Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 05 Dic, 2025

Rottamazione cartelle: cosa fare entro il 31 luglio 2025

In scadenza il 31 luglio la nuova rata della rottamazione delle cartelle mentre si attende la nuova che sarà diversa dalla precedente.
5 mesi fa
2 minuti di lettura
Rottamazione cartelle
© Licenza Creative Commons

L’attesa per la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali è sempre molto elevata. La sanatoria che molti contribuenti aspettano con ansia è un progetto che ha buone probabilità di concretizzarsi. Nel frattempo, però, le cartelle continuano a essere recapitate ai contribuenti.

A dire il vero, siamo entrati nella fase estiva, ovvero quella in cui scatta il blocco all’invio delle notifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Tuttavia, nelle ultime settimane numerosi contribuenti hanno ricevuto atti e cartelle. Molti altri stanno continuando a pagare, mese per mese, le rate delle rateizzazioni ordinarie attivate in passato. Altri ancora stanno onorando le rate della rottamazione quater.

In questo contesto, il 31 luglio diventa una data fondamentale da ricordare in materia di cartelle esattoriali.

Le tante attese dei contribuenti e tutti i dubbi che hanno in materia

Non passa giorno senza che in redazione arrivino email, lettere e quesiti da parte dei lettori sull’avvio della nuova rottamazione quinquies. C’è chi ci chiede se abbiamo notizie certe sull’introduzione della nuova sanatoria. C’è chi invece si domanda se valga la pena sospendere il pagamento delle rate ancora in corso, siano esse legate a rateizzazioni ordinarie o alla rottamazione quater.

Altri, infine, ci chiedono se la cartella appena ricevuta possa essere tralasciata, considerando l’imminente arrivo della nuova rottamazione.

La nostra risposta, al momento, rimane invariata: rate, dilazioni e cartelle vanno pagate. Non spetta certo a noi suggerire di posticipare i versamenti confidando in una misura che, al momento, è solo una proposta. Il rischio di incorrere in pignoramenti, ipoteche o fermi amministrativi saltando le scadenze non è affatto un’ipotesi fantasiosa.

Meglio non rischiare.

Rottamazione cartelle: cosa fare entro il 31 luglio 2025

È altrettanto vero, però, che la nuova rottamazione delle cartelle dovrebbe essere introdotta con la prossima Legge di Bilancio, entrando probabilmente in vigore nel corso del 2026. Ovviamente, passerà attraverso i soliti iter burocratici: decreti attuativi, circolari e risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, nonché le procedure per presentare domanda.

Detto ciò, la rottamazione quinquies si preannuncia diversa rispetto alle precedenti. Non solo prevede i soliti sconti su sanzioni e interessi, ma offrirà nuovi piani di dilazione, senza maxi rata iniziale.

La rottamazione quater, ad esempio, imponeva due maxi rate iniziali, ciascuna pari al 10% del debito complessivo, da versare a distanza di 30 giorni l’una dall’altra (31 ottobre e 30 novembre 2023).

La nuova misura, invece, prevede rate tutte uguali e più diluite nel tempo rispetto alle 18 rate trimestrali della quater: si potrà infatti pagare il debito rottamato (relativo a cartelle notificate fino al 31 dicembre 2023) in 120 rate mensili, ovvero 10 anni di ammortamento.

La nuova rottamazione va attesa, ma per la vecchia attenzione alla scadenza del 31 luglio

Se da un lato la rottamazione quinquies è ancora in fase di approvazione, dall’altro è bene non dimenticare la scadenza imminente relativa alla rottamazione quater, già in vigore. Infatti, il 31 luglio 2025 scade la nona rata delle 18 previste.

Dopo le prime due maxi rate di ottobre e novembre 2023 della rottamazione quater, il calendario dei pagamenti ha previsto:

  • 4 rate nel 2024: febbraio, maggio, luglio e novembre;
  • altre 4 nel 2025: due già pagate (febbraio e maggio) e le restanti a luglio (in scadenza) e novembre.

La rottamazione quater è quindi giunta a metà del suo percorso. A seguire, si procederà con 8 rate finali, suddivise tra il 2026 e il 2027.

La rata di luglio scade il 31. Tuttavia, come previsto dalla normativa, sono concessi 5 giorni di tolleranza, pertanto il pagamento sarà considerato valido fino al 5 agosto 2025.

L’Agenzia delle Entrate Riscossione ha inviato ai contribuenti interessati un messaggio informativo, evidenziando la scadenza e la possibilità di versare entro i 5 giorni successivi.

Nel messaggio si ricorda inoltre che, in caso di mancato o tardivo pagamento anche di una sola rata, si perdono tutti i benefici della definizione agevolata: in tal caso, si decade dalla rottamazione.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.