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Oggi: 05 Dic, 2025

Rottamazione quinquies e pace fiscale: domande, date importanti, regole e novità

Ecco alcuni aspetti della nuova rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali e alcuni chiarimenti riguardo al progetto iniziale.
1 mese fa
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Nuova rottamazione quinquies cartelle esattoriali
Foto © Licenza Creative Commons

Tra dichiarazioni, promesse, proposte di legge, modifiche e smentite, la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali è finalmente giunta in porto. La pace fiscale del governo Meloni, fortemente voluta dalla Lega, è entrata nella manovra di Bilancio.
Certo, alcune cose potrebbero ancora cambiare, perché la manovra è stata “solo” licenziata dal Consiglio dei Ministri e bollinata dalla Ragioneria Generale dello Stato. Tuttavia, alla Camera dei Deputati e al Senato, tra correttivi, emendamenti e proposte, qualche modifica potrebbe ancora arrivare.
In base alle esperienze passate, però, un provvedimento come questo della nuova rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali ha ormai tutti i crismi per essere considerato definito.

Con caratteristiche ben precise, che ora analizzeremo, perché ci sono date fondamentali da tenere d’occhio: sono quelle che determinano l’esclusione dalla rottamazione o l’autorizzazione alla definizione agevolata.

Rottamazione quinquies, come funzionerà?

In origine, le rate dovevano essere 120 mensili al posto delle consuete 18 rate trimestrali della rottamazione quater. Alla fine, però, il periodo di ammortamento della quinquies è stato ridotto da 10 a 9 anni e le rate, inizialmente previste come mensili (108), sono diventate bimestrali.
In pratica, il tempo concesso per pagare resta di 9 anni, ma le rate scendono a 54, anche se di importo più alto perché bimestrali. Resta da chiarire se saranno ancora 8 le rate saltabili senza perdere il beneficio, oppure 4, considerando la nuova cadenza bimestrale. Su questo punto non c’è ancora certezza.

Nella rottamazione quinquies continueranno comunque a valere gli sconti e le eliminazioni di tutte quelle somme aggiuntive che fanno lievitare il debito del contribuente: sanzioni, interessi e aggio di riscossione.
Non è invece chiaro se resterà a 50 euro l’importo minimo della rata, poiché con la nuova cadenza bimestrale non si può escludere che l’importo minimo venga elevato a 100 euro o più.

Tutti questi dettagli saranno chiariti nel testo definitivo della legge di Bilancio, che non è ancora disponibile.

Rottamazione quinquies e pace fiscale: domande, date importanti, regole e novità

Uno dei principali nodi della nuova rottamazione è stato definire la platea dei beneficiari. Fin dall’inizio, infatti, è stato chiaro che la quinquies sarebbe nata come una misura selettiva, non aperta indistintamente a tutti i contribuenti.
In particolare, la misura presenta collegamenti con le precedenti rottamazioni, distinguendo tra chi è decaduto e chi, invece, è in regola con i pagamenti.

Con la nuova rottamazione quinquies si potranno definire in forma agevolata solo i debiti passati a ruolo entro il 31 dicembre 2023.
Questa rappresenta già una prima delimitazione della platea, escludendo chi ha cartelle più recenti. O limitando i benefici per chi ne possiede di nuove insieme a quelle più datate.

Un altro elemento significativo riguarda il confronto con la precedente misura. La rottamazione quinquies risulta più vantaggiosa non tanto per lo sconto su sanzioni, interessi e diritti di riscossione, quanto per la durata più lunga del piano di ammortamento:

  • la rottamazione quater si conclude a novembre 2027 (diciottesima rata trimestrale);
  • la rottamazione quinquies arriva fino al 2034 o 2035.

Di conseguenza, le rate saranno più leggere, rendendo la misura più accessibile a molti contribuenti.

Esclusi quelli in regola con la sanatoria precedente, mentre entrano i decaduti

A questo punto sorge spontanea una domanda: se la rottamazione quinquies è più conveniente della quater, chi sta pagando regolarmente la vecchia sanatoria può chiedere di passare alla nuova?
La risposta, almeno per ora, è no. La legge di Bilancio non prevede questa possibilità. Non è dunque consentito trasferirsi da una sanatoria all’altra.

Qualcuno potrebbe pensare di “aggirare” il problema saltando la rata di novembre 2025, ovvero la prossima scadenza della rottamazione quater, per decadere e aderire alla nuova misura. Ma si tratta di una strategia sbagliata.
Il limite temporale fissato dalla nuova rottamazione quinquies, che riammette solo i decaduti dalla quater, è il 30 settembre 2025.
Chi a quella data risulterà in regola con i pagamenti della quater non potrà aderire alla quinquies. Anche se dovesse decadere successivamente, la quinta versione della sanatoria resterà per lui preclusa.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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