I voli low cost potrebbero non esistere più a breve a causa del caro carburante, dei costi della vita sempre più alti ma anche per la carenza di personale. Anche il guru delle compagnie aeree a basso costo Micheal O’Leary è intervenuto sull’argomento affermando che non è sostenibile nel medio lungo-termine per l’industria dei viaggi una tariffa media di 40 euro circa a biglietto. Tale prezzo, aggiunge, è troppo basso per cui crede che si arriverà a 50-60 euro che è comunque un costo economico ed accessibile per i viaggiatori.

Pensare che i voli low cost non esisteranno più sembra però davvero impossibile. La Ryanair, infatti, ha rivoluzionato a partire dalla fine degli anni novanta il mercato dei viaggi sbaragliando letteralmente la concorrenza. Questo grazie a voli a costo zero nei primi anni duemila ai quali si dovevano aggiungere le spese aeroportuali o i bagagli per pochi euro. Ora invece la situazione si sta facendo insostenibile soprattutto ad agosto dove anche i prezzi dei voli low cost sono alle stelle.

Dimentichiamoci andata e ritorno a 9 euro

Sembrava ieri quando si potevano acquistare voli low cost di andata e ritorno a soli 9 euro. Dalla pandemia, però, tutto è cambiato e da settimane il settore delle compagnie aeree sta affrontando seri problemi dovuti soprattutto alla carenza del personale. Tante persone, infatti, per colpa della crisi economica causata dalla pandemia sono state licenziate. Meno personale significa meno servizi e ogni giorno assistiamo a cancellazione di centinaia di voli senza nemmeno un preavviso. La situazione potrebbe peggiorare ad agosto in quanto il flusso di viaggiatori sarà maggiore. Il problema, però, non riguarda solo le grandi compagnie aeree ma anche le low cost. In più si aggiunge l’aumento dei prezzi dei carburanti e dell’energia per cui non è possibile più garantire prezzi super competitivi.

La crisi del settore aereo e dei voli low cost

L’Ad di Ryanair ha detto chiaramente che la crisi che sta attraversando il settore aereo, unita all’inflazione e all’aumento dei costi di gestione, costringerà tutte le compagnie ad aumentare i costi dei biglietti.

In particolare ad essere penalizzate saranno le low cost che nel futuro prossimo non potranno garantire tariffe molto basse come successo fino ad ora. Se le previsioni di O’Leary si avvereranno finirà quindi l’epoca in cui milioni di persone hanno potuto viaggiare a pochi euro. Intanto già per la prima settimana di agosto si osservano rincari se si parte da uno dei due aeroporti di Roma. Il biglietto di andata e ritorno per Lisbona, ad esempio, sfiora i 380 euro senza la scelta del posto e senza nemmeno il bagaglio. Per Mykonos, invece, circa 325 euro e per Barcellona 300 euro. C’è però da dire che il mese di agosto è stato sempre il più caro per le partenze anche per chi viaggiava su voli low cost. Rispetto all’estate scorsa, però, denuncia Fto di Confcommercio si paga il 132,8% in più per i voli verso la Spagna, circa il 95% per quelli verso il Regno Unito e l’88% in più per quelli direzione Germania.
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