Cartelle esattoriali addio con la rottamazione quinquies. Almeno per quanto riguarda quelle fino al 31 dicembre 2023. Infatti nella legge di Bilancio c’è la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali e nonostante la Lega con degli emendamenti ha già annunciato di voler modificare il testo originariamente inserito, in base alle ultime dichiarazioni del Ministro dell’Economia e delle Finanza Giancarlo Giorgetti, possiamo dire che il provvedimento è bello e fatto. Prima le coperture, poi eventualmente i correttivi. Sono queste le parole usate dal titolare del MEF che sembrano una risposta indiretta alle varie dichiarazioni che alcuni esponenti della maggioranza di governo (soprattutto della Lega, ndr).
Quindi, la rottamazione quinquies nel testo definitivo della manovra, salvo novità al momento improbabili, sarà quello inserito nella bozza. In questo modo possiamo rispondere ai tanti quesiti dei lettori che ci chiedono cosa si guadagna con la rottamazione, quali cartelle si potranno sanare e quali saranno le date per le domande e per i pagamenti.
Rottamazione quinquies: come aderire, le date, i pagamenti e come si abbassano le cartelle esattoriali
La rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali tra le misure previste dalla Legge di bilancio 2026 è una delle più importanti dal punto di vista fiscale. Perché con la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, ai contribuenti tornerà ad essere concessa la possibilità di pagare meno e a rate il debito complessivamente maturato entro il 31 dicembre 2023. La data è fondamentale per capire quali sono le cartelle che un contribuente potrà saldare con le agevolazioni previste dalla definizione agevolata. Parliamo di data di affidamento di un debito all’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Non si possono inserire nella rottamazione quinquies le cartelle relative a debiti affidati all’Agente della Riscossione dal primo gennaio 2024 in poi.
E naturalmente non si potranno rottamare debiti che sono ancora in mano agli Enti creditori perché non si sono ancora tramutati in cartella. Il primo chiarimento necessario è questo. Che pertanto delimita precisamente la portata della nuova rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali.
Rate, date e scadenze della rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali
Molto importante è anche la modalità di spalmatura del debito. Perché la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali prima di tutto incide sugli importi dovuti. Infatti come per tutte le altre precedenti sanatorie, dal debito verrebbero escluse le sanzioni, gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e i diritti di riscossione, cioè i cosiddetti aggi.
Quindi, un netto risparmio sulle cartelle con cifre variabili in base all’anzianità del debito maturato visto che interessi e sanzioni crescono nel tempo man mano che perdura l’omesso pagamento. Ma poi la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali offre pure una dilazione fino a 9 anni del debito complessivo maturato e poi scontato come detto prima. In totale 54 rate, perché la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali prevede rate bimestrali.
Ecco il meccanismo della nuova sanatoria al via dopo aprile 2026
Per quanto concerne le date, il meccanismo sarà simile alle precedenti rottamazioni, almeno per le modalità di presentazione delle domande, perché poi per le scadenze tutto cambia dal momento che i vecchi provvedimenti prevedevano rate trimestrali e fino a massimo 18 rate.
Le domande si presenteranno con la solita procedura telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Tempo massimo per presentare istanza e aderire alla nuova rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali il 30 aprile 2026. Poi a domanda accolta, ecco l’avvio dei pagamenti.
Si potrà pagare in unica soluzione, oppure a rate fino a massimo 54 rate bimestrali. Ma l’importo minimo della cartelle non dovrebbe poter essere inferiore a 100 euro. La rata unica o la prima rata della dilazione scadrebbe il 31 luglio 2026. Con il provvedimento avviato si dovrebbe capire anche l’eventuale periodo di tolleranza su ogni scadenza prevista, perché come per i precedenti provvedimenti si dovrebbe trattare dei soliti 5 giorni lavorativi.
La decadenza dal beneficio della rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali dovrebbe sopraggiungere dopo due rate anche non consecutive saltate. Dopo la prima rata di luglio, come da programma, le altre scadenze saranno ogni due mesi. Pertanto, a settembre e novembre del 2026 e poi ogni gennaio, marzo, maggio, luglio, settembre e novembre di ogni anno.