Parliamo ancora una volta di riscossione, perché come accade spesso a fine anno, con l’avvicinarsi della legge di Bilancio emergono idee, progetti e ipotesi di nuovi interventi sulle cartelle esattoriali.

Non bastava l’attesa per la nuova rottamazione quinquies, che già si affaccia un ulteriore provvedimento da varare: il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali.

Un termine che richiama al passato, perché di provvedimenti simili ne sono stati introdotti più volte. Secondo molti contribuenti italiani che ci scrivono, il saldo e stralcio ideale sarebbe però diverso da quello che il governo sembra voler proporre oggi.

Ma allora: che tipo di saldo e stralcio vedrà la luce? Come funzionavano i provvedimenti del passato? E cosa chiedono davvero i contribuenti?

Domande a cui cercheremo di rispondere, ricordando che per ora si tratta solo di ipotesi: la legge di Bilancio è ancora in fase di definizione.


Saldo e stralcio cartelle esattoriali: Novità 2026 in arrivo, ecco tre diverse possibilità

Nel linguaggio economico quotidiano, saldo e stralcio significa pagare meno di quanto dovuto e azzerare definitivamente la posizione debitoria.

Una formula che il Fisco italiano ha già adottato in passato, spesso in casi di cronaca riguardanti personaggi noti dello sport o dello spettacolo, che a fronte di debiti milionari sono riusciti a chiudere le pendenze versando solo una parte della somma originaria.

Lo stesso principio è alla base del nuovo saldo e stralcio, inserito come possibile tassello della Pace Fiscale 2026. Fino a poche settimane fa, quest’ultima prevedeva soltanto la rottamazione quinquies, che opera come sempre cancellando sanzioni, interessi e aggio e consentendo il pagamento a rate del debito residuo.

La novità è che la nuova rottamazione potrebbe arrivare fino a 120 rate mensili, ma forse sarà limitata a contribuenti con debiti di importo rilevante.

Per i piccoli debitori, invece, si ipotizza il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali.

Il saldo e stralcio con sconto sull’intero importo da versare ma senza rate

La logica è semplice: consentire al contribuente di chiudere i conti con il Fisco pagando solo una parte del debito complessivo. In sostanza, un accordo: “Mi paghi una quota e io ti libero da tutte le pendenze”.

Esempi del passato lo confermano: a fronte di debiti fiscali superiori ai 100 milioni di euro, alcuni vip hanno chiuso la partita con versamenti intorno ai 30 milioni, con un taglio del 70%.

Oggi il meccanismo potrebbe funzionare in modo analogo, ma con riferimento ai piccoli debiti. Un contribuente con 4.000 euro di cartelle, ad esempio, potrebbe chiudere tutto pagando solo 1.200 euro (ipotizzando uno sconto del 70%).

In genere, il saldo e stralcio non prevede rateizzazioni, oppure ne consente solo di brevissime. Rispetto alla rottamazione, permetterebbe quindi di risolvere più rapidamente la situazione con il Fisco.

Le tre diverse possibili alternative

Molto dipenderà dall’entità del debito e dai criteri che il governo deciderà di adottare. Guardando ai precedenti, sono tre le ipotesi più probabili:

  1. Saldo e stralcio per piccoli debitori
    Riservato a chi ha importi contenuti.

    Pagando una quota ridotta, il contribuente si libera definitivamente delle cartelle.

  2. Saldo e stralcio basato sull’ISEE
    Come già avvenuto nel 2019, lo sconto potrebbe variare in base all’indicatore della situazione economica. Chi ha un ISEE più basso godrebbe di vantaggi maggiori. All’epoca, i debitori con ISEE sotto i 20.000 euro ottennero un ulteriore sgravio, dopo la cancellazione di sanzioni, interessi e aggio.
  3. Saldo e stralcio per cartelle più vecchie
    Una versione che potrebbe essere aperta a tutti, ma limitata a cartelle datate fino a un certo anno, così da circoscrivere la misura.

Il saldo e stralcio piace ai contribuenti più della rottamazione perché consente sconti più alti e soprattutto di chiudere subito la propria posizione, senza attendere anni di rate.

Chi ha provato piani di rateizzazione sa bene che, fino al saldo dell’ultima rata, non si è davvero liberi: basti pensare al caso delle ganasce fiscali (fermo amministrativo sui veicoli), sospese in alcuni casi, ma revocate solo al termine del piano di pagamento.

In conclusione, solo la prossima legge di Bilancio chiarirà quale modello di saldo e stralcio sarà attivato:

  • se limitato ai piccoli debitori,
  • se aperto a tutti ma con criteri selettivi,
  • oppure se legato alla difficoltà economica misurata dall’ISEE.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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