Quali sono tutte le date dal segnare sul calendario della rottamazione quinquies? E’ la domanda che molti contribuenti si stanno ponendo in questi giorni e che aspettano di poter chiudere in misura agevolata la propria partita con il fisco. Parliamo della 5° edizione della sanatoria cartelle prevista con la manovra di bilancio 2026. Ci sono analogie e differenza rispetto alla quater.
Innanzitutto i debiti definibili sono quelli affidati all’agente riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023 (la quater si fermava al 30 giugno 2022). Oggetto della sanatoria, tuttavia, potranno essere solo le cartelle di pagamento derivanti da omesso/insufficiente versamento di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività di controllo di cui agli articoli 36-bis e 36-ter, D.
P.R. n. 600/1973 e articoli 54-bis e 54-ter, D.P.R. n. 633/1972 (parliamo degli avvisi bonari). Possono essere sanate anche le cartelle derivanti da omesso/insufficiente versamento dei contributi previdenziali dovuti all’INPS, con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento.
Cosa si risparmia con la rottamazione quinquies
Riguardo a cosa si risparmia e cosa si deve pagare con la rottamazione quinquies, aderire significherà notevole risparmio rispetto all’importo originario del debito. Come già avvenuto nelle precedenti edizioni, il contribuente potrà liberarsi dei propri debiti senza dover corrispondere una serie di oneri aggiuntivi. In particolare, con la nuova sanatoria non saranno dovuti:
- le sanzioni amministrative e gli interessi per ritardato pagamento;
- gli interessi di mora previsti dall’articolo 30, comma 1, del D.P.R. 602/1973;
- le sanzioni aggiuntive sui contributi previdenziali, stabilite dall’articolo 27, comma 1, del decreto legislativo 46/1999;
- le somme maturate a titolo di aggio per l’agente della riscossione.
Di conseguenza, chi aderisce dovrà versare solo il capitale originario del debito, oltre alle spese relative alle procedure esecutive e di notifica delle cartelle.
La domanda di adesione: la risposta arriva in due mesi
Per chi potrà aderire alla rottamazione quinquies, ci sono già le date da segnare sul calendario. Dalla domanda, alla risposta, fino alle scadenze di pagamento.
La prima data da ricordare è il 30 aprile 2026. Entro questa giornata va presentata la domanda di adesione all’Agenzia Entrate Riscossione. La risposta (accoglimento totale, parziale ovvero rifiuto) arriverà entro il 30 giugno 2026.
Le rate della rottamazione quinquies: dal 2026 al 2035
Chi ha aderito alla rottamazione quater poteva scegliere se pagare in unica soluzione oppure in un massimo 20 rate (i riammessi potevano scegliere al massimo 10 rate). Nella rottamazione quinquies si potrà scegliere se pagare in unica soluzione o in 54 rate bimestrali. Queste le scadenze di pagamento da segnare:
- prima o unica rata – 31 luglio 2026
- seconda rata – 30 settembre 2026
- terza rata – 30 novembre 2026.
- dalla 4° alla 50° – 31 gennaio, 31 marzo, 31 maggio, 31 luglio 30 settembre e 30 novembre di ciascun anno, a partire dal 2027;
- dalla 51° rata alla 54° rata – rispettivamente 31 gennaio 2035, 31 marzo 2035 e 31 maggio 2035.
Sulle rate successiva alla prima si applica l’interesse al 4% annuo, a decorrere dal 1° agosto 2026 (nella rottamazione quater l’interesse era del 2% annuo).
Rottamazione quinquies: entro fine anno la versione definitiva
Si tenga presente che laddove le date indicate (domanda e versamento) cadano di sabato, domenica o altro giorno rosso a calendario, si slitta al primo giorno lavorativo successivo.
A differenza dalla rottamazione quater, non si applicherebbero per le scadenze di versamento i 5 giorni di tolleranza. Infatti, è previsto che la decadenza dalla sanatoria quinquies si verificherà in caso di omesso/insufficiente pagamento di due rate (anche non consecutive).
La manovra di bilancio 2026 ad oggi si trova ancora in fase di discussione al parlamento. Quindi, l’attuale versione della rottamazione quinquies potrebbe anche subire nuove modifiche (comprese le date di scadenza fini qui indicate). Fino alla pubblicazione del testo definitivo in Gazzetta Ufficiale, è pertanto, opportuno considerare il calendario e le regole come provvisorie, in attesa delle versioni definitive che saranno approvate da qui al 31 dicembre 2025.
Riassumendo
- La rottamazione quinquies riguarda i debiti dal 2000 al 2023.
- Domanda entro il 30 aprile 2026, risposta entro il 30 giugno 2026.
- Si pagano solo capitale e spese, escluse sanzioni e interessi.
- Pagamento in unica soluzione o fino a 54 rate bimestrali.
- Interessi al 4% dal 1° agosto 2026, niente tolleranza sui ritardi.
- Decadenza con due rate non pagate; possibili modifiche in legge di bilancio.